mercoledì 7 ottobre 2015

VAMPIRELLA by Morrison, Moore, Ellis, Millar, recensioni in pillole


Cosa succederebbe se su un personaggio del cazzo come Vampirella scrivesse gente del calibro di Alan Moore, Grant Morrison, Warren Ellis e Mark Millar? Mi spiace rovinarvi le seghe mentali che già vi state facendo: è già successo. Ed è andata ben… no aspetta. Andiamo con ordine.
BD edizione ha pubblicato questo volume qualche anno fa. Questo brossurato raccoglie tutte le storie della vampira fumettistica più famosa scritte appunto dai big del comics internazionale.
Chi ne è uscito vincitore? Chi non è riuscito lo stesso a scrivere una storia decente nonostante le sue qualità riconosciute in ogni dove? Andiamo con ordine. Autore per autore. L’ordine in cui li metto è più o meno quello di apparizione nel volume. Più o meno perché gli ultimi due hanno scritto una storia insieme ma ciò non è importante per il succo del discorso.

Warren Ellis: apre il volume l’autore dalla bella barba. Letta questa brevissima storia mi sono detto: se tutte sono così ho fatto l’acquisto della vita. Sì perché la prima storia è un mix tra noir ed horror, due detective stanno indagando su un omicidio misterioso. L’apparizione di questa donna bellissima, Vampirella appunto, e la straordinaria capacità di sedurre gli uomini per poi ucciderli. Lo stesso detective protagonista ne sarà attratto e sedotto. Disegni particolarmente pittorici rendono la storia veramente degna di essere letta.
VOTO 8/10

Alan Moore: se quello prima aveva una bella barba questo non ha bisogno di complimenti. Alan scrive una storia senza nemmeno citando Vampirella ma facendo un discorso più generale sulla razza vampira e utilizzando il più famoso di tutti: Dracula. Un pamphlet filosofico sul proliferare del male e della corruzione nel nostro mondo moderno utilizzando il vampirismo come capro espiatorio. Che già è tutta una sega mentale. I disegni purtroppo non sono un granché ed è forse ciò che penalizza il racconto.
VOTO 7,5/10

Grant Morrison: purtroppo fa suo un personaggio che non c’entra una mazza con il suo stile. Cerca quindi di lasciarsi andare a qualche sparatoria e rissa di troppo tracciando una storia non solida. Poco indicativa e volta solo al piacere del lettore di vedere tette grosse e donne in lattice senza però riuscire a darne nemmeno un tratto vagamente attraente. Anche e soprattutto la storia con Millar segue questa falsa riga. Insufficiente decisamente per un autore del suo calibro e con la sua fama.
VOTO 4,5/10

Mark Millar: la storia con Morrison fa effettivamente cagare. Senza grandi giri di parole. Il racconto però che invece ha in solitario è quasi convincente anche se non riesce a tener botta e non so se per le pagine che aveva a disposizione o perché si era già scartavetrato i testicoli a scrivere su questa testata chiude in fretta la storia senza neanche mezzo avviso.
VOTO 5/10


VOTO GENERALE 6/10

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