Ciao a tutti cari telespettatori. Scelta ardua e di gran classe per oggi, solo per veri lord.
SALVATE IL SOLDATO RYAN
Regista: Steven Spielberg
Trama: Seconda Guerra Mondiale, sbarco in Normandia. Parte tutto da lì, con gli americani intenti a tenere a bada le truppe naziste. Combattimento (mooooooooolto) crudo, realistico e caotico. Il generale Marshall guida una truppa di soldati, che tra le altre cose dovrà occuparsi di riportare a casa il soldato James Francis Ryan, ultimo sopravvissuto tra i suoi tre fratelli caduti in battaglia.
Fantastico film drammatico, eppure denso di azione.
Più un'ode all'abilità di Spielberg di ricreare alla perfezione ambiente e situazioni che trasportano lo spettatore all'interno della vicenda. La Guerra come è e come deve essere: sudore, spari, paura, morti e adrenalina. Seconda parte del film un po' sottotono, ma con la giustificazione che (ogni tanto) un calo di pathos è necessario, altrimenti le quasi 3 ore di durata non passano più.
All'attivo giusto qualche Oscar e Golden Globe per intenderci.
ROBIN HOOD (Disney)
Regista: Wolfgang Reitherman
Trama: Siamo a Nottingham. Robin Hood, volpe (scaltra) ricalca per attitudine e abilità il leggendario personaggio che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Re Riccardo (cuor di leone) è partito per le crociate, e in sua assenza è il principe Giovanni a sedere sul trono (leoncino spelacchiato con la testa troppo piccola per la corona d'Inghilterra). Robin ora più che mai è chiamato a riequilibrare la bilancia sociale, sfruttando la sua arma più efficace: l'astuzia. Aiutato dal sempre fedele Little John, il ladro dovrà risollevare le sorti della povera gente.
Divertentissimo film d'animazione che ha fatto la storia. Grazie Disney per averci regalato uno dei miei personaggi preferiti...BISS, assistente del principe Giovanni. O, come direbbe Little John, LOMBRICO.
Da vedere almeno 2259494 volte nella vita.
martedì 19 maggio 2015
sabato 9 maggio 2015
THRILLER MON AMOUR, le serie tv che mi hanno più colpito negli ultimi anni
Dopo il merdone che ho tirato settimana scorsa sono tornato.
Stavolta vi allieterò con qualcosa di più soft, tre consigli per guardare
qualcosa di sano, dalla trama solida e tempestato di argomenti belli tosti. Serie
tv che manco.. ma levati va. Questo era il titolo che volevo dare al post poi
mi sono contenuto e ho cercato qualcosa di un po’ più contenuto. E da come
avrete capito ho scelto un settore ben preciso, quello del thriller. Giusto per
non fare un articolo spacca palle, quindi lasciamo per un attimo Trono di Spade
al suo posto.
Person of Interest
Stato: quarta stagione in corso
Interpreti: Jim Caviziel, Micheal Emerson
Serie tv dall’impianto classico, ogni puntata un caso
diverso con una trama principale che si sviluppa pian piano e culmina negli
ultimi episodi della stagione. Ma quando c’è lo zampino di uno dei Nolan non
crediate che ci si possa fermare a queste poche allusioni. Infatti la serie
affronta uno dei temi più grandi e più sottovalutati nello stesso momento degli
ultimi anni: la sorveglianza globale. Nella serie si parla infatti di una
macchina che per prevenire atti di terrorismo spia tutti indiscriminatamente
creata dopo l’11 settembre. Fantascienza? No alla fine è successo davvero, il
caso Snowden, ma questa è un’altra storia. Tornando al serial, il creatore
della macchina ha lasciato però una backdoor in grado di fornire il numero di
previdenza sociale di tutte le persone in pericolo(o al contrario i criminali)
che vengono giudicati dalla macchina irrilevanti ovvero che non causerebbero
comunque danni ingenti alla pubblica sicurezza. Assoldato un ex agente della
CIA si mettono ad indagare sui vari numeri che arrivano. La trama principale è
molto più intricata ed ad ogni risposta corrisponde una nuova domanda. Incredibile
come le cose che in questo telefilm sembrino fantascienza in realtà non lo
siano nemmeno tanto, o non lo siano per niente. Ci sono infatti software di una
potenza praticamente illimitata di cui non siamo nemmeno a conoscenza e siamo
tutti spiati, davvero. E abbiamo tutti qualcosa da nascondere.
