martedì 31 marzo 2015

PROJECT N. - aggiornamento 4


Come promesso ecco qui il quarto aggiornamento per quanto riguarda il nostro misterioso progetto! Innanzitutto come avrete notato dall’immagine cover del post ha fatto irruzione Adele sostituendo il membro originale. Inoltre vi linko il secondo teaser trailer che svela finalmente il font e il significato della misteriosa N!! Godetevelo, condividetelo e state sintonizzati! Dopo le interruzioni pasquali nuovi aggiornamenti! Ora non ci fermiamo più!

TEASER TRAILER 2 - BENVENUTA ADELE

giovedì 26 marzo 2015

PROJECT N. - aggiornamento 3


Cos’è successo in questi mese e passa di silenzio? Si prosegue, ci sono stati tanti problemi. I ritardi hanno fatto da padroni e d’un tratto ci siamo ritrovati a Marzo con nulla di fatto. Un componente del duo ha abbandonato. Questo è quello che è successo in questo mese e mezzo. Quello che succederà? Bè è molto chiaro, mi sono già organizzato di conseguenza…
STAY TUNED! Settimana prossima importanti novità!

MOVIESTORMING - quinto appuntamento

Benritrovati cari telespettatori, oggi vi propongo un film thriller e uno drammatico.

QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO

Regista: Milos Forman
Trama: Tratto dal romanzo di Ken kesey, il film racconta uno spaccato della vita in manicomio ("nido del cuculo" in slang americano), di come ingiustamente vengano trattati i pazienti e di quanto sia importante il rispetto per le persone.
Randle giunge nell'ospedale psichiatrico, convinto di dovervi rimanere giusto il tempo di dimostrare la propria sanità mentale. Il suo carattere ribelle e indolente alle imposizioni degli infermieri lo porta però a comportarsi spesso in modo troppo sconsiderato, compromettendo il suo breve periodo di permanenza.
Che dire, film molto particolare ma assolutamente godibile. I personaggi sono ben caratterizzati, proprio perché ognuno dei malati soffre di un particolare disturbo e quindi è fondamentale per il lettore/spettatore saperli distinguere non solo fisicamente ma anche caratterialmente.
Perfetta l'interpretazione di Jack Nicholson che tiene da solo in piedi tutta la vicenda.



MISERY NON DEVE MORIRE

Regista: Rob Reiner
Trama: Stephen King nel 1987 pubblica "Misery", tre anni dopo il suo romanzo diventa un film. Misery non è la protagonista del film, o meglio, non quella reale. La ragazza è solo un personaggio di fantasia creato dallo scrittore Paul Sheldon, che ne narra le vicende in una serie di romanzi. Dopo un incidente in macchina, Paul viene salvato da una misteriosa donna, Annie, sua lettrice appassionatissima, che lo porta in casa sua. A causa dell'incidente, lo scrittore deve rimanere a letto. Annie lo costringe con ogni mezzo a continuare la serie di romanzi su Misery, che Paul voleva invece terminare. Non vado oltre!
Uno dei miei thriller preferiti, carico di suspance e colpi di scena, che regala ogni minuto un motivo in più per avere paura! Si scopriranno tutti i misteri di Annie e di cosa è davvero capace la donna. Per una serata di paura.

martedì 24 marzo 2015

Se ti è piaciuto il film, leggi anche... - Episodio 9: I Vendicatori

E rieccoci qua, cari lettori di Law&Heroes! E nuovamente benvenuti a Se ti è piaciuto il film, leggi anche..., la nuova rubrica che vi consiglia quali storie leggere e recuperare se vi ha colpito un determinato personaggio nella sua più o meno recente versione cinematografica. In questo ottavo episodio, parleremo de:


I Vendicatori. Supergruppo della Marvel che non penso proprio abbia bisogno di presentazione alcuna, visto il grande biglietto da visita con cui si è presentato al mondo. Detto questo, come ci si organizza per questi post? Di seguito, sempre in ordine cronologico, verranno riportate cinque storie che secondo noi di Law&Heroes hanno fatto la storia del personaggio e l'hanno definito per quello che è, oltre che a raccontare (a modo loro) un piccolo tassello di storia che ha reso prestigioso il media fumettistico. Capito tutto? Bene, detto questo, cominciamo!


