War Machine. Si, lo sappiamo: come la Vedova Nera, anche l'alter-ego corazzato di James Rhodes non è mai stata protagonista di nessun film solista, ma questo non gli ha di certo impedito di ritagliarsi un ruolo importante nella trilogia di Iron Man e nell'Universo Cinematografico Marvel. E anche se così non fosse stato, questo Iron Man decisamente più cazzuto e meglio armato è un personaggio abbastanza importante nell'originale Universo Cartaceo (pur, rimanendo, un personaggio secondario). Detto questo, come ci si organizza per questi post? Di seguito, sempre in ordine cronologico, verranno riportate cinque storie che secondo noi di Law&Heroes hanno fatto la storia del personaggio e l'hanno definito per quello che è, oltre che a raccontare (a modo loro) un piccolo tassello di storia che ha reso prestigioso il media fumettistico. Capito tutto? Bene, detto questo, cominciamo!
And Who Shall Clothe Himself In Iron?
Testi: Denny O'Neil
Disegni: Luke McDonnell
Pubblicazione Americana: Iron Man #169-170 (Vol. 1, 1983)
Pubblicazione Italiana: Inedito
A volte, molti personaggi non iniziano la loro carriera subito con l'alter-ego con cui diventeranno conosciuti al grande pubblico. Alcuni devono farsi un lungo/medio periodo di gavetta, prima di arrivare all'incarnazione con cui diventeranno più famosi; prendete come esempio Barbara Gordon, apprezzatissima nel ruolo di Bat-Girl, ma ancora più apprezzata nella successiva identità di Oracolo: ecco, per James Rhodes, è la stessa cosa. Prima ancora di War Machine, Rhodey era già parte della mitologia del Vendicatore Corazzato svolgendo il ruolo di responsabile della sicurezza e guardia del corpo in pubblico di Tony Stark (quando questi era impossibilitato a cambiarsi in Iron Man); il suo ruolo si farà decisivo e importante quando, durante la sua battaglia all'alcolismo, Stark si farà massacrare di legnata dal criminale Magma e verrà lasciato ferito e in fin di vita. E' in And Who Shall Clothe Himself In Iron? che James dimostra la sua vera natura da eroe indossando egli stesso la corazza di Iron Man e sconfiggendo l'avversario; successivamente, riconoscendo all'amico una certa dose di cojones, Tony ammetterà i vari fallimenti personali collezionati per colpa della sua dipendenza dalla bottiglia, lasciando il mantello metallico a Rhodey. Questa storia in due parti, potremmo definirla i primi segnali di stile del personaggio, una "road to be War Machine" che preparerà James Rhodes non solo al mondo degli eroi, ma anche ad una proprietà identità e personalità.
Testi: Len Kaminski
Disegni: Kevin Hopgood, Berry Kitson & Tom Morgan
Pubblicazione Americana: Iron Man #280-291 (Vol. 1, 1992-1993)
Pubblicazione Italiana: Silver Surfer #53 (Edizione Play Press); Iron Man #1-3 (Marvel Italia)
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare: è su questa "filosofia" che, un Tony Stark in cattiva salute e ferito mortalmente da una sua ex, per difendersi progetta un modello decisamente atipico, considerati i suoi gusti e standard in fatto di progettazione dell'armatura di Iron Man. Equipaggiata con una compilation di arma letali e colorata con tonalità scure e minacciose, la War Machine Armor fa ufficialmente il suo debutto su questa saga in dodici parti semplicemente conosciuta come War Machine; la storia non è solo importante per l'introduzione di questo outfit più aggressivo, ma sopratutto per la maturazione del personaggio di James Rhodes, che qui fa il salto di qualità tanto atteso. Costretto a prendere le chiavi della Stark Enterprises a causa della prematura morte del suo principale (avvenuta nelle prime battute della storia), Rhodey si vedrà impegnato nel portare avanti un grande impero industriale e il retaggio di un eroe proprio nel momento di maggior difficoltà, quando uno squadrone di criminali farà comunella per distruggere tutto ciò che rappresentano Iron Man e Tony Stark. Ancora una volta, James sarà costretto a mostrare il suo coraggio e la sua determinazione...con un piccolo aiuto di piombo in più, consacrandosi ufficialmente come War Machine.