True detective
Stato: prima stagione(antologica) conclusa, seconda stagione
in produzione(nuovi interpreti)
Interpreti:
Matthew McConaughey, Woody Harrelson
Questa serie non poteva proprio mancare. Opera cinematografica,
perché certo televisiva non è, ad alto rischio infarto. Una trama solidissima e
dei personaggi molto caratterizzati sono i punti forti di questa serie
antologica. E dici poco. Il premio Oscar Matthew McConaughey fa rabbrividire nella sua
interpretazione del detective Rust e la sua spalla Harrelson non è da meno. Personaggi
diametralmente opposti che si ritrovano ad essere partner in un caso di
omicidio. L’impianto classico del poliziesco thriller o giallo che sia ma
condito con una serie di richiami all’esoterismo, alle società segrete e
soprattutto al collegamento di queste con i poteri forti dello stato, tenendo
tutto in tensione per quasi 7 ore di serie. A parte i colpi di scena è proprio
la tensione, i colori e le atmosfere create anche dagli stessi personaggi a
fare di questa serie la più bella, a parer mio, del 2014 e di sempre.
Top of the Lake
Stato: prima stagione conclusa, è stata rinnovata per una
seconda
Interpreti: Elizabeth Moss, Holly Hunter
Alcuni di voi la conosceranno, altri sicuramente no. È andata
in onda su Sky Atlantic e successivamente in chiaro su LaEffe. Sono solo 6
puntate ma anche questa serie è molto carina. Al contrario di True Detective il
punto forte non è la psicologia dei personaggi che anzi è quasi il punto debole
bensì le ambientazioni e le atmosfere. La serie è infatti ambientata in un
villaggio in Nuova Zelanda, paese poco rappresentato a livello cinematografico.
La vita del paese, i compromessi tra i cittadini e la rete criminale che si
scorge solo per un attimo fa guadagnare molti punti a questa serie che però
lascia un po’ a bocca asciutta in alcune scene per il comportamento lacunoso ed
ingiustificato di alcuni personaggi. La trama ruota intorno alla sparizione di
una bambina di 12 anni incinta e il tentativo disperato di ritrovarla. La domanda
che assilla lo spettatore fin dalla prima puntata è che sia il padre del
bambino. La famiglia della bambina è un’accozzaglia di pazzi ma anche gli altri
compaesani non sono da meno. Particolare anche perché la protagonista è donna e
non è una figa pazzesca come tutti potrebbero immaginare, ricalcando un po’ i
gialli svedesi degli ultimi anni.
Per questa volta mi pare abbastanza. E voi le avete viste
queste serie? Le avete trovate noiose? Commentate! Eeeee STAY TUNED!
mercoledì 6 maggio 2015
MOVIESTORMING - ottavo appuntamento
Ciao a tutti cari telespettatori. Oggi c'è la Champions, quindi avete due giorni di tempo per decidere che film vedere venerdì! Preparate pop corn e vodka Smirnoff , accoppiata vincente.
THE PRESTIGE
Regista: Christopher Nolan
Trama: I due illusionisti Alfred Borden e Robert Angier sono famosi in tutta Londra. Uno sfortunato e gravissimo incidente romperà la loro amicizia, accendendo una fiamma d'odio che non accennerà mai ad affievolirsi, e che porterà a una vera e propria battaglia a colpi di "prestigi", mezzi leciti o meno, sotterfugi e scelte complicate.
Intrigante film di Nolan, probabilmente uno dei più riusciti. Il "prestige" è la chiave fondamentale del film: tutto è possibile, tutto è realizzabile, tutto è lecito... perché tutto è illusione. Illusione che va oltre il puro spettacolo, scava nella mente e condiziona la vita reale dei protagonisti, che ne sono assuefatti e diventano incapaci di essere normali. La normalità meglio lasciarla a chi non è in grado di vedere oltre l'apparenza.
"L'uomo va al di là di ciò che può afferrare".
HOSTAGE
Regista: Florent Emilio Siri
Trama: Jeff Talley è un poliziotto specializzato in negoziazioni. Dovrà riuscire a salvare una famiglia (padre e due figli) tenuti in ostaggio in casa da loro da tre criminali. Non finisce qui, infatti il padre dei ragazzi, a quanto pare, non è un semplice un uomo d'affari, ma ha a che fare con qualcosa di più grosso e pericoloso. Un'organizzazione segreta è infatti interessata a un CD presente nella casa in questione, per questo rapisce la famiglia di Jeff come garanzia, per essere sicura che il poliziotto faccia andare tutto liscio.
Thriller poco impegnato, piacevole, semplice e molto godibile. Bruce Willis se non spacca il culo a qualcuno poi non è contento.
THE PRESTIGE
Regista: Christopher Nolan
Trama: I due illusionisti Alfred Borden e Robert Angier sono famosi in tutta Londra. Uno sfortunato e gravissimo incidente romperà la loro amicizia, accendendo una fiamma d'odio che non accennerà mai ad affievolirsi, e che porterà a una vera e propria battaglia a colpi di "prestigi", mezzi leciti o meno, sotterfugi e scelte complicate.
