Con l'uscita di questo film possiamo affermare la passione del regista Ridley Scott per il genere epico-storico: infatti dopo i film che ha diretto magistralmente, quali "Il Gladiatore" e "Kingdom of Heaven", ha riunito una delle più famose storie bibliche, interpretandola in chiave moderna e rendendola quindi potenzialmente un immenso blockbuster. Già dal cast la nomea è abbastanza elevata; Christian Bale, Joel Edgerton,Aaron Paul, sono i tre protagonisti di una vicenda ormai nota in tutto il mondo: mosè, un principe egizio,dopo l'illuminazione divina, aiuta il popolo ebreo a fuggire dalla schiavitù per raggiungere il paese dei loro avi, la terra di Canaan.
La trama è semplice, lineare,e la prima parte è dedicata a un reale avvenimento storico: la battaglia di Qadesh fra gli egizi ed il popolo ittita( Hyksos); ovviamente al centro della battaglia ci sono i due principi, Ramses e Moses, mandati dal padre faraone Seti. Con la morte di quest'ultimo, Ramses diviene faraone e Moses viene esiliato per le sue dubbie origini, e sarà proprio durante il suo girovagare errante che scoprirà modi di vivere differenti dal suo, troverà una famiglia e una fede in cui rifugiarsi. Come biblicamente avvenuto, Moses sarà alla presenza del suo dio che lo convince a salvare il suo popolo. Attraverso metodi di guerriglia gli ebrei provano a ribellarsi, ma miseramente: dovrà intervenire direttamente il loro signore con le note 10 piaghe, solo infine riusciranno a fuggire. Ma la vendetta del faraone è lungi dall'essere domata...
Il film è impostato in maniera realistica: nulla è lasciato al caso, dai costumi fatiscenti alle baracche degli schiavi, persino Dio in persona viene rappresentato in forma umana, esattamente in un bambino ( scelta che mi è piaciuta un sacco!!), che vede però solo Moses, quindi lascia allo spettatore come interpretare: a volte sembra un pazzo che parla da solo, altre volte sembra illuminato... tuttavia potrebbe darsi che l'entità in forma di bambino sia solo un messaggero, quindi un angelo, che permea solo nella mente del protagonista.
Persino le piaghe sono spiegate come meri fenomeni naturali, tranne l'ultima che rappresenta l'onnipotenza divina. Il dio degli ebrei viene presentato come un'entità vendicativa, disposta a tutto pur di liberare il suo popolo dalla rovina, forse per questo viene rappresentato in forma infantile, per evidenziare che anche l'onnipotente ha una volontà a volte vendicativa e incontentabile.Il passaggio del Mar Rosso avviene guadandolo, siccome si è ritirato a causa di un meteorite, formando uno tsunami.
Il ritmo del film non è assolutamente noioso, non ci sono punti morti, ma siccome la trama del film è quella (non si può mica modificare no?) l'esito è scontato e prevedibile. Ridley crea però una vera atmosfera intorno al film, ricca anche di personaggi secondari con varie sfaccettature, che te li faranno adorare o odiare.
Ho letto vari commenti riguardanti i plausibili fatti e immagini incongruenti e anacronistici rispetto al vero antico Egitto. Chiariamo una cosa: si tratta di un film epico, non prettamente storico, quindi inserzioni personalizzate ci possono anche stare; inoltre non mi pare di aver osservato gravi differenze storiche.
Dunque se volete andare a passare una serata insieme ad amici, o ragazza, questo film contiene l'intrattenimento necessario per divertire,
VOTO: 7,5
Ho letto vari commenti riguardanti i plausibili fatti e immagini incongruenti e anacronistici rispetto al vero antico Egitto. Chiariamo una cosa: si tratta di un film epico, non prettamente storico, quindi inserzioni personalizzate ci possono anche stare; inoltre non mi pare di aver osservato gravi differenze storiche.
Dunque se volete andare a passare una serata insieme ad amici, o ragazza, questo film contiene l'intrattenimento necessario per divertire,
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