È arrivata la notte magica. È arrivata e ha dato a tutti ciò
che doveva dare: il peggio dei social network. Tutti i maggiori emittenti
televisivi e giornali hanno fatto la diretta di un evento che ormai è diventato
anche un po’ nostro. A noi italiani ci piace un po’ appropriarci di queste cose
spettacolari che arrivano da oltreoceano perché ci piacciono. Sarà anche che da
noi al David di Donatello ci mettiamo Ruffini a condurre ma questa è un’altra
storia. Dicevo, dato che tutti hanno fatto la diretta io vi faccio la differita,
ma andrò oltre: vi faccio la differita di quello che ha preceduto la serata e
di quello che è successo oggi. L’ora è quella ovviamente italiana
Ore 20.00 su Facebook si scatena il pandemonio. Toto oscar
da brividi. Fondamentalmente tutti se ne sono sbattuti di qualsiasi categoria
tranne di quella per il miglior ruolo maschile. I candidati sono DiCaprio,
Cranston, Redmayne, Hardy e Fassbender. Gli ultimi due quasi se li dimenticano
pure quelli dell’Academy. Interpretazioni tutte mirabolanti quest’anno, ma il
popolo si è diviso in due Cranston contro DiCaprio. E qui, qui sono volate le
puttanate. Cranston idolo indiscusso dei cinefili d’Italia, dopo Breaking Bad è
un beniamino nazionale. “deve vincerlo lui! Attore a 360 gradi” “DiCaprio non
parla nemmeno nel film” “Cranston proprio non si capiva neppure fosse quello di
Breaking Bad”. Perché infatti quando guardavo Revenant DiCaprio me lo vedevo in
tutti gli altri ruoli, un po’ Jack di Titanic sì dai.
Ore 20.30 teneramente qualche ragazzina si sbilancia su
Redmayne e veniva zittita con il classico: “ma che? Il film col travone?”
Ore 22.50 comincia la diretta, dopo una mezzora a vedere
ciccione che passavano sul red carpet cercando la toilette decido che è meglio
ingannare il tempo con una puntata di Modern Family.
Ore 23.50 me ne vado a letto tanto succede na sega. Quanto cazzo
sono lenti sti americani?
Ore 4.47 mi sveglio, un cazzo di uccello gigante
probabilmente uno pterodattilo urla impazzito fuori dalla mia finestra. Non smette.
Guardo il cellulare, hanno premiato chi? Nessuno tanto ci fotte solo di Leo. Poi
Morricone, momento emozionante per tutti, lui che non ha mai voluto imparare l’inglese
nonostante lavori solo per loro ormai. Orgoglioso di essere italiano. E poi
Leo, finalmente porco porco. Lo pterodattilo vola via e mi riaddormento.
Ore 8.00 sveglia. Inarritu ancora vincitore, terza volta che
un regista vince consecutivamente un oscar per la miglior regia. E poi il
premio pseudo politico: Spotlight, film sul caso dei preti pedofili a Boston. Ma
che di apprezzabile ha veramente poco.
Ore 11.00 si scatena un’altra corsa alla cazzata più grossa
che si concreta in un post dove Revenant viene classificato come una
commercialata. È il peggio che si può sentire data la fotografia, la trama
lentissima e la mancanza quasi assoluta di dialoghi. Però qualche difetto lo
devi trovare se non vince Cranston. Ma almeno cercatelo bene.
Adesso alla luce delle 8 di sera del giorno dopo, ripetete
tutti insieme a me: “non devi per forza avere 4000 battute per vincere l’oscar,
puoi anche fare un’interpretazione della madonna, stando male sul serio,
mangiando fegato crudo, vivendo per davvero dentro una cazzo di foresta,
girando sempre all’alba e sì, forse è la migliore interpretazione di Leo di
sempre, orso compreso.
E GRAZIE ENNIO MORRICONE, l’umiltà magari esiste ancora in
sto paese, da qualche parte.
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