L’altro ieri ho visto Snowpiercer, film tratto dall’omonimo
fumetto visionario(che non ho avuto il piacere di leggere) ed ho deciso di
farne una breve recensione.
Regia: Bong
Joon-ho
Attori di punta: Chris Evans, John Hurt, Jamie Bell
La trama in breve:
per contrastare il riscaldamento globale gli uomini gettano un megarefrigerante
sulla Terra ottenendo in questo modo l’effetto opposto però: una nuova
glaciazione globale. Un milionario conscio del fatto che il refrigerante
avrebbe causato un disastro costruisce una ferrovia che permette ad un treno
megatecnologico autosufficiente di preservare la razza umana. Il problema è che
come il solito i più ricchi si impongono sui più deboli e poveri relegandoli
alle carrozze di coda dove lo scenario è stile baracca da campo di
concentramento. Dopo innumerevoli rivolte fallite toccherà a Curtes ribellarsi
e cercare di giungere alla locomotiva e acquistarne il controllo per l’eguaglianza.
una scena del film |
Le mie impressioni:
il regista sudcoreano gestisce bene il fattore azione e botte ma cade nella
monotonia ad un certo punto, i tizi entrano nella carrozza ammazzano le guardie
e vanno avanti sotto la faccia attonita degli altri passeggeri. Purtroppo gli
spunti per un film un po’ meno superficiale c’erano: la lotta di classe, la
voglia di un mondo più equo e libero ma purtroppo questi argomenti sono
relegati, come i protagonisti, all’ultima carrozza con qualche richiamo solo
grazie a delle frasi d’effetto tipicamente hollywoodiane. Inoltre la tecnologia
che usa il treno per girare all’infinito non è spiegata né lontanamente
accennata, punto fondamentale di un film di fantascienza è la presenza di una
descrizione tecnologica ben studiata e dettagliata, come anche di un libro
sci-fi. Il finale del film lascia abbastanza perplessi non riuscendo a cogliere
esattamente il significato; spero vivamente che il fumetto non finisca nel modo
buonista in cui è finita la pellicola cinematografica. L’unico punto a favore
del film sono i continui cambi di scena da carrozza a carrozza, si passa dal
dormitorio all’acquario, dal vivaio alla discoteca, per il resto un film vuoto
e poco sviluppato.
VOTO 5,5/10
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