La Guerra Kree/Skrull


Testi: Roy Thomas
Disegni: John Buscema, Sal Buscema & Neal Adams
Pubblicazione Americana: Avengers #89-97 (Vol. 1, 1971)
Pubblicazione Italiana: I Vendicatori: La Guerra Kree-Skrull (Collezione Marvel Gold)

Da citare e da consigliare, non tanto in quanto storia dei Vendicatori, ma per il pezzo di storia del fumetto che ne comportò la sua pubblicazione. Anche se Superman fu il primo dei super-eroi, non molti hanno la lungimiranza di vedere in Zorro il primo archetipo e prototipo di tale figura; resa poi meglio e con più iconica impostazione dall'Azzurrone DC Comics, certo, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare: il nero alter-ego di Don Diego De La Vega fu il primo a lanciare i cliché tipici poi del fumetto supereroistico (cliché che, non a caso, ritroveremo poi in personaggi come Batman). La Guerra Kree/Skrull si presenta come storia dei Vendicatori, solo perché i protagonisti scelti per raccontarla furono loro, ma in sostanza, quest'ultima si laurea come il prototipo dei crossover di ampia portata alla (giusto per fare qualche esempio) Civil War o Crisi Finale. Anche se effettivamente non era un crossover, La Guerra Kree/Skrull presenta tutte le caratteristiche principali di eventi di tale entità, come una trama ad ampio respiro, colpi di scena a non finire, nemici incredibilmente potenti e inarrestabili e un susseguirsi di eventi totalmente over the top, caratterizzati da una fantascienza pura e classica e un'approfondimento psicologico dei personaggi quasi poetico; all'epoca, i Vendicatori erano gli unici a poter adattarsi ad una storia così atipica (che poi diventerà la routine del franchise) ed esplorare nuove tipologie di narrazione e di disegno, che faranno proprio su queste pagine, la storie e da scuola per eventi e artisti futuri.


La Saga di Korvac


Testi: Len Wein, Roger Stern, Jim Shooter, Marv Wolfman,
George Pérez, David Michelinie & Bill Mantlo
Disegni: Sal Buscema, George Tuska, George Pérez & Dave Wenzel
Pubblicazione Americana: Thor Annual #6 (Vol. 1, 1977);
Avengers #167-#177 (Vol. 1, 1977-1978);
Pubblicazione Italiana: I Vendicatori: La Saga di Korvac (Collezione Marvel Gold)

Quasi per coincidenza, grazie a storie come La Guerra Kree/Skrull ci si accorse che la strada per rendere ancora più grandi i Vendicatori (nati, già all'epoca di Stan Lee e Jack Kirby, per diventare sempre più numerosi e variegati) era quella di osare con le storie; certo, di farlo con una certa sapienza e organizzazione di fondo, ma comunque di utilizzare gli Eroi Più Potenti Della Terra per rompere gli schemi classici e tipici di ogni fumetto corale visto finora: di pensare l'impensabile, insomma, e di realizzarlo, utilizzando possibilmente trame rivoluzionarie e di ampia gittata. La Saga di Korvac vede la precedente storia consigliata e rilancia in una maniera mai vista prima d'ora e, ancora oggi, eguagliata da pochi. Il nemico dell'originale incarnazione dei Guardiani Della Galassia, tale Michael Korvac, viene in contatto con una strana corrente di energia che lo rende una semi-divinità dai poteri addirittura superiori ed esseri come Galactus; ubriaco di potere, Korvac decide di utilizzare questi poteri per rendere l'universo perfetto, scontrandosi con chiunque tenti di fermarlo. Tra interessanti riflessioni sul concetto di religione e divinità (giusto accennate, visto la delicatezza dell'argomento) e incalzanti momenti da space-opera alla Star Wars, i Vendicatori sono costretti ad attingere a tutte le risorse del team, a tutti i loro membri e ad allearsi con altri personaggi dell'Universo Marvel per fermare la minaccia, confezionando una storia al di là di ogni aspettativa e con un finale a dir poco sconcertante. Tra segnali di stile degli artisti coinvolti, La Saga di Korvac è ricordata anche per aver avuto il pregio di dare il giusto spazio ad ogni personaggio, scavalcando il demone della testata corale: lo stereotipo.


Sotto Assedio


Testi: Roger Stern
Disegni: John Buscema
Pubblicazione Americana: Avengers #270-277 (Vol. 1, 1986-1987)
Pubblicazione Italiana: I Vendicatori: Sotto Assedio (Collezione Marvel Gold)

