È da un po’ che non scrivo qui sul blog. Ho avuto molto da
fare, ho pensato anche di chiuderlo ma alla fine non l’ho fatto. Forse anche un
po’ per pigrizia. Ultimamente ho giocato poco, ho visto ancora meno. Ed aggiungere
una recensione su una qualsiasi serie Netflix con tutti i siti più belli ed
interessanti del mio mi sembrava una perdita di tempo. Horizon Zero Dawn è stata
na mezza delusione ed ho evitato di tediarvi e tediarmi con le mie lamentele.
Ma poi il 30 giugno è successo qualcosa di inaspettato. Cioè
mica tanto, già lo si sapeva. È uscita la remastered di Crash Bandicoot 1-2-3. Giocandoci
appena appena mi sono fermato a riflettere su una mattonella del ponte sospeso
del livello “Road to Nowhere”. Crash che minchia stiamo facendo? Perché stiamo
tornando da Cortex? Ci siamo scappati da quel cazzo di laboratorio perché ci
dovremmo tornare?
Domande senza risposta perché il marsupiale non ha alcun
motivo di tornare indietro se non quello di salvare la sgrillettata su cui
faranno esperimenti ma di cui Crash non è manco innamorato. Ed ecco quindi l’illuminazione.
Crash Bandicoot è un antieroe. E intanto che tutti questi pensieri
attraversavano la mia testa il mio avatar era cascato dalla fottuta mattonella
instabile di quel cazzo di ponte sospeso. Ma quindi che senso ha questa
avventura? Che senso ha arrivare e sconfiggere Cortex.
Altra illuminazione.
Crash non è manco un antieroe. È un tipo qualsiasi. Matto,
ma un tipo qualsiasi. Sì perché i nemici di Crash non sono mostri incredibili
creati per dominare la Terra. Sono tartarughe, piante, serpenti e porcelli. E sarebbero
anche i nostri nemici naturali se vivessimo nella giungla. Ma più che nemici
sono gli ostacoli che incontriamo durante la nostra vita e che, piano piano, diventano
sempre più grossi, complessi ed hanno bisogno di una strategia per scavalcarli.
Però è anche vero che i nomi dei livelli del gioco sono abbastanza debilitanti:
the lost city, temple ruins, road to nowhere. Ed è proprio quest’ultimo che
mette più paura. Perché forse Crash non sta andando proprio da nessuna parte, e
se lui non sta andando da nessuna parte nemmeno noi lo stiamo facendo. Eppure con
un po’ di incoscienza come Crash forse potremo superare anche questo maledetto
ponte.
Incredibile che Crash possa mettere tutta questa tristezza. E
invece.
Intanto è uscito Crash e quindi tutta questa tristezza forse
può essere rimandata.