Settimana scorsa è uscito finalmente in Italia il primo
volume dell’acclamata serie Vertigo scritta da Scott Snyder, che ormai sembra l’unico
che scriva storie in casa DC/Vertigo, e disegnata da Sean Murphy. L’autore di
Batman new52 e American Vampire si cimenta nella scrittura di un’opera
fantascientifica/horror che si svolge in un imprecisato prossimo futuro anche
se tutti e 5 i primi capitoli fungono da prologo e sono ambientati
presumibilmente nel presente. Infatti soltanto alla fine ci verrà introdotta la
protagonista vera e propria.
La storia narra le vicende della dottoressa Archer esperta
cetologa che viene assoldata dalla sicurezza nazionale per verificare l’identità
di un suono simile a quello di un cetaceo. Ma ovviamente le cose non sono così
semplici: in realtà in una base sottomarina è stata catturata una creatura
umanoide di provenienza sconosciuta e la sicurezza nazionale vuole vederci
chiaro; mette insieme una squadra per analizzarla. Ma questo ritrovamento cela
qualcosa di molto più oscuro di quel che appare.
La dottoressa Archer, protagonista dei primi cinque capitoli |
Snyder scrive tanto ma per ora non ha ancora abbandonato la
qualità dei suoi dialoghi e la profondità dei propri personaggi. The Wake ne è
un’altra prova magistrale, riesce a infilare flashback dentro flashback, dare
piccoli assaggi di una trama molto più ampia e costruita, affascinante e intricata,
la tensione sale sfogliando ogni pagina e anche se non è il vostro genere
apprezzerete sicuramente l’intensità dei dialoghi e la paura che si nasconde
dietro ogni parola: la paura dell’ignoto. La tensione è veramente il punto
forte di questa storia, come lo era nella Corte dei Gufi, il primo ciclo
scritto da Snyder per la testata del cavaliere oscuro. Oltre ai colpi di scena
ci sono delle parentesi in cui l’autore attraverso i personaggi ricollega tutti
gli avvenimenti fantascientifici che accadono a miti e leggende veramente
presenti nelle culture di tutto il mondo facendo sì che la sua opera non sia solo
vago intrattenimento fumettistico ma anche spunto e riflessione per lo studio
del folklore mondiale che sicuramente l’autore avrà studiato; questa cosa è
molto apprezzabile da un lettore come me, troppi autori ultimamente stanno cercando
di scrivere e vendere il più possibile facilitando la lettura ma in primo luogo
alleggerendo il loro lavoro in maniera impressionante, svuotandolo di ogni profondità
psicologica e culturale.
I disegni sono di taglio graphic novel stile Vertigo e
personalmente mi piacciono parecchio, Sean Murphy riesce a disegnare emozioni
diverse in maniera magistrale ma soprattutto riesce a disegnare la stessa emozione
in diversissimi modi dipendentemente dal personaggio e dalla situazione. I colori
sono molto ben gestiti, si passa dal buio accecante degli abissi, ai colori
sgargianti delle città.
L’opera si preannuncia un successo assicurato anche qui in
Italia, dopo quello in madre patria, attendiamo quindi il secondo volume
sperano che Lion non continui a ritardare l’uscita come con il primo.
I CAN’T WAIT!
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.