Un'altra cosa per cui il mensile Avengers sarà innovativo, è per quanto riuscirà a diversificarsi da gruppi come gli X-Men, i Fantastici Quattro, o anche la Justice League della DC Comics. I primi erano un gruppo di persone riunite assieme, in quanto accomunati lo stesso corredo genetico, imponendosi come baluardi di una lotta anti-razziale; i secondi, invece, erano e sono un nucleo famigliare che poi diventerà anche un gruppo di eroi: ma prima di ogni cosa, gli F4 sono una famiglia; i terzi, invece, solo quelli che potremmo definire grazzamente solo un gruppo di colleghi, dove era ok collaborare ed essere amici, era ok essere chiamati nel momento del bisogno, ma "furoi dall'ufficio", ognuno per la sua strada. Nonostante i rapporti interpersonali furono accennati anche nelle run precedenti, sarà Roger Stern a puntare il dito sulla sottile e complicata umanità dei membri del gruppo, che pur presentandosi come colleghi, quest'ultimi si lasciavano piacevolmente andare a solide amicizie fuori "dal lavoro", eventuali fidanzamenti e matrimoni; alcuni si fidavano così tanto fra di loro, che ci saranno pure i primi esempi di rivelazione reciproca delle identità segrete. Stern, accompagnato da un John Buscema impeccabile, lavorerà così tanto sulla caratterizzazione dei protagonisti, che è proprio sull'emotività che spinge e cattura la leggendaria Sotto Assedio, storia che vede il ritorno dei Signori Del Male, questa volta capitanati dal nuovo Barone Zemo e armato di un piano tanto folle, quanto selvaggio: intrufolarsi nel loro quartier generale e attaccarli in casa loro. Non c'è termine più calzante per descrivere Sotto Assedio, che come "una lotta senza quartiere", dove i Signori Del Male (all'apice del loro sadismo e della loro malvagità) si permettono di lasciarsi andare alle peggiori offese fisiche e morali, e dove i Vendicatori (pur con le loro divergenze e i loro problemi personali nati da incongruenze caratteriali e piccoli innamoramenti) si permettono di rispondere di petto, facendo loro capire perché vengono soprannominato "Gli Eroi Più Potenti Della Terra". Uomini si fragili, emotivi ed umani nelle loro relazione, ma non eroi fallibili e incapaci.


Ultron Unlimited


Testi: Kurt Busiek
Disegni: George Pérez
Pubblicazione Americana: Avengers #19-22 (Vol. 3, 1999)
Pubblicazione Italiana: Avengers di Busiek e Pérez, Vol. 2 (Panini Comics)

Quella di Kurt Busiek è considerata, quasi all'unanimità, come la miglior run dei Vendicatori di sempre. Difficile essere d'accordo con questa definizione, in quanto le storie a fumetti sono un pò come il senso della vita: non esiste un senso dell'esistenza uguale e universale per tutti, ma solo più visioni soggettive e personalissime, dettate dal pensiero, dai gusti e dall'esperienza dei singoli individui. D'altro canto, però, è anche difficile non essere d'accordo con questa definizione, perché Busiek (inizialmente accompagnato dalle sublimi matite di George Pérez) recuperò dal passato personaggi/temi/situazioni totem degli Eroi Più Potenti Della Terra riuscendo, contemporaneamente, a scavalcare e a trascendere dalla mera ammiccata e omaggio alle run dei suoi predecessori, rinnovando e mettendo al passo coi tempi i classici schemi narrativi dei Vendicatori. In parole povere, abbiamo: un franchise ricco di certificato e collaudato potenziale, in mano ad un vero demiurgo della continuità Marveliana, calato in atmosfere mature e odierne, con una attenzione particolare alla creazione di espedienti narrativi che ne risanassero la continuità. Alla luce di ciò, non è un mistero il perché dietro alla definizione di cui sopra: i Vendicatori di Busiek sono semplicemente quello che i fan hanno sempre chiesto (senza, ovviamente, scadere nel fan-service). Benché Ultron Unlimited non sia il punto più alto della sua gestione, è comunque uno dei suoi punti più memorabili, poiché il team è costretto a fronteggiare il suo peggior nemico nella sua veste più terrificante e spietata che mai, in un vero e proprio last man standing. Tra rivelazioni del passato, grandi ospiti, scene d'azione degne dei più grandi film di guerra e un villain insormontabile, indistruttibile e avatar del lato oscuro della tecnologia alla Skynet (di cui Ultron stesso è precursore), i Vendicatori dovranno impedire ad Ultron la sua ascesa per la conquista della fittizia nazione baltica Slorenia, dove l'androide sta compiendo una cruenta pulizia etnica. Il tutto, contraddistinto dalla tipica una prosa ricca ma non asfissiante di Kurt Busiek, capace di brillare anche per singole battute.  


Evasione


Testi: Brian Michael Bendis
Disegni: David Finch
Pubblicazione Americana: New Avengers #1-6 (Vol. 1, 2005) 
Pubblicazione Italiana: I Nuovi Vendicatori, Vol. 1 (Collezione 100% Marvel)

