mercoledì 30 aprile 2014

2001 Odissea nello Spazio, Solaris e il Pianeta delle Scimmie


Dopo questo prolungato periodo d’assenza causa scarso materiale e ponti di Pasqua e 25 aprile annessi si torna a scrivere qui su Law&Heroes. Oggi volevo prendere in considerazione un po’ di cinematografia fantascientifica. Ultimamente si vede poca roba che sia di una qualche rilevanza nelle sale e attendendo di vedere Trascendence ovvero il nuovo film con Johnny Depp non targato Disney o Burton parliamo un po’ dei vecchi capolavori che hanno fatto la storia del cinema sia in senso lato che in campo prettamente fantascientifico. Stiamo parlando di tre film usciti tra il 1968 e il 1972: 2001 Odissea nello Spazio, il Pianeta delle Scimmie(si intenda ovviamente il capolavoro con Charlton Heston ovviamente) e Solaris di Tarkosky.

In questi film, ognuno a modo loro, non era solo la materia fantascientifica ad essere di pregevole fattura ma anche il fattore umano. Mi spiego meglio, in ognuno di questi film erano integrati alla trama i sogni, le paure e le volontà che in quel tempo l’umanità tendeva e ricercava.


2001 Odissea nello Spazio: si parte da lontano, il passaggio da scimmia a uomo e l’immancabile monolite nero ovvero la storia, il progresso. Tutte le volte che succede qualcosa di rilevante appare questa figura terribile al vedersi. Ma siamo sicuri che sia solo per un passaggio storico rilevante come per il primo utilizzo di un utensile da parte di una scimmia e l’invenzione della prima intelligenza artificiale? Assolutamente no, alla fine si capisce che il monolite vale per tutti, per tutto e per qualunque cosa, appare anche all’uomo in punto di morte. La vita del mondo e del singolo essere vivente scandita ogni volta dall’apparizione dalla maestosa figura nera. In questo film si incarna il passaggio del tempo, ma anche il tempo come coordinata e quindi eternamente presente ed eternamente vivibile. Si potrebbe concludere che tutti siamo storia ma la storia va avanti comunque senza uno o nessuno di noi traducibile con un TUTTO è UNO e UNO è TUTTO.


Il pianeta delle scimmie: film in cui si incarna la paura della guerra atomica e la volontà di fuggirne ma non solo da questo anche la volontà di fuggire dall’uomo stesso. Il protagonista che si imbarca sull’Icarus vuole scappare da un mondo in lenta distruzione ad opera dell’uomo. La decadenza dell’uomo è l’elemento fondamentale del film che viene mostrato nel suo lato peggiore ovvero come mero distruttore avido e lussurioso. Tutta questa visione verrà portata a compimento nella scena finale in cui tutto verrà totalmente svelato e la storia diverrà realmente chiara. È uno dei primi film in cui l’ambientalismo fa capolino come argomento del film, in un tempo in cui nessuno avrebbe pensato alla Terra come unica ed irripetibile questo film oggi sa di profetico, ogni battuta lascia molta amarezza.


Solaris: in questo film di matrice chiaramente russa in risposta al capolavoro di Kubrick si nota la debolezza dell’uomo e la sua fragilità; davanti ad una copia di una persona deceduta che si amava, al ricordo dei momenti vissuti insieme, l’uomo non sa resistere e si abbandona comunque tralasciando ogni impulso razionale. In questo caso si abbandona tra le braccia di questa entità aliena affinché quel calore umano perso possa durare ancora un poco o per l’eternità. Il regista gioca molto anche lui su questo concetto di morte, vita e tempo per mettere in luce quanto questi concetti siano relativi e astratti: moriamo davvero o entriamo a far parte di qualcosa di più grande? Moriamo o rivivremo per sempre i momenti della nostra vita senza renderci conto che siamo morti?

In conclusione consiglio a chiunque queste tre pellicole sia per gli stupefacenti effetti speciali per l’epoca ed inoltre per la capacità del regista e degli sceneggiatori di mettere in piedi delle storie affascinanti, fantastiche ma anche profondamente impegnati nella ricerca di risposte alla vita, alla morte ed ai segreti dell’universo. Non credo serva dare un voto a questi capolavori del cinema, davvero senza tempo.


P.s. consigliatissimo ovviamente il primo Alien di Scott!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.