Intrigante film di Nolan, probabilmente uno dei più riusciti. Il "prestige" è la chiave fondamentale del film: tutto è possibile, tutto è realizzabile, tutto è lecito... perché tutto è illusione. Illusione che va oltre il puro spettacolo, scava nella mente e condiziona la vita reale dei protagonisti, che ne sono assuefatti e diventano incapaci di essere normali. La normalità meglio lasciarla a chi non è in grado di vedere oltre l'apparenza.
"L'uomo va al di là di ciò che può afferrare".
HOSTAGE
Regista: Florent Emilio Siri
Trama: Jeff Talley è un poliziotto specializzato in negoziazioni. Dovrà riuscire a salvare una famiglia (padre e due figli) tenuti in ostaggio in casa da loro da tre criminali. Non finisce qui, infatti il padre dei ragazzi, a quanto pare, non è un semplice un uomo d'affari, ma ha a che fare con qualcosa di più grosso e pericoloso. Un'organizzazione segreta è infatti interessata a un CD presente nella casa in questione, per questo rapisce la famiglia di Jeff come garanzia, per essere sicura che il poliziotto faccia andare tutto liscio.
Thriller poco impegnato, piacevole, semplice e molto godibile. Bruce Willis se non spacca il culo a qualcuno poi non è contento.
martedì 5 maggio 2015
IO STO DALLA PARTE DI BIRDMAN ovvero la critica imprevedibile al CINEFUMETTONE
Avevo promesso un’invettiva. Una critica. Una di quelle
serie. Ho scritto giusto una paginetta. E mi odierete per questo.
Cominciamo dal principio. Il cinefumettone nasce come un
modo per avvicinare anche i profani del fumetto ai personaggi tanto amati dai
lettori del materiale nerd per eccellenza. Questo è un dato di fatto, non è una
presa di posizione mia, è così e stop. Quindi mettiamo subito in conto il fatto
che quella cinematografica non è sicuramente una riproduzione fedele all’originale
al mille per mille, scansiamo quindi il primo e più grosso scoglio per
sviluppare questo discorso o meglio invettiva. A questo punto uno deve parlare
necessariamente dell’impianto cinematografico e quindi quello che riguarda,
tralasciando gli aspetti più tecnici, la caratterizzazione dei personaggi, la
trama e quindi la sceneggiatura. In questi casi i rischi di fare questi film
sono molteplici nonostante il budget immenso di Warner Bros e Disney(per chi
non lo sapesse ha in mano i Marvel Studios). Infatti nella maggior parte di
queste pellicole si predilige in modo assoluto la spettacolarità e gli effetti
speciali che una trama con una capacità di attrarre davvero e convincere ad
ogni livello. La cosa più sconcertante non è che ci caschino i novizi del
genere, ma che ci caschino quelli che i fumetti li leggono davvero e che
notoriamente cagano la minchia ad ogni virgola fuori posto. Esempio (è successo
davvero) 2 ore in fumetteria a inveire contro un disegnatore che si era
lasciato scappare un bicipite sproporzionato ad un personaggio in quarta fila
in una vignetta di 4cmx3cm.
Questi sono i peggiori appunto, quando vedono i loro idoli sul grande schermo non capiscono più una cippa, partono in quarta vanno a vedere il film nella sala 3d/isens/esticazzi dove il biglietto costa 30 euro e alla fine escono con 20 diottrie in meno, un tumore alla cornea e la necessità impellente di un amplifon ma l’unica cosa che in quel momento il loro cervello riesce a processare è: “MINCHIA MA L’ARMATURA DI IRONMAN?”. Sì perché oltre a quello c’è poco da dire. Ma non perché ce l’ho su con gli Avengers o la Marvel, esempi pregevoli ne ha nel repertorio e chi mi segue da parecchio tempo si ricorderà della mia bocciatura del film di Snyder su Superman. In quel caso la sceneggiatura faceva acqua da tutte le parti, non stava né in cielo né in terra. Avendo lavorato per un breve periodo in una fumetteria ho un aneddoto anche su questo di film, arriva un cliente e il dialogo è stato più o meno questo:
Questi sono i peggiori appunto, quando vedono i loro idoli sul grande schermo non capiscono più una cippa, partono in quarta vanno a vedere il film nella sala 3d/isens/esticazzi dove il biglietto costa 30 euro e alla fine escono con 20 diottrie in meno, un tumore alla cornea e la necessità impellente di un amplifon ma l’unica cosa che in quel momento il loro cervello riesce a processare è: “MINCHIA MA L’ARMATURA DI IRONMAN?”. Sì perché oltre a quello c’è poco da dire. Ma non perché ce l’ho su con gli Avengers o la Marvel, esempi pregevoli ne ha nel repertorio e chi mi segue da parecchio tempo si ricorderà della mia bocciatura del film di Snyder su Superman. In quel caso la sceneggiatura faceva acqua da tutte le parti, non stava né in cielo né in terra. Avendo lavorato per un breve periodo in una fumetteria ho un aneddoto anche su questo di film, arriva un cliente e il dialogo è stato più o meno questo:
“devi vederlo assolutamente, cioè io l’ho visto ed è lui”
“ma lui chi?”