Forse molti di voi si aspettavano di trovare Vendicatori Divisi, in questa lista di consigli. Per quanto volessimo con tutto il cuore inserirla, abbiamo realizzato che la struggente e drammatica Avengers Disassembled non è altri che il preludio alle grandi innovazioni e profondi cambiamenti che Brian Michael Bendis apporterà nella sua lunga gestione sui Vendicatori; e il primo tassello di questa acclamata run, è appunto Evasione. Benché Bendis non sia forse il primo nome che viene in mente quando si parla dei Vendicatori, allo scrittore di Portland (volenti o nolenti) va riconosciuto un grande pregio: ha trasformato quello gli Eroi Più Potenti Della Terra, in un franchise tanto grande quanto quello degli X-Men, franchise incentrato su un supergruppo della Casa Delle Idee che contava di più spin-off (come Wolverine, I Nuovi Mutanti, X-Force) e di una gran bella fetta di incassi da parte della casa editrice. Se i Vendicatori, narrativamente parlando, erano il simbolo dell'eroismo mondiale, ora il gruppo cominciava ad essere conosciuto al grande pubblico e degno di essere affiancato a testate acquistatissime come Amazing Spider-Man o Fantastic Four grazie alle sue innovazioni, tutte forti delle gestioni passate, ma senza stravolgerle completamente. Ha continuato ad introdurre nuovi personaggi, valorizzando tanto i veterani , quando le nuove leve e chi non aveva una propria testata; ha utilizzato nuovi e vecchi villain del roster dei Vendicatori (e non solo di quello) e li ha riutilizzati in una nuova veste; ha creato i presupposti sui cui ogni personaggio della Marvel potesse diventare un Vendicatori; ha valorizzato i così detti street-level heroes (come Devil e Luke Cage) e dato loro un ruolo importante nelle sue trame, togliendoli dalla maledizione del "personaggio di nicchia" a qualcosa di più. E poi ha introdotto l'Uomo Ragno e Wolverine nel team, oltrepassando una linea invisibile abbastanza bigotta, rafforzando il termine di "Eroi Più Potenti Della Terra". Evasione e il primo passo di tutto ciò.



E queste, cari lettori di L&H, sono le letture che vi consigliamo se I Vendicatori vi hanno colpito al cinema. Quali di queste vi interessano di più? Ce ne è qualcuna che avete già letto tra quelle citate? Siete d'accordo con la nostra lista? Non abbiate paura di commentare e fatecelo sapere!

giovedì 19 marzo 2015

S. La nave di Teseo


Ciao a tutti, oggi vorrei presentarvi un esperimento letterario creato da J.J. Abrams, il noto regista, e da Doug Dorst, uno scrittore americano.
L'opera è un thriller abbastanza, anzi del tutto, inusuale: presentata come un metaromanzo, ossia come una storia dentro una storia,è composta da un vero e proprio scritto "La nave di Teseo", dall'autore fittizio ed elusivo V.M. Straka(si narreranno i possibili autori)e i suoi collaboratori, le cui imprese sono al centro di lotte anarchiche e liberali, assassini,lotte di classe; nel libro non ci sono riferimenti ai veri autori o ad altri dati reali, riportati unicamente sul cofanetto contenitore. Presentato come un romanzo postumo,  racconta la storia di un personaggio che, soffrendo di amnesia, compie un viaggio alla scoperta di sè stesso,alla ricerca di una donna inafferrabile, ma ciò lo porterà a un radicale cambiamento in sè, a una deformazione psicologica, accompagnato da una nave in perenne mutamento. Il titolo del romanzo prende spunto da un paradosso chiamato appunto "problema della nave di Teseo": ossia se la mutevole trasformazione nel tempo di un oggetto o di una persona ne mantenga l'identità originaria; il paradosso prende spunto dalla nave degli argonauti, appunto la Argo, alla quale nel corso degli innumerevoli viaggi venivano sostituiti i pezzi deteriorati, e si arrivò ad un punto che la nave era stata completamente sostituita, ossia in cui tutte le parti originali furono sostituite, benchè la nave mantenesse la forma originaria. Quindi si torna al problema generico: la nave si è conservata o no? L'entità modificata nella sostanza, ma non nella forma, è la stessa? In questo caso spetta al lettore dare una propria sentenza su ciò che si svolge nell'opera.

L'opera è caratterizzata anche da un'altra particolarità: la presenza di numerose note a margine scritte a mano da due studenti universitari che prelevano il libro dalla biblioteca, e scambiandosi messaggi(ma anche oggetti fisici), creano un legame forte di intesa( o forse qualcosa in più), e cercheranno di estrapolare dal romanzo dati e informazioni sul misterioso scrittore, com'è morto, chi fosse, e che forse l'opera stessa non sia che una gigantesca metafora dell'esistenza di un personaggio costretto a vivere nell'ombra, braccato da forze  maggiori.

Il romanzo rappresenta una forte introspezione psicologica, un flusso continuo di pensiero e domande che ognuno di noi potrebbe farsi in situazioni simili, una suspense non dovuta dalla paura o dall'azione, ma dall'ignoto, dall'inevitabile che il personaggio è costretto a fare ( o forse non lo è?).

Il linguaggio presenta termini aulici e arcaici, il narratore utilizza una focalizzazione interna, ma rimane in terza persona: narra il fluire dei pensieri del protagonista come se fosse il narratore stesso a sentirli.

