Oggi siamo qui per parlare dell’ultima fatica di Irrational Games che con questo DLC per il suo ultimo grande titolo Bioshock Infinite chiude definitivamente i battenti. Il leggendario Ken Levine infatti ha annunciato circa un mese fa la chiusura della premiata ditta creatrice appunto della saga esageratamente bella di Bioshock. Il primo e il terzo capitolo sviluppati per 2k sono di un fascino a dir poco struggente, una trama costruita in modo da non comprendere, se non alla fine, il grande disegno che vi è dietro, nascondendo all’interno di esso sottotrame di carattere sociologico, ideologico ed etico. Il primo Bioshock celava al suo interno una forte critica al capitalismo e al liberismo sfrenato senza regole, etiche e non vedi ad esempio lo sfruttamento minorile. Infinite invece una forte critica al fanatismo religioso e alla follia della segregazione razziale.
Oggi però non sono qui per dilungarmi sui capitoli che hanno
fatto la storia del mondo video ludico ma a celebrare con un po’ di rammarico
la chiusura di Irrational con il suo ultimo lavoro: Funerale in mare. DLC che
riprende un po’ tutti i personaggi dei capitoli precedenti, discostandosene in
parte e aggiungendo trama ai capitoli principali. Questo contenuto aggiuntivo
si divide in due episodi differenti, l’ultimo uscito settimana scorsa e purtroppo
la recensione arriva solo ora(PERDONATEMI!).
Episodio 1
scena d'apertura del DLC |
La longevità di questa prima parte non è il suo punto forte,
lo è invece come sempre in Bioshock la caratterizzazione dei personaggi, segno
distintivo che ci ha sempre mostrato quanto possa essere psicologicamente
sfaccettata una persona. Il gioco si apre con il solito studio di DeWitt e con
l’entrata in scena immediata di Elizabeth. Ma questa non è Columbia è invece
Rapture(città sottomarina del primo Bioshock), quello non è Booker e quella non
è Elizabeth: sembrano aver conservato le loro fattezze ma non sono loro, o
forse sì?
Booker apparentemente
non conosce la donna anche se saltuariamente ha delle visioni di un passato
poco limpido; la ragazza dà un lavoro all’investigatore: trovare una bambina
scomparsa di nome Sally. A quanto pare questa bambina è stata data per morta e
DeWitt lo sa perché quella bambina l’aveva adottata. Comincia quindi una fase
di investigazione dai toni molto noir, tralasciando lunghe sparatorie e
dedicandosi più allo sviluppo della trama.
Il termine dell’episodio lascerà a bocca spalancata un bel
po’ di gente con la riapparizione di due personaggi che ho amato nel corso
della saga.
Episodio 2
Ora si comanda Elizabeth, senza squarci, senza poteri, senza
vita. Nel senso che la poveretta ha la resistenza di un foglio di carta, un
paio di colpi e la si sistema(non oso immaginare in difficoltà 1989). In questo
episodio appunto per la dinamica sopra citata si perde quasi tutta la
componente sparatutto del gioco, si predilige infatti una fase stealth e purtroppo
i comandi non aiutano dato che non stiamo giocando a Splinter Cell! Per un bel
pezzo si passerà il tempo a sbattersene dei nemici e a dedicarsi invece ad un
sano jogging per la propria sopravvivenza. Si torna a Columbia, si ritorna a
Rapture ma non vi rivelo nulla del come, quando e perché. Vi dico solo che l’obiettivo
è quello di recuperare la piccola Sally che nelle mani di Atlas, ovvero
Fountaine, sta per fare una brutta fine.
Colgo l’occasione per assegnare i voti ai tre Bioshock oltre
che al DLC e a fare i miei umili ringraziamenti a Irrational Games per averci
regalato questa inimitabile saga.
BIOSHOCK: VOTO 9,5/10
ha solo il difetto di avere Infinite dopo di lui.
BIOSHOCK 2: VOTO
7,5/10 la pecora nera della famiglia, non sviluppato dagli stessi creatori
del primo e del terzo, non aggiunge niente di che anche se la dinamica
Sorellina, Big Daddy funziona nella
trama.
BIOSHOCK INFINITE: VOTO
10/10 un capolavoro assoluto, non si può commentare oltre.
DLC BURIAL AT SEA: VOTO
8,5/10 l’unica pecca è che nel secondo episodio la fase stealth è studiata
male anche perchè, come accennato prima, il gioco non è creato per avere quella
fase.
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