“e Superman, cioè ci somiglia tantissimo”
E niente, questo era il punto forte del film. Dato che poi
Dc comics stava cavalcando l’onda del Cavaliere Oscuro di Nolan, Snyder, che
nella vita era meglio facesse altro, aveva deciso di ricreare la stessa
atmosfera che con Superman c’entra una beatissima sega. Il film si destreggia
sulla casualità più completa. Oltretutto Dawn of Justice si preannuncia l’ennesima
porcata.
E quindi mi direte, per te fan tutti cagare, sei un nerd che
non vuole che tutti leggano i fumetti e si appassionino ai nostri eroi, Capitan America è
patrimonio dell’UNESCO o Ben Affleck è fighissimo nella tuta di Batman ecc.
ecc. Vi fermo subito. Per me ci sono delle piccole parentesi, delle eccezioni,
dei barlumi nell’immensa melma del cinefumettone. Ovvero la trilogia di Nolan, perché
riesce a rendere realistica la possibilità della presenza di un vigilante tra
le strade di New York e butta sul tavolo una marea di argomenti, nell’ultimo
capitolo forse troppi. Riesce a modellare il crociato incappucciato nella
maniera più umana di sempre, caratterizzando sempre i personaggi in maniera
efficace. I primi due film di Raimi, Spiderman Classic si potrebbe definire, il
secchione incapace, è quasi un romanzo di formazione per tutti gli adolescenti.
Era questo l’intento iniziale di Stan Lee quando ha creato il ragno, a me piace
pensarla così. Xmen giorni di un futuro passato è forse quello con più
personaggi che mi è piaciuto di più, Singer riesce a rendere la storia più
completa, sacrificando l’azione e lasciando più spazio alle tematiche più care
alle storie dei mutanti Marvel e soprattutto quelle presenti nella run da cui è tratto il film.
Ho cercato di condensare tutto il mio pensiero in poche
righe, dovrei scrivere un libro se dovessi analizzare tutti gli aspetti della
questione, tutti i film già usciti e quelli che ancora debbono uscire. Alla fine
vi lascio una breve lista dei film, non tutti e sono praticamente tutti Marvel
non per un accanimento ma perché DC ne ha fatto uno negli ultimi tre anni, con
un commento dall’ironia facile come dicevo prima ;) ALLA PROSSIMA!
THE AMAZING SPIDERMAN 2, è il seguito di 500 giorni insieme
con un tizio in costume
I GUARDIANI DELLA GALASSIA, hai visto come broccola il
vecchio Stan?
THE AVENGERS, meno male che eravate in 7-8 a proteggere la
città, già così è rimasto su un pilastro e sono morte 6 milioni di persone.
L’UOMO D’ACCIAIO, complesso d’inferiorità di Warner Bros dopo
the Avengers, commissiona la distruzione totale di Metropolis che in tempo
record dovrà essere ricostruita per l’uscita del sequel, ordinando anche un ripopolamento
dalle campagne circostanti.
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lunedì 4 maggio 2015
NEWS TIME!! Assenteismo che manco in parlamento
Salve a tutti! È da un po’ che non scrivo seriamente sul
blog e anche i miei compari non sono da meno. Purtroppo ultimamente il mio
lavoro con il progetto ha continuato a subire e continua a subire ritardi di
ogni sorta. Il fato è contro di noi, ormai ci ho fatto il callo, ma stiamo
cercando in tutti i modi di creare un prodotto di qualità e questo oltre che ad
impegno richiede molto molto moltissimo tempo. Oltre al progetto ovviamente l’università
mi occupa molto tempo soprattutto da questo momento in poi. Impegni che si
accavallano ovviamente non mi consentono di dedicarmi come vorrei al blog e di
questo sono veramente dispiaciuto. Non ho nemmeno avuto più il tempo di
dedicarmi all’analisi di opere nuove e di conseguenza la mia produzione “letteraria”
si è fermata. Prometto però che nei prossimi giorni tenterò di rimediare in
qualche modo. Magari con una qualche invettiva che starà sui maroni ai più. Per
ora vi saluto, maaaa STAY TUNED BARBONI!
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