I fatti sono narrati da inizio '900 e si svolgono per parecchi anni, superando i conflitti mondiali, e si capiscono attraverso le città che vengono visitate durante la storia.

S. è un monumento di costruzione narrativa, originale, un linguaggio stupendo, e lascerà domande anche dopo averlo letto per molte volte.
Personalmente mi è piaciuto abbastanza, alcune volte il romanzo si estende a dismisura con frasi imponenti e stucchevoli.

I critici valutano l'opera come una rivalutazione del cartaceo, rispetto al digitale, infatti quest'ultimo non potrà mai dare le emozioni o la comoda lettura di un bel libro.

VOTO: 8/10


mercoledì 18 marzo 2015

BOYHOOD

Ciao ragazzi, settimana scorsa mi sono accorto che era da parecchio tempo che non guardavo film nuovi. Non tanto perché non ne avessi voglia, piuttosto perché nessuna nuova uscita mi ispirava davvero. L'altra sera ero molto indeciso: "Birdman" o "Boyhood"? La scelta è ricaduta sul secondo, quindi mettetevi comodi.

BOYHOOD

Regista: Richard Linklater

Trama: Mason è un ragazzino che vive con la sorella Samantha, più grande di lui di due anni, e la amdre Olivia, divorziata dal marito Mason Sr. Sam e Mason possono vedere il padre solo a week end alternati, il che spinge Mason Sr. a cercare in tutti i modi di instaurare un rapporto speciale e duraturo con i due ragazzi, portandoli ogni volta in posti diversi. Olivia intanto si perderà in relazioni sentimentali fallimentari, che la formeranno però come madre e soprattutto come donna forte e indipendente (riprende gli studi, li porta a termine e troverà un lavoro gratificante). Il film percorre un arco temporale di 12 anni, durante i quali viviamo i cambiamenti sociali, emotivi, relazionali e SOPRATTUTTO TEMPORALI dei protagonisti.

Al di là della bellezza stilistica che possiede, l'opera di Linklater è UNICA. Mai vista prima, mai nemmeno sognata, sperimentazione totale. A mio parere certe prese di posizione vanno soltanto premiate, soprattutto quando si trasformano in ottimi film come questo. Nessuno si sarebbe mai sognato di girare un film per 12 anni (giustamente, sia chiaro), eppure Boyhood non è un pretesto fine a sé stesso per mostrare di saper fare qualcosa di originale. La crescita fisica dei protagonisti è accompagnata a quella psicologica, solo perché questo è il tema centrale di tutta la vicenda: crescere, vivere e apprendere dall'esperienza. Mason, insieme alla sua famiglia, dovrà compiere il proprio personalissimo viaggio, e capire qualcosa che non è chiaro a tutti, ma che può percepire solo lui.
Non troviamo una vera e propria morale, un messaggio che ci possa mettere l'anima in pace, ma solo riflessioni sul tempo e sui cambiamenti della vita. Devo dire che per questa volta lo apprezzo: basta con le solite morali su quanto è bello invecchiare, o su quanto è brutto; o su quanto è bello essere ragazzi e su quanti problemi hanno i ragazzi..non se ne può più, sono cose viste e riviste, e su cui nessuno, francamente, potrà mai dare un parere che vada bene a tutti. Quindi ancora una volta scelta azzeccata per Linklater.
Ottimo film, forse un po' lento in alcune (poche) parti, certo un po' lungo (165 minuti) ma direi per ovvi motivi. Da aggiungere sicuramente al vostro bagaglio culturale.

VOTO: 8,5/10

venerdì 13 marzo 2015

LA GRANDE GUERRA


"La prima guerra mondiale ha gettato una grande ombra sulla mia psiche sin dai tempi della scuola."
Parole di Joe Sacco, fumettista e giornalista, autore di questa particolare opera: non si tratta  di un fumetto, ma bensì di una imponente opera grafica caratterizzata da un'unica facciata lunga 7m. Sì avete capito bene, ripiegata su sè stessa, la tavola ha una lunghezza abbastanza notevole, una sorta di arazzo dei nostri giorni, stampato per essere visto sia per intero( dovrete avere una camera bella ampia) o anche piegatura per piegatura. La storia si svolge il 1 Luglio 1916 , ossia il primo giorno di una delle battaglie più cruente e mortifere della prima guerra mondiale: la battaglia della Somme.
Le immagini rappresentano il punto di vista britannico, dalla preparazione , attraverso una visione delle retrovie, fino allo scontro vero e proprio, con la parte più solenne e triste: la morte e la sepoltura dei milioni di morti che caratterizzarono questa battaglia.
L' autore attraverso un gioco luce-ombra riesce a mostrare il passaggio delle ore, e quindi l'alternarsi di giorno e  notte.
E' un immagine panoramica di una delle battaglie più condannate della Grande Guerra, e l'autore la mostra in maniera egregia.

