lunedì 9 febbraio 2015

BIRDMAN, STAR WARS, ZALONE e CAPATONDA




Scandaloso. È l’unica parola che mi viene in mente. Non riesco a pensare ad un’altra più azzeccata. Oggi avevo intenzione di andare a visionare l’ultima fatica di Inarritu: Birdman. Candidato a 9 premi oscar tra cui miglior film e miglior attore(Micheal Keaton) narra la vicenda di un attore hollywoodiano decaduto dopo aver girato un film supereroistico. Niente o poco a che fare con un comic movie, dato che non è ispirato a nessun uomo uccello del passato. Fondamentalmente Keaton interpreta se stesso che dopo aver girato Batman di Burton si è ritrovato a fare film fuffa e ricoprire ruoli minori. Film osannato dalla critica e vincitore già ora di numerosi premi. Le premesse sono tutte ottime a parte il fatto che in Italia le sale che lo proiettano sono pochissime. E non stiamo parlano di un film d’autore scrauso ma di un vero e proprio kolossal con un cast abnorme. Alla fine in Italia i criceti nel cervello hanno preso definitivamente il potere. Dopo lo slittamento dell’uscita del nuovo capitolo di Star Wars a causa della presenza nelle sale del film di Zalone – e il capitolo sette di Guerre Stellari uscirà sostanzialmente in tutto il mondo lo stesso giorno a parte che qui in Italia e nelle Filippine credo – adesso ci dobbiamo pure beccare l’assenza quasi totale di questo film per colpa probabilmente di “Italiano Medio” di Maccio Capatonda che inoltre sta ricevendo recensioni pessime dai critici e dagli stessi spettatori. Quindi oltre al danno anche la beffa.
Ci lamentiamo della crescita economica che non arriva, del governo e di compagnia bella. Ma vedendo soltanto quello che succede al cinema e cosa decidono le case di produzione non è certo una questione politica, qui si tratta di scelte di mercato. Il livello culturale degli italiani è proprio quello dell’italiano medio di Capatonda, visionato per la maggior parte da tutti quelli che in realtà non capiscono che sono il ritratto dipinto, sicuramente non magistralmente, dal creatore dei falsi trailer che anni fa facevano impazzire i ragazzini.
Siamo arrivati quindi al punto che non solo la nostra classe dirigente ci prende per il culo ma siamo diventati lo zimbello della Fox, Paramount ecc. che non pensano sia nemmeno fruttuoso far entrare nelle sale italiane determinati film. Ma cosa ci volete fare, da un paese che non è riuscito nemmeno a supportare Sorrentino agli Academy Awards.
Chiudo con la parola con cui ho iniziato.

Scandaloso.

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