Lacrimoni, tanti
lacrimoni. Oggi ho letto l'ultimo capitolo, presumo, di Batman and
Two-face, testata che ha temporaneamente sostituito la classica
Batman and Robin, con la prematura scomparsa di Damian, che a quanto
pare rivedremo molto presto. Volevo dedicare qualche riga all'epilogo di questa miniserie per commemorare un amico/nemico caduto. Tomasi ai testi, Hurwitz alle matite ci
raccontano questa minisaga in maniera eccellente; poco si poteva
dedurre se non che fosse un po' l'alfa di Harvey Dent, con le sue
origine e la sua trasformazione in villain anche se buono davvero non
lo è stato mai. Ma cosa molto più scioccante è che questo racconto
rappresenta anche l'omega dell'ex procuratore. Anche nelle ultime
pagine non si coglie appieno ciò che sta succedendo, al solito
lancio della moneta tutti si aspettano il banale finale buonista e
invece ci si ritrova davanti alla morte(?) di uno dei più temibili
villain fumettistici. “Oggi sento che è un giorno fortunato”
sono le ultime parole del caro Harvey, ma la moneta si ferma dalla
faccia sbagliata. Schizzi di sangue, nero.
Due facce in questa
testata ha raggiunto una profondità psicologica non indifferente, il
personaggio non è più bianco e nero come è sempre stato ma si
scopre la sua vera lotta interiore. Si scopre che anche per DueFacce
il mondo non è solo bianco o nero ma con tutte le sfumature grige.
Consiglio vivamente la lettura di questa miniserie se non l'avete
ancora letta, rivelazioni sconcertanti faranno capolino per tutta la
durata della serie fino agli ultimi colpi di scena di cui uno vi ho
già messo a conoscenza ma è l'altro che colpisce e determina la
profondità psicologica abissale che gli autori hanno voluto scavare
per questo personaggio.
Bene, male, etica,
morale, vendetta. Sono solo alcune delle tematiche in cui verrete
trasportati condotti mano per mano da un genio della matita come
Hurwitz che riesce a passare da scene di combattimento impossibili a
quelle di pathos e dolore. Tutto ciò per ricordarci che tutti in
fondo sono umani, anche i nostri demoni. Perché i demoni li creiamo
noi stessi.
Da quando c'è
Snyder, il nostro cavaliere oscuro e tutta la sua combriccola, nemici
compresi, non è più infallibile, non è più una lotta tra bianco e
nero bensì una strada lastricata di dolore. Dalla morte del figlio a
questa tragica perdita, perché anche la morte di un nemico può
segnare la propria vita, soprattutto se questo nemico ti ha sempre
voluto sfidare ma non ti ha mai veramente voluto uccidere.
Complimenti alla DC comics per le storie piene di emozioni che ci sta
regalando sulle testate dell'uomo pipistrello, sperando vivamente che
il maxi evente di Morrison non ribalti la situazione e renda
vulnerabile il gran lavoro di ricostruzione che sta toccando a Snyder
dopo la confusione(minimizzando) che lo stesso Morrison aveva creato
prima con Crisi Finale, poi con Batman RIP. Spero che Multiversity
non crei danni ad un universo ormai delineato e di grande qualità.
Non ci scorderemo di
te Harvey Dent, onore ai nemici caduti, e magari ti rincontreremo
sulle pagine del crociato incappucciato tra qualche anno.
Ciao Harvey.
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