martedì 26 novembre 2013

DIETROLOGIA, il libro di FABRI FIBRA



Questo libro non è un’autobiografia, grazie al cielo, ormai pure io potrei scriverla. Questo libro è un manifesto politico senza far parte di alcun movimento. Fibra generalizza, forse un po' troppo ma rende l’idea del paese in cui ci troviamo, ovvero il disfacimento completo. In questo libro si ripercorrono tutti i grandi “topos letterari” di Fibra, per chi li conosce, per chi li capisce. Non dice nulla di più di quello che dice nelle proprie canzoni e non è di certo poco. Siamo di fronte a tutto quello che il rapper ci racconta nei suoi album dall’ultimo disco di platino  “guerra e pace” a quello di rap in guerra.
Fabrizio ci mette di fronte ai nostri difetti, dalla straordinaria capacità a delinquere del popolo del bel paese fino all’incapacità di adattarsi alle novità. L’ignoranza musicale, l’incapacità di parlarne ma anche l’incapacità di capirla a causa dell’ignoranza dilagante soprattutto tra i più giovani.
Anch’io come l’autore del libro non capisco il motivo di acquistare una cosa palesemente tarocca, borse e occhiali in primis ma sopra a tutto non comprare la maglietta o qualsiasi gadget ad un concerto che provenga dallo stand del merchandising ufficiale e non fuori dal palazzetto. Tra l’altro quello fuori è sempre di una qualità decisamente inferiore. Se vi piace sto cazzo di cantante dategli sti cazzo di soldi per farlo andare avanti altrimenti poi ve la scordate la musica che vi piace. Ma passiamo oltre perché sulla questione pecuniaria è complicato e ci tornerò tra poco.
Una delle cose che più mi ha colpito è la lineare e semplice descrizione del panorama musicale odierno, soprattutto quello rap, chiarendo ogni aspetto ancora oscuro ai non addetti ai lavori.
Ora passiamo ad analizzare i punti deboli del libro ma anche del ragionamento, del filo logico che segue l’MC cominciando dalla questione album musicale. L'album costa 20 euro. Purtroppo i soldi non girano nelle mani di 20enni universitari, almeno non nelle mie, e vedersi al cinema un film costa sui 9 euro e un disco ne costa 20, non 15, 20. Cosa saranno mai 5 euro? Sti cazzi. La musica gratis permette di allargare a dismisura i propri orizzonti. Come l'avvento della stampa nel cinquecento. Se dici che i soldi affermano il proprio successo e la solidità del proprio lavoro entri a far parte non proprio di un circolo virtuoso. Cinepanettoni e Emma Marrone sono questo pure loro in fondo. È una contraddizione bella e buona. il corollario che i soldi definiscono il valore del tuo lavoro lascia un po' il tempo che trova: facciamo un esempio cinematografico. Se “una notte da leoni” incassa più de “la grande bellezza” ciò non significa che questo sia un film di più basso livello a priori. Il valore commerciale di una produzione artistica non ne qualifica in alcun modo la valenza contenutistica e le capacità del suo autore. Ci sono un sacco di pittori novecenteschi che facevano la fame ed ora i loro dipinti valgono più dello stato italiano. Fibra si è trovato a combattere con il demone di ogni artista ovvero la pirateria ormai assodata della rete che porta via incassi a tutto andare. Provate a vendere i dischi a 10 euro, dimezzate le vostre vendite? No. Anche in un momento di crisi un disco a 10 euro lo si prende se invece si comincia a parlare di 20 uno ci pensa. Parli di crisi e dei produttori di basi che non abbassano i prezzi ma i prezzi non li abbassate pure voi. E se ci avete già pensato, ma la major si rifiuta, non venite a fare le vittime del sistema emule che non vi compra più un cazzo nessuno. Abbassare i prezzi vorrebbe dire decurtare stipendi ai grandi manager e non sia mai. Però non si diceva che non si poteva pensare di guadagnare lo stesso in un momento di crisi?

