Bombardato dalla pubblicità enorme e dalla quantità assurda
di articoli che riempiono la mia bacheca facebook e la stampa ho deciso di
avventurarmi in questa lettura che solitamente non mi è affine. Ho approfittato
degli sconti Bao del 25% e su un titolo da 21 euro scusate se è poco.
L’opera narra della vita disastrata di David Smith, uno
scultore, che dopo un piccolo momento di gloria foraggiato da un mecenate si
ritrova sull’orlo della bancarotta e di una crisi depressiva. La sua vita
cambierà quando in una tavola calda incontrerà suo zio Harry che gli proporrà
un patto: la capacità di plasmare qualsiasi materiale a mani nude in cambio
della sua vita, o meglio, gli concederà solo 200 giorni per lasciare un’impronta
immortale in questo mondo. Ovviamente lo zio Harry non è altro che la Morte
stessa. La vita di David cambierà incontrando Meg, aspirante attrice. Capirete da
soli che alcune idee non sono sicuramente originali anche se il modo in cui
vengono affrontate e descritte donano all’opera una capacità espressiva e
profondità che solo poche opere grafiche hanno. Scott McCloud nei dialoghi è
enorme, riesce ad essere incisivo ma
consegnandoci un’opera di un romanticismo permeato da un goccio di fatalismo. I
disegni sempre opera di McCloud all’apparenza paiono bidimensionali ma in
realtà semplificano un’opera che man mano si sviluppa diventa sempre più
complessa. Sì perché alcuni topos letterari sono scontati ma lo sviluppo della
trama è totalmente imprevedibile; senza spoilerare nulla, tutti si aspettano
che dopo aver ottenuto i poteri David diventi onnipotente e immediatamente
popolare: scordatevelo. Fa lo scultore, non è un video virale su Youtube. I due
protagonisti sono incredibilmente ben congegnati e la loro formazione comincia
dall’inizio e non termina mai. Un’opera che non dovrebbe mancare a nessuno.
VOTO 8/10
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.