VOTO: 8/10

mercoledì 11 marzo 2015

#151 il nostro piccolo GRANDE traguardo


Oggi è un gran giorno qui da noi a Law&Heroes, oggi si scrive il 151esimo post di questo blog. Un piccolo traguardo sembrerebbe a tutti quei colossi che possono essere Comicus, Multiplayer e compagnia bella, ma per noi, realtà microscopica della rete non sono pochi credetemi. Con oltre 5000 visualizzazioni in questi 14 mesi, 4 autori, due dei quali new entry. Siamo riusciti quindi inizialmente a ritagliarci una buona fetta di pubblico ed ultimamente i nostri lettori stanno addirittura riscoprendo i nostri primi articoli. Colgo l’occasione ancora per ringraziare chi ci segue e chiedere ancora una volta ai nostri lettori di non abbandonarci. Non abbandonateci perché abbiamo molte sorprese, dal PROJECT N. ai team up, fino alla nuova rubrica Moviestorming. Il più delle volte vi abbiamo dato post di grande qualità, altre un po’ meno ma l’abbiamo fatto per la fretta di condividere le nostre opinioni, la fretta di far riflettere e di riflettere insieme. Ho scelto questo post perché è un numero significativo per quelli che hanno poco più di vent’anni, è il numero di Mew, il pokemon leggendario per eccellenza. Sembrerà una cavolata ma questo esserino ha significato tanto per tanti bambini, trovarlo era impossibile, una chimera. Quindi lo voglio dedicare a tutti i lettori di questo blog, vi invito a trovare la vostra chimera personale, a rincorrere l’impossibile, soprattutto in questo paese serve gente così. Gente che insegue la giustizia e l’impossibile.


Law&Heroes

lunedì 9 marzo 2015

MOVIESTORMING - quarto appuntamento

Ciao amici telespettatori, i film di oggi sono due REMAKE:

THE DEPARTED - IL BENE E IL MALE

Regista: Martin Scorsese
Remake del film "Infernal Affairs", ottimo lungometraggio girato nel 2002 ad Hong Kong, di Andrew Lau e Alan Mak. Quattro anni più tardi, Scorsese lo metterà nel culo ai nostri eroi registi cinesi vincendo ben 4 Oscar.
Billy Costigan è un poliziotto infiltrato, che ha il compito di incastrare il boss Frank Costello, farà i conti con Colin Sullivan, agente della polizia di Boston ma in realtà alle dipendenze proprio di Costello. La trama è estremamente avvincente, molto aggrovigliata, sempre interessante. Sparatorie, violenza al punto giusto e suspance dosata alla perfezione. Qualche incasinamento che ci sta sempre bene, e ,manco a dirlo, finale unconventional ed intrigante. Da vedere e rivedere.




BLOOD STORY

Regista: Matt Reeves
Remake di "Lasciami entrare", film Svedese distribuito nelle sale a inizio 2009.
Owen è un ragazzino molto solo, non ha amici e le giornate sono una identica all'altra. Abby è una ragazzina insolita, molto particolare, circondata da un'aura di ombre e mistero. I due instaureranno un'amicizia fatti di sguardi, gesti, tenerezza e poche parole. Owen scoprirà cosa davvero si cela dietro lo sguardo cupo e penetrante dell'amica. Fotografia e trama semplicemente ottime. "Lasciami entrare" è probabilmente un titolo più appropriato, ma non è forse vero che una rosa, per come la si possa chiamare, rimane una rosa?

domenica 8 marzo 2015

Se ti è piaciuto il film, leggi anche... - Episodio 8: Capitan America

E rieccoci qua, cari lettori di Law&Heroes! E nuovamente benvenuti a Se ti è piaciuto il film, leggi anche..., la nuova rubrica che vi consiglia quali storie leggere e recuperare se vi ha colpito un determinato personaggio nella sua più o meno recente versione cinematografica. In questo ottavo episodio, parleremo di:


Capitan America. Per tutti quelli che si stanno chiedendo come mai non si è parlato della Sentinella della Libertà subito dopo Thor, allora vuol dire che lo dobbiamo un pò sculacciare, perchè ciò vuol dire: 1) Non ci segue (e fa male) e 2) Non ha letto l'episodio precedente, cosa che vi invitiamo a fare. Detto questo, come ci si organizza per questi post? Di seguito, sempre in ordine cronologico, verranno riportate cinque storie che secondo noi di Law&Heroes hanno fatto la storia del personaggio e l'hanno definito per quello che è, oltre che a raccontare (a modo loro) un piccolo tassello di storia che ha reso prestigioso il media fumettistico. Capito tutto? Bene, detto questo, cominciamo!