Cover dell'ultimo album "Guerra e Pace" di Fabri Fibra

Passando oltre, una buona parte dei fan di Fibra sono gli stessi 15enni che si atteggiano da leoni dietro la tastiera e bloccati nella loro gabbia d’oro dei loro genitori. Sono gli stessi che non capiscono le rime ma fa figo ascoltare Fibra che dice un sacco di parolacce ma che alle parole “ringrazio Roberto, a nome di tutti penso” non sanno di che cosa si stia parlando. E per fortuna che molti di questi un libro non sa neanche cosa sia altrimenti si sarebbe perso la possibilità di un altro disco di platino. Il problema di questi ragazzini è che nessuno gli ha spiegato come funziona internet e la differenza tra pubblico e privato e non la capiscono da soli, saturati come sono dalle riviste e i blog di gossip.
Che piaccia o meno bisogna prendere atto che Fibra sia uno delle figure più importanti della musica italiana, in questo libro oltre alle sue idee, ci mette davanti alla fatiscenza della situazione delle giovani generazioni italiane e inoltre “lui fa il figo, lui parla, lui ci mette la faccia”: che non è poco.


Ps vi linko l’intervista nella trasmissione “il Testimone” di PIF su MTV
http://ondemand.mtv.it/serie-tv/il-testimone/s05/il-testimone-s05e04-fabri-fibra-pif

giovedì 14 novembre 2013

ASSASSIN'S CREED 4 BLACK FLAG



FINALMENTE, FINALMENTE, FINALMENTE. Aspettavo un AC del genere dal secondo capitolo della serie, un personaggio coi controcazzi, caratterizzato bene ed oltre a lui anche i personaggi secondari hanno un bel profilo psicologico che non lascia un sapore di vaghezza come era successo nel terzo capitolo(tranne che con Haytham).
Sul fronte del gioco vero e proprio c’è stata innovazione e l’introduzione di una decisamente più ampia gamma di varianti per quello che riguarda le missioni secondarie e i collezionabili: per le prime parliamo dei classici contratti da assassino, caccia ai templari, relitti sommersi, rovine maya da esplorare, missioni navali e caccia. Per i collezionabili sono sicuramente due quelli più interessanti ovvero la raccolta delle chiavi templari e quella delle steli maya.
Il gameplay è stato reso più snello e i comandi semplificati per quanto riguarda la scelta delle armi. Ambientazione top, vi sembrerà davvero di camminare tra le palme e le foreste caraibiche, ma sulla veridicità delle ambientazioni i canadesi di Montreal non ci hanno mai deluso(tranne per aver semplificato forse un po’ troppo la mappa di Costantinopoli). Non sono presenti bug troppo evidenti, quindi scordatevi i cavalli volanti che si erano visti nella frontiera americana.
La difficoltà è leggermente aumentata grazie anche al fatto che non si ha più una vita infinita e pozioni magiche e che le missioni navali(che sono parte integranti del gioco) non ti permettono di proseguire se non si potenzia la Jackdaw(il brigantino a palo di Edward, nave utilizzata dai pirati che si differenziava dal brigantino classico per la presenza di un ulteriore albero) trovandosi a fronteggiare navi enormi con 3 cannoncini e lo scafo di una bagnarola. Dopo il sistema caotico e dispersivo di fabbricazione e commercio si è passati ad un sistema più immediato e ricettivo che permette al giocatore di potenziare le proprie capacità ma che per poterlo fare debba sistematicamente cacciare e abbordare navi per potenziare la propria.
La colonna sonora e il doppiaggio sono sempre di alta qualità anche se la voce di Edward non mi ha mai convinto fino in fondo.
Il multiplayer non l'ho ancora giocato e non so se lo farò data la mia avversione nei confronti del MP.
Per chi parla di non traduzione per quanto riguarda dialoghi tra le persone al di fuori dei protagonisti e del contenuto dei dati dei pc violati parla senza cognizione di causa dato che come sempre gli sviluppatori tendono a lasciare le tracce originali per rendere il più verosimile possibile l’ambientazione e il resto(anche nel 2 se aveste giocato alla versione inglese vi sareste accorti che tutti i passanti parlano italiano, ma anche i turchi a Istanbul si rivolgono ad Ezio con l’appellativo di efendi, ovvero “saggio”).


La trama in questo capitolo comincia un lento processo di chiarificazione finalmente, dopo 5 capitoli che aggrovigliavano sempre più la matassa. Queste delucidazioni avvengono però se il gioco lo si completa sul serio ovvero: si raