Non sono un amante delle storie d’amore(scusate il gioco di
parole) ma questo film è decisamente una cosa diversa. O meglio, è una storia d’amore
ma nello stesso tempo è anche un po’ ciò che potrebbe coinvolgere tutti noi,
per amore o per semplicemente un rapporto d’amicizia.
La trama si sviluppa in un anno non ben dichiarato anche se
dalla tecnologia si direbbe tra non più di qualche anno: le auto sono come le
nostre, i treni anche, solo la tecnologia digitale è decisamente un passo
avanti. Infatti una software house riesce a produrre un sistema operativo
cosciente, una vera e propria intelligenza artificiale in grado di rapportarsi
con il proprio possessore. Questa coscienza possiede libero arbitrio e fare da
organizzatrice/computer è semplicemente il suo lavoro; intanto impara, cresce,
si diverte e prende coscienza della propria esistenza.
Scarlett Johansson è la voce di Samantha |
Ma veniamo al protagonista: si chiama Theodore, scrive
lettere di congratulazioni, d’amore per altre persone e esce da un matrimonio difficile.
Lentamente questa cosa lo sta distruggendo, lo sta allontanando dagli amici e
dalle relazioni umane. Intrigato dal sistema operativo Theodore lo acquista e lo
installa sul computer di casa. Samantha, si darà da sola questo nome, si rivela
subito un’entità speciale, simpatica e desiderosa di definirsi come entità
reale. Pian piano il rapporto si fa più intimo e infine l’amore; la storia
subirà ovviamente delle impennate ma anche delle clamorose cadute tra problemi
etici, morali ma anche prettamente pratici come banalmente il problema del
sesso. Come ho già detto prima ribadisco che questa entità non è costretta ad
essere amica o amante del proprio possessore, questo è fondamentale per la
comprensione del film perché il rapporto è reale in questo modo e non fittizio
o imposto. I problemi arriveranno quando il super computer diventerà un super
umano in grado quindi di gestire molteplici rapporti nello stesso momento anche
se mi fermo per non svelare troppo la trama e farvi perdere la voglia di vedere
il film.
Ciò che però colpisce è che è quello che sta succedendo a
tutti: per una delusione o per altro, e con le possibilità tecnologiche che
aumentano, ci stiamo allontanando dalla realtà. Costruiamo rapporti fittizi sui
social senza preoccuparci di avere un reale riscontro umano. Stiamo perdendo la
nostra umanità, la nostra capacità di relazionarsi con gli altri ovvero la base
di una qualsiasi società.
Unica pecca è che la voce di Samantha, che era della
Scarlett Internazionale, in Italia è stata doppiata da Micaela Ramazzotti che,
secondo me, non riesce a rendere come l’attrice americana.
Voto 8/10
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