Le Mani Del Mandarino
Testi: Scott Benson, Len Kaminski, Dan Abnett & Andy Lanning
Disegni: Gabriel Gecko, Tom Morgan, Dave Taylor, Geoff Senior, Patrick Rolo,
Lawrence Brown, Rob Haynes, Brian Williamson, Fred Haynes & John Czop
Lawrence Brown, Rob Haynes, Brian Williamson, Fred Haynes & John Czop
Pubblicazione Americana: War Machine #8-10; Iron Man #310-312;
Force Works #6-7; Marvel Comics Presents #169-172 (Vol. 1, 1994-1995)
Force Works #6-7; Marvel Comics Presents #169-172 (Vol. 1, 1994-1995)
Pubblicazione Italiana: Iron Man & I Vendicatori #3-5 (Marvel Italia)
Crossover in otto parti pubblicato a puntate sulle testate War Machine, Iron Man e Force Works (squadra fondata dalle ceneri dei Vendicatori della Costa Ovest e capitanata da Iron Man), più quattro tie-in di approfondimento pubblicati su Marvel Comics Presents, incentrati sui vari protagonisti e antagonisti de Le Mani Del Mandarino. Dopo aver aiutato un esercito ribelle a rovesciare uno spietato governo dittatoriale nella regione di Imaya, James "War Machine" Rhodes causa per sbaglio un incidente internazionale per colpa del suo intervento, sollevando polemiche, polveroni politici e dando una scusa al Mandarino per attaccare Iron Man e soci, avvalendosi pure di una certa immunità politica. Il crossover sarà incentrato sulla risoluzione di questo macello politico, dove le aspre e violente schermaglie contro il Mandarino, saranno alternate dai confronti (verbali o meno) tra Tony Stark e Rhodey, la cui amicizia è andata a farsi benedire sul finale della precedente storia consigliata. Se dovessimo, inoltre, individuare un certo insegnamento morale, questi coinciderebbe sicuramente con il celebre motto dell'Uomo Ragno: da un grande potere, derivano grandi responsabilità; armature del genere sono sicuramente una grande risorsa per la lotta contro il male...ma quando vengono usate per portare a termine scopi personali, quali sono le conseguenze? Solo il fatto di possedere mezzi con cui si esercita un grande potere, può portare (spesso e volentieri) un uomo ad abusarne, portando spiacevoli conseguenze.
U.S. War Machine
Testi: Chuck Austen
Disegni: Chuck Austen
Pubblicazione Americana: U.S. War Machine #1-12 (Vol. 1, 2001-2002)
Pubblicazione Italiana: Inedito
Come avevamo detto nell'Episodio 2 su Nick Fury, in questa rubrica si è abbastanza restii a consigliare storie fuori dalla continuità ufficiale, perché (per l'appunto) non sono ufficiali; eppure, molte di loro, vengono raccontante così bene e rappresentano il personaggio in una maniera così accattivante, che è impossibile resistergli: U.S. War Machine è una di queste. Pubblicata per l'etichetta iperviolenta MAX indirizzata ai lettori adulti, quello a cui assistiamo è un vero e proprio alternative take (come lo direbbero i musicisti) di James Rhodes, dove quest'ultimo entra in rotta di collisione contro Tony Stark, dopo una missione che ha visto gli alter-ego corazzati di entrambi spodestare il Dottor Destino con metodi letali e aggressivi; disgustato dalla piega che il mondo sta prendendo per colpa dell'inebriante potere delle armature, Stark decide di ritirarsi dalla costruzione di armi con effetto immediato...ma Rhodes decide di tenersi l'armatura, scatenando le ire di Tony e uccidendo in una missione alcuni agenti dell'AIM. Per ripicca, l'organizzazione delle Avanzate Idee Meccaniche cercherà di vendicarsi di War Machine, scaraventandolo in una spirale di eventi più grande di lui. Cosa succede quando la tecnologia arriva ad un punto tale, da creare armi come queste armature? Questa versione alternativa del corazzato alias di Rhodey mira al realismo e a scaraventare il personaggio in un contesto più vicino alla nostra realtà.
Testi: Christos N. Cage
Disegni: Sean Chen
Pubblicazione Americana: Iron Man #33-35 (Vol. 4, 2008-2009)
Pubblicazione Italiana: Iron Man & I Vendicatori #13-15 (Panini Comics)
Tie-in collegato a Secret Invasion, crossover del 2008 che ha visto la Terra (e, in particolare, la comunità supereroistica) bersagliata dall'invasione aliena ad opera dei mutaforma Skrull non arrivata dallo spazio, ma partita dentro le fila degli eroi Marvel; grazie a degli studi scientifici che hanno permesso agli Skrull di prendere le sembianze umane senza farsi scoprire dagli eroi, la razza aliena ha potuto (negli anni) sostituirsi ad alcuni celebri eroi, carpire segreti, guadagnarsi la fiducia altrui e tradirli al momento giusto per facilitare la conquista del pianeta azzurro. In questo tie-in, War Machine prende temporaneamente le redini della testata Iron Man e lo vediamo aiutare il supergruppo russo Guardia D'Inverno a respingere un'imponente battaglione di Skrulls atterrati sul suolo della Russia; è un momento difficile per James Rhodes, dato che Rhodey (episodi addietro) ha da poco subito delle mortali ferite che l'hanno quasi ucciso, e che hanno costretto l'amico Tony a salvargli la vita utilizzando delle protesi meccaniche. Nonostante la menomazione, James offre comunque il suo aiuto ai più bisognosi, sapendo che la sua formazione militare e la maestria con cui domina l'armatura estremamente letale di War Machine possano fare la differenza; con Arma Dello S.H.I.E.L.D., si prende il personaggio e lo si fa ritornare alle origini, a quel periodo sbarazzino dove l'unico obiettivo di James Rhodes è quello di portare a termine il compito affidatogli, fregandosene di quale mezzo avrebbe adottato per ottenerlo...proprio come un vero soldato.
E queste, cari lettori di L&H, sono le letture che vi consigliamo se War Machine vi ha colpito al cinema. Quali di queste vi interessano di più? Ce ne è qualcuna che avete già letto tra quelle citate? Siete d'accordo con la nostra lista? Non abbiate paura di commentare e fatecelo sapere!
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