Inizio Parte 2
Lo scambio di lettere tra Shooter e Giordano cominciò il 18 Maggio del 1983 e continuò fino al 30 Settembre dello stesso anno. Riportare interamente quanto detto in ogni lettera sarebbe non solo faticoso, ma anche dispersivo e dispendioso, quindi verrà fatto un riassunto generale di quanto detto tra i due, citando testualmente solo i passi che saranno ritenuti importanti o eclatanti della conversazione postale.
Nelle prime battute della conversazione, Shooter fece sapere a Giordano il suo disappunto per la trama di Conway, ma sopratutto, per l'inizio dei lavori di Pérez quando l'intera storia ancora non era stata approvata dalla Marvel, sottolineando che niente sarebbe cominciato finché non avrebbe visto una trama quanto meno decente, poiché quella di Conway era considerata da lui priva di logicità alcuna. Giordano così mandò il plot riveduto e corretto, ma con ancora gli stessi buchi logico/narrativi di cui Shooter si lamentava, e Jim rigettò nuovamente il plot dicendo esplicitamente che (a questo punto) andava rivista anche tutta l'idea generale. Arrivati al 26 Maggio 1983, Dick scrisse una lettera in cui spiegava la sua visione della cosa, ammettendo di aver sbagliato ad aver dato il permesso a George Pérez di cominciare a disegnare, perché considerava le sue lamentele una mera formalità lasciando intendere come Dick Giordano avesse travisato alcune stipulazioni del contratto. Giordano infatti pensava che Shooter fosse solo un intermediario tra DC e Marvel e che ogni cosa che diceva fosse per il bene della sua compagnia, ma invece, come Len Wein, i due Editor-In-Chief non erano solo supervisori dello sviluppo del progetto, ma anche coloro che lo tenevano per le palle: doveva esserci il 100% del consenso da entrambe le parti, altrimenti ogni decisione sarebbe stata nulla o discussa fino al raggiungimento di un accordo. Inoltre, aggiunse che Shooter forse si stava preoccupando troppo della qualità del plot e di lasciare al team creativo il compito di sbrogliare la matassa, dato che Gerry Conway venne assunto come plotter, e non come sceneggiatore: lo sviluppo scena per scena della storia sarebbe stato affidato ad un altro scrittore. E ancora, gli fece notare che questo tipo di crossover hanno sempre dei buchi logici e qualche falla, ma che alla fine ai lettori non interesserà, visto i nomi coinvolti: e qui fece l'esempio di The Uncanny X-Men and The New Teen Titans, sottolineando come la trama di Chris Claremont fosse fin troppo semplice, ma d'altro canto, efficace e di gran lunga apprezzata per la sua immediatezza.
Shooter rispose a sua volta e chiarificò l'incomprensione riguardo al suo coinvolgimento, sottolineando che il potere decisionale non stava a Mark Gruenwald solo perché era Editor del mensile Avengers, ma a lui e quindi possedeva potere di vita e di morte sul progetto. Dopo questa lettera però, si comincia a notare che Shooter è sul piede di guerra e si intestardisce sulla sua idea di voler riscrivere l'intera trama. Giordano cerca di farlo ragionare, sottolineando come il team artistico coinvolto potrebbe anche ritirarsi dal progetto, visto che il crossover Avengers/JLA è "un qualcosa in più", più un side-project che una vera e propria commissione. Riscrivere tutto voleva dire ripartire dall'inizio, e quindi perdere ulteriormente tempo e magari anche personale che non avrebbero visto di buon occhio i cambi, quindi lo invita a fare una lista dei cambi che voleva vedere, così da fare delle correzioni chirurgiche e non dilungare ulteriormente i lavori. Intorno al 15 Giugno 1983, Dick e Jim vanno a pranzo e discutono. Alla fine Shooter la vince: l'intero plot verrà riscritto, ma dovrà essere completato nell'arco di pochi giorni, per non far imbufalire Pérez e perdere i suoi servizi, dato che avrebbe sicuramente dovuto rifare qualche tavola per attenersi al nuovo plot scritto.
Passano ancora dei giorni e, nel frattempo, Pérez ha già completato 21 pagine delle 64 previste. Così Giordano incarica Roy Thomas di scrivere una nuova trama (con sceneggiatura annessa) in linea con quanto già realizzato da Pérez, così da non buttare totalmente il suo lavoro nel cesso. Il 5 Agosto del 1983, in occasione del San Diego Comics Convention, Dick consegna a Jim una copia del nuovo plot fatto e finito chiedendogli di approvarlo seduta stante. Shooter però rifiuta, dato che vuole sottoporre la nuova trama alla visione di Mark Gruenwald e Roger Stern: rispettivamente, editor e sceneggiatore del mensile Avengers, vedendo così cosa ne pensano. Intanto, sul versante disegnatore, George Pérez comincia ad imbizzarrirsi poiché trova frustrante il fatto di aver disegnato 21 pagine di una storia di cui si stava ancora discutendo e in alcune interviste lascia trasparire frustrazione e sfiducia verso Jim Shooter, mettendo addirittura in discussione le sue capacità da editor, dato che si chiedeva com'era possibile dare l'ok ad un disegnatore per una storia che non ha nemmeno uno straccio di trama sicura. Pérez però non saprà mai che il suo lavoro cominciò prematuramente per colpa di una incomprensione di Giordano, e quindi il suo pensiero su Jim Shooter apparì abbastanza diffamatorio, ma principalmente perché peccava di ignoranza, dato che non si informò mai sulla questione e perché non parlò mai direttamente con Shooter, ma sempre usando Giordano come intermediario.
Vedendo che il progetto non stava prendendo forma e che la trama era ancora piuttosto discussa, George Pérez raggiunse il limite e il 22 Agosto 1983 abbandona ufficialmente il progetto.
Vedendo che il progetto non stava prendendo forma e che la trama era ancora piuttosto discussa, George Pérez raggiunse il limite e il 22 Agosto 1983 abbandona ufficialmente il progetto.
Fine Parte 2
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