Sono in ritardo, lo so. È già uscito e concluso da un pezzo,
lo so. Ma quando sento parlare di prequel, sequel e qualsiasi altra cosa
finisca con “quel” sono sempre un po’ diffidente. Se, oltretutto, si sta
parlando di uno dei fumetti che hanno rivoluzionato la storia della nona arte,
la diffidenza si alza a livelli impressionanti. Trovato a metà prezzo con
cofanetto incluso però ho mandato a quel paese le mie perplessità e mi sono
buttato..
L’opera è divisa in miniserie dal numero di albi variabile,
ognuna è una monografia sui personaggi del fumetto di Moore: il Comico,
Ozymandias, Silk Spectre, Dr Manhattan ma anche quelli che nel fumetto
originali erano praticamente solamente citati. Quello che troviamo all’interno
di ogni miniserie è sempre diverso, infatti quasi tutte le miniserie sono
disegnate e scritte da autori diversi. Nomi illustri del fumetto americano come
Bermejo, Azzarello e Jae Lee hanno partecipato a questo progetto e quindi
dovrebbe essere una certezza di qualità.
La lettura è molto diversa e varia: gli autori a volte
raccontano le origini vere e proprie del personaggio, il suo periodo di
formazione come per Ozymandias o Silk Spectre mentre altri sono solo racconti
di una missione del personaggio come può essere per Rorscharch. La storia che
più si discosta dal Watchmen originale è quella del Comico che ribalta alcuni
punti oscuri della sua storia personale; infatti nel fumetto originale si
faceva intendere che avesse ucciso il presidente Kennedy mentre si scopre che
in realtà non è lui l’autore del delitto data la profonda amicizia tra l’antieroe
e la famiglia Kennedy.
Gli autori sono anche molto diversi tra loro, mentre Azzarello e Bermejo sono molto più crudi sia nei tratti che nei dialoghi, Jae
Lee molto più tecnico, Darwin Cooke vintage allo stato puro, apprezzerete quindi i
tratti mai comuni che rifletteranno in realtà il personaggio stesso. Ogni sceneggiatore
e ogni disegnatore è perfetto per il tipo di personaggio che rappresenta poi
sulla carta. Ciò facilità la lettura e la rende più piacevole non facendovi
perdere nemmeno per un attimo la voglia di leggere. Anche i numeri unici come
quello di Dollar Bill e i due di Moloch vi faranno apprezzare i due personaggi
che in realtà nell’originale erano solo accennati e completamente lasciati al
loro destino.
Quest’opera rimane sulla falsa riga di ciò che era stato
Watchmen, una commistione di amarezza, buoni propositi e ideali traditi, tristezza
e rassegnazione, ma anche l’innegabile denuncia delle atrocità e della
malvagità dell’universo, perché quando c’è di mezzo il dr. Manhattan non si può
solo parlare di Terra! Malvagità che può anche essere solamente chiamata caso,
variabile, facendo risalire tutto ad una questione matematico scientifica. E poi
soprattutto l’errore umano, la corruttibilità dell’essere e il dolore che
cambiano, distruggono e annichiliscono tutto ciò di cui potremmo andar fieri di
noi stessi. La società? O solo noi stessi siamo la causa dei nostri mali?
VOTO 7,5/10 l’unico
difetto realmente visibile è che non è Watchmen di Alan Moore, ne è soltanto
una celebrazione.
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