Ricordi Di Guerra


Testi: Roger Stern
Disegni: John Byrne
Pubblicazione Americana: Captain America #247-255 (Vol. 1, 1980-1981)
Pubblicazione Italiana: Captain America: Ricordi Di Guerra (Collezione Marvel Gold)

Ricordi Di Guerra è una di quelle run miracolate, impreziosita dal fatto che (tra gli autori coinvolti nel team artistico) si è venuta a creare una sinergia senza pari: una sinergia e una capacità d'intesa, che difficilmente gli autori riusciranno a ricreare in futuro; e, se ce la faranno, poco ma sicuro non sarà con la stessa intensità della prima volta. Questa cortissima gestione formata da soli nove numeri, è praticamente la bibbia di Capitan America, nonché una guida ai modi d'utilizzo e di rappresentazione del personaggio; sembra forse un pò eccessivo dirlo, ma è così. Il duo d'eccezione formato da Roger Stern e John Byrne prende Capitan America e non cerca di piegarlo ai loro gusti, non cerca di dare una sua versione del personaggio, non cerca di calarlo in un particolare tema e genere, ma cerca più che altro di mostrare a tutto tondo la Sentinella Della Libertà, puntando il dito sul fatto che i personaggi dei fumetti sono come gli esseri umani; sono mutevoli e anti-statici: crescono, maturano, cambiano, si adattano a diverse situazioni, ma le loro caratteristiche di base e il cuore della loro anima, rimarrà sempre quella, anche se ci sono state/ci sono/ci saranno svariate interpretazioni. Detta in soldoni, War & Remembrance è l'open day del Capitano, dove ogni episodio, è dedito a trattare un aspetto di questo sempre attuale personaggio.


Il Capitano


Testi: Mark Gruenwald
Disegni: Tom Morgan, Kieron Dwyer & John Byrne
Pubblicazione Americana: Captain America #332-#350 (Vol. 1, 1987-1989);
Pubblicazione Italiana: Speciale Capitan America #2 (Edizione Star Comics);
Capitan America & I Vendicatori #68-76 (Edizione Star Comics);
Marvel Extra #1: I Vendicatori Della Costa Ovest (Edizione Star Comics)

C'è un errore comune che viene fatto con Capitan America: dire che quest'ultimo sia la rappresentazione del governo Statunitense. In realtà, non è così; l'alter-ego stellostrisciato di Steve Rogers è l'impersonificazione del Sogno Americano, nonché suo primo difensore e baluardo di speranza. Ma cosa succede quando, il tuo stesso paese, usa la sua potente influenza per tagliarti le gambe e impedire di fare il tuo lavoro? Cosa succede quando l'America, ti impedisce di esserne il suo Capitano? E' da queste premesse che nasce Il Capitano, conosciuta anche con il suo nome originale di Captain America: No More. Nella magnum opus di Mark Gruenwald, vediamo Steve Rogers rinunciare al suo ruolo di Capitan America, in quanto rifiutatosi di diventare un agente pagato e sponsorizzato del governo, declinando, quindi, l'offerta di diventarne "l'avatar" dello stesso; mentre quest'ultimo affida l'identità e lo scudo a John Walker (futuro U.S. Agent), Steve assume l'identità de Il Capitano e continua a fare quello che ha sempre fatto, con un unica sostanziale differenza: viene dichiarato dal suo stesso paese, un fuorilegge. Una run tipicamente anni '80 e costruita secondo la corrente letteraria madre di quel periodo: il decostruzione e revisionismo del supereroe; una run in cui Steve Rogers attraverserà un vero inferno Dantesco che lo scomporrà e analizzerà nel profondo, da cui ne uscirà con un bagaglio caratteriale maturo e di spessore, dando ulteriormente prova della sua importanza e unicità.


Operazione Rinascita


Testi: Mark Waid
Disegni: Ron Garney
Pubblicazione Americana: Captain America #444-448; #450-454 (Vol. 1, 1995-1996)
Pubblicazione Italiana: Capitan America: Operazione Rinascita (Collezione 100% Marvel)

Come vederemo meglio nella prossima storia, Capitan America è un personaggio politicamente/socialmente impegnato proprio per il nome che si porta a presso e la difesa degli ideali che esso comporta. Alla luce di ciò, è legittimo chiedersi se, un personaggio del genere, può esistere al di là del contesto politico e vivere di storie che non coinvolgano necessariamente idee politiche o qualsiasi altra cosa legata a tal materia. Fortunatamente per noi, la risposta è un si, e Operazione Rinascita è una delle tante conferme. Capace di essere a suo agio con storie di stampo spionistico, thriller, fantascientifiche, belliche e legate alla semplice (ma mai banale) criminalità organizzata e non, il duo che resusciterà il Capitano dalla maledizione stantia degli anni '90, confezionerà un blockbuster di stampo prettamente supereroistico, il cui obiettivo sarà quello di lavorare sul cuore del personaggio e far capire al lettore, che non è semplicemente il saper sollevare uno scudo, che rende Steve Rogers il Vendicatore a Stelle e Strisce. Se ci permettete un ulteriore consiglio, noi di L&H consigliamo il prodotto del duo Mark Waid/Ron Garney sopratutto per quelli che vorrebbero una storia identificativa del personaggio, senza sorbirsi l'ingenuità della Golden Age.


