mercoledì 19 marzo 2014

il FIUME della VITA



Come promesso ecco la prima recensione del primo volume del ciclo del mondo del fiume scritto dallo scrittore statunitense Philip José Farmer.

L'esploratore inglese Sir Richard Francis Burton si risveglia dopo la morte in un aldilà paradisiaco e misterioso: una vallata circondata da montagne impenetrabili e attraversata da un fiume immenso, lungo le cui sponde l'intera umanità si è risvegliata dalla morte. In questo strano Eden la storia della civiltà ricomincia da zero, con il difficile incontro tra uomini di epoche e culture diverse, tra chi si abbandona alle proprie pulsioni e chi si interroga sul senso e le ragioni della nuova realtà. In compagnia dello scrittore di fantascienza Peter Frigate, di Alice Liddell, l'ispiratrice di Alice nel Paese delle Meraviglie, dell'aviatore Manfred von Richthofen e di altri personaggi che popolano il Mondo del Fiume, Burton decide di intraprendere un avventuroso viaggio verso le sorgenti. Spinto dalla sua innata curiosità e da un inesauribile desiderio di scoperta, cercherà di capire cos'è il Fiume e chi e perché ha resuscitato l'umanità.

l'autore Philip José Farmer
Non voglio aggiungere nient’altro dato che i vari colpi di scena che vi sono nel libro comprometterebbero la vostra voglia di leggerlo, svelati i misteri. Ciò che colpisce oltre alla capacità dell’autore di scrivere con uno stile diretto e non ridondante e ampolloso è quella di mettere in luce l’uomo come un essere negletto, vile, ladro e inguaribile traditore. Ciò che compie Farmer oltre ad un incredibile viaggio fantascientifico è un viaggio che ognuno di noi compie e ne viene a conoscenza tutti i giorni, l’uomo è malvagio. Nonostante la civiltà riparta da zero c’è sempre qualcuno che si pone al di sopra degli altri bramoso di potere e in grado di imporsi sugli elementi più deboli. Le religioni, le superstizioni, le discriminazioni e tutto ciò che era sulla Terra viene ricreato senza esclusioni, in un circolo infinito di errori l’umanità sembra intrappolata senza via di scampo.. o forse no?

“Già, perché in massima parte gli uomini e le donne continuano ad essere le stesse creature egoiste, ignoranti, superstiziose, grette, ipocrite, codarde e miserabili, esattamente com’erano sulla Terra.”

VOTO 8/10



Comincio subito subito il prossimo volume!

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