Eccoci qui! Come promesso ecco il primo articolo sul
crociato incappucciato, effettivamente non proprio lui in questo caso. In questo
post analizzerò coloro che rappresentano il braccio destro per antonomasia nel
mondo supereroistico/fumettistico ovvero i quattro ROBIN. La prima parte sarà
un po’ esplicativa del personaggio e la seconda sarà la mia visione del
personaggio in questione. Quindi non perdiamoci in chiacchiere inutili:
cominciamo!!
DICK GRAYSON
Dick dimostrò che la lotta al crimine del crociato
incappucciato non necessitava di solitudine a tutti i costi. Da bambino star
del circo, il primo Robin divenne tale quando divenne orfano a causa di un boss
locale che sabotò il numero circense dei suoi genitori causandone la morte perché
il circo Haly, presso cui lavoravano, si rifiutò di pagare il pizzo. Bruce Wayne
lo prese in casa, e presto divenne un combattente del crimine. Quando crebbe
infine trovò una nuova identità in Nightwing anche se lasciò in Batman una
ferma credenza nel potere di avere un partner pronto a sostenerti ed aiutarti.
Dick Grayson nei panni prima di Robin e poi di Nightwing |
Mi è sempre stato un po’ sulle scatole, nei panni dei Robin un
po’ troppo all’ombra di Batman; un insano complesso di inferiorità. Invece nei
panni di Nightwing appare come il contrario ovvero sbruffone e certe volte
anche un po’ troppo. Risulta a mio parere un personaggio un po’ troppo
controverso, sembra non sappia bene cosa stia facendo e nel momento del
bisogno(parlo del ciclo narrativo morte della famiglia) non è sostiene il suo “patrigno”
come dovrebbe essere ma gli dà contro: forse un po’ troppo.
JASON TODD
Jason incontrò per la prima volta Batman quando tentò di
rubargli i cerchioni della batmobile. Per un certo periodo indossò i panni del
secondo Robin anche se la sua natura ribelle fece di lui un partner
problematico per l’uomo pipistrello. Incontrò una morte brutale quando il Joker
lo uccise, prima prendendolo a sprangate e finendolo con una bomba ad
orologeria: la famosa saga “una morte in famiglia”. Jason successivamente tornò
in vita in seguito alle vicissitudini di Infinite Crisis, anche se ora si fa
chiamare Cappuccio Rosso e veste i panni di un killer. Continua a portare
rancore nei confronti di Batman per il suo fallimento nel prevenire l’atto del
Joker.
Jason Todd nel ciclo "una morte in famiglia" e poi nelle vesti di Cappuccio Rosso |
Anche questo Robin non è che mi stia molto simpatico,
indossa il costume anche se in realtà non è ancora pronto per affrontare la
vita contro il crimine. Esageratamente impulsivo e non conscio delle sue
capacità, si troverà morto ancora prima di diventare realmente un pettirosso.
TIM DRAKE
Tim riuscì a capire le identità reali di Batman e Robin;
seguendo le vicissitudini che hanno accompagnato Jason Todd a miglior vita
decide di sua spontaneità di diventare il terzo Robin. Più tardi quando capitan
Boomerang uccise suo padre Bruce lo prese con sé nel Wayne Manor adottandolo. Come
Robin Tim lascia i giovani titani per tentare una carriera solista da detectice
e da combattente.
Divenne Red Robin quando Damian Wayne assunse il ruolo della
sua formazione.
Tim Drake prima come braccio destro e poi durante la carriera da solista |
Un personaggio intelligente e oculato, anche se la maggior
parte della carriera la fa da solista e giustamente. Anche se comunque non
rimane il mio Robin preferito è migliore dei primi due.
DAMIAN WAYNE
Bruce Wayne non sapeva di avere un figlio fino a quando non
lo incontrò faccia a faccia. Il figlio di Bruce e Talia al Ghul crebbe tra le
file della lega degli assassini, nato in provetta e con degli aiutini genetici
per risultare una vera e propria macchina da guerra. Batman prese Damian sotto
la sua ala al fine di placarne i violenti impulsi. Durante il periodo in cui si
pensava che Bruce fosse morto Dick lo nominò nuovo pettirosso. Con il ritorno
di Bruce la parentesi famigliare Batman e Robin è stata realizzata
definitivamente. Purtroppo anche il quarto Robin incontrerà la morte in uno
scontro con l’Eretico, un suo clone adulto, agli ordini di Talia. Ancora ora si
prosegue con il ciclo narrativo Requiem in cui Batman si trova faccia a faccia
con il dolore di una perdita così grande.
È il Robin che mi è piaciuto di più di tutti, un personaggio
geniale e controverso. Impulsivo ma conscio del fatto che sia molto forte. I tentativi
di conciliazione e di avvicinamento al padre sono commoventi. Nonostante molti
l’abbiano inquadrato come un Jason Todd 2 credo sia un figlio in cerca del
consenso del padre, sotto la scorza dura si nasconde un bambino, fuori dall’ordinario,
ma che, in fondo, desidera riavere la sua infanzia perduta.
“C’è una cosa di cui sono sempre stato sicuro, cioè che Batman
avrà sempre bisogno di Robin, e Robin avrà sempre bisogno di Batman.” Alfred
Pennyworth
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