"La coscienza è l'unica cosa sacra"- Urr il robot
Era da un pò di mesi che volevo pigliarmi questo albo, poi tra una balla e l'altra mi sono menato via e l'ho preso al Lucca Comics di quest'anno.
Vi presento una graphic novel americana edita dalla DC Comics a fine 2013 e pubblicata in Italia a Marzo 2014.
Il nome dell'opera originale è "Harlan Ellison's 7 against chaos", quindi l'autore sin dal titolo vuole evidenziare che la sua opera si basa su una sua particolare visione del mondo e, come poi dimostrerà nell'inviluppo della trama, che tutti possono fare qualcosa per sovvertire il continuo divenire casuale, esatto Casuale, perchè è tutto una questione di attimi, di singoli eventi, che però fanno variare in maniera drastica e irreversibile intere ere del mondo, e forse anche dell'intero universo. Come ciò che viene narrato in questa graphic novel, ossia le vicende di 7 paria di una società ormai decadente, dispersa nell'intero sistema solare, ritornata a quella follia chiamata 'schiavitù', vittima di numerosi catastrofi apparentemente inspiegabili, ma non dai supercomputer, unità costruite da altri computer in grando di profetizzare scorci di futuro in maniera enigmatica, ma una cosa si comprende: l'estinzione della razza umana nel passato! Ma come è possibile? I computer prevedono anche slittamenti temporali: il fiume del tempo si sta biforcando, e saranno quei paria in cambio di promesse sostanziose a cercare di rimediare: un misterioso leader, una donna-tenaglia, un uomo-insetto, un uomo senza volto. una donna-fenice, uno scienziato lunatico e un robot che è più umano di tutti quelli precedenti.
Sbarcati su quel mondo nel passato tenteranno di sistemare il flusso, ma tra colpi di scena e grandiose immagini che mostrano con piccole schermaglie i futuri cambiamenti, tutto sarà sul filo del rasoio, fino all'ultimo respiro per cercare di evitare cambiamenti radicali.
L'opera è un richiamo al caos a cui l'universo tende, ma che ognuno di noi può far variare a proprio favore, accaparandosi i momenti giusti.
I disegni sono tutti caotici e mai uniformi, i colori sempre opachi, mai accessi, per indicare la decadenza e l'oblio dell'uomo.
Per alcuni tratti si può avvicinare anche all'opera cinematografica di Nolan, dove tra l'altro c'è sia il worhmole, sia il buco nero, sia robot capaci di fare battute non divertenti. Non solo per questi tratti si accomunano le due opere, ma per qualcosa di più astratto: il viaggio , la scoperta, il tentativo di riscatto, sono temi alla base che sono sempre piaciuti a tutti, e chissà se un giorno ci dirigeremo anche noi verso una terra.
Voto: 7,5/10
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