Cosa succederebbe se su un personaggio del cazzo come Vampirella
scrivesse gente del calibro di Alan Moore, Grant Morrison, Warren Ellis e Mark
Millar? Mi spiace rovinarvi le seghe mentali che già vi state facendo: è già
successo. Ed è andata ben… no aspetta. Andiamo con ordine.
BD edizione ha pubblicato questo volume qualche anno fa. Questo
brossurato raccoglie tutte le storie della vampira fumettistica più famosa
scritte appunto dai big del comics internazionale.
Chi ne è uscito vincitore? Chi non è riuscito lo stesso a
scrivere una storia decente nonostante le sue qualità riconosciute in ogni dove?
Andiamo con ordine. Autore per autore. L’ordine in cui li metto è più o meno
quello di apparizione nel volume. Più o meno perché gli ultimi due hanno
scritto una storia insieme ma ciò non è importante per il succo del discorso.
Warren Ellis: apre il volume l’autore dalla bella barba. Letta
questa brevissima storia mi sono detto: se tutte sono così ho fatto l’acquisto
della vita. Sì perché la prima storia è un mix tra noir ed horror, due
detective stanno indagando su un omicidio misterioso. L’apparizione di questa
donna bellissima, Vampirella appunto, e la straordinaria capacità di sedurre
gli uomini per poi ucciderli. Lo stesso detective protagonista ne sarà attratto
e sedotto. Disegni particolarmente pittorici rendono la storia veramente degna
di essere letta.
VOTO 8/10
Alan Moore: se quello prima aveva una bella barba questo non
ha bisogno di complimenti. Alan scrive una storia senza nemmeno citando
Vampirella ma facendo un discorso più generale sulla razza vampira e
utilizzando il più famoso di tutti: Dracula. Un pamphlet filosofico sul
proliferare del male e della corruzione nel nostro mondo moderno utilizzando il
vampirismo come capro espiatorio. Che già è tutta una sega mentale. I disegni
purtroppo non sono un granché ed è forse ciò che penalizza il racconto.
VOTO 7,5/10
Grant Morrison: purtroppo fa suo un personaggio che non c’entra
una mazza con il suo stile. Cerca quindi di lasciarsi andare a qualche
sparatoria e rissa di troppo tracciando una storia non solida. Poco indicativa
e volta solo al piacere del lettore di vedere tette grosse e donne in lattice
senza però riuscire a darne nemmeno un tratto vagamente attraente. Anche e
soprattutto la storia con Millar segue questa falsa riga. Insufficiente decisamente
per un autore del suo calibro e con la sua fama.
VOTO 4,5/10
Mark Millar: la storia con Morrison fa effettivamente
cagare. Senza grandi giri di parole. Il racconto però che invece ha in
solitario è quasi convincente anche se non riesce a tener botta e non so se per
le pagine che aveva a disposizione o perché si era già scartavetrato i
testicoli a scrivere su questa testata chiude in fretta la storia senza neanche
mezzo avviso.
VOTO 5/10
VOTO GENERALE 6/10
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