L' Avversario


Testi: John Ney Rieber
Disegni: John Cassaday
Pubblicazione Americana: Captain America #1-6 (Vol. 4, 2002)
Pubblicazione Italiana: Capitan America: L'Avversario (Super-Eroi: Le Grandi Saghe #20)

Non sembra, ma Capitan America è un personaggio difficile da trattare, poiché è un personaggio sulla quale bisogna sempre rimanere costantemente aggiornati sull'attualità che lo circonda; un'attualità che, quasi per empatia, finisce irrimediabilmente per influenzare l'alter-ego di Steve Rogers. Il perché, lo dice il nome con cui egli è meglio conosciuto al pubblico: si chiama "Capitan America", ed è il primo difensore e rappresentante non del governo Statunitense, ma degli ideali a stelle e strisce della nazione, del Sogno Americano, insomma. Alla luce di ciò, in questa lista di consigli non poteva di certo mancare un evento che parlasse di una delle più grandi tragedie degli USA e del Mondo: l'11 Settembre 2001 e la terrificante caduta delle Torri Gemelle. Qualche giorno dopo il crollo della Twin Towers, si presenta sulla scena il bellicoso Faysal Al-Tariq: terrorista con tutto l'intento di tenere viva la paura e l'isteria islamica, attraverso la presa di ostaggi e minacce dinamitarde; ovviamente, Cap verrà mandato in missione per conto dello S.H.I.E.L.D. per salvare la situazione...ma quello che il lettore si troverà davanti, è un Capitan America diverso e intriso di un mood piuttosto atipico: un Cap dubbioso, cupo, apatico e costantemente in riflessione. Così come il suo protagonista, anche la storia attinge a piene mani dai toni predominanti del personaggio, confezionando una storia toccante, struggente e molto riflessiva, che non porta il lettore dritto al punto, ma cerca costantemente di farlo riflettere sul comportamento di tutti gli schieramenti, ragionando sul concetto di "avversario". Il tutto, trattato con moltissimo tatto e con una narrazione così toccante, che qualche lacrima la strappa agilmente. 


Fuori Dal Tempo


Testi: Ed Brubaker
Disegni: Steve Epting & Michael Lark
Pubblicazione Americana: Captain America #1-6 (Vol. 5, 2005) 
Pubblicazione Italiana: Capitan America: Ed Brubaker Collection, Vol. 1 (Panini Comics)

Giusto per chiudere brillantemente il cerchio di questo post, siccome siamo partiti con la run più corta di Capitan America, sembra giusto chiuderla consigliando il primo ciclo di una delle più lunghe (e acclamate, da pubblico e critica) run del Vendicatore a Stelle e Strisce: quella di Ed Brubaker. Certo, la sua gestione ha avuto momenti più alti e memorabili di quelli narrati in Fuori Dal Tempo, sua saga di apertura; ma quello che rende necessaria la sua lettura di questi sei numeri che aprono le danze alla sua gestione, è il fatto che la sua run è stata caratterizzata da un eclettico, vertiginoso e sincopatico susseguirsi di eventi, dove ogni saga successiva, era strettamente collegata a quella precedente. Detto in parole povere, è altamente sconsigliato saltare pezzi della sua narrazione o entrare di straforo a run inoltrata, poiché si rischia di perdere dei pezzi e di non apprezzarla pienamente. Ma rispondendo ad una domanda che, forse, molti di voi si stanno chiedendo: perché il Capitan America di Ed Brubaker è così apprezzato? Perché è la realizzazione di un piccolo desiderio di ogni fan, dove lo scrittore riesce a calare il protagonista in un contesto congeniale ad entrambi, senza però dover orchestrare retcon, retelling delle origini ed eventuali cambiamenti. Il Cap di cui leggiamo, è il Cap di sempre, solo più intriso di quella verve spy/thriller/complottista e che (negli anni '70) gli fece fare tanta fortuna. E, giusto per la cronaca, le tematiche e i toni visti nel film Captain America: The Winter Soldier, attingono a piene mani da questa gestione; se vi è piaciuto, non può non essere vostra.



E queste, cari lettori di L&H, sono le letture che vi consigliamo se Capitan America vi ha colpito al cinema. Quali di queste vi interessano di più? Ce ne è qualcuna che avete già letto tra quelle citate? Siete d'accordo con la nostra lista? Non abbiate paura di commentare e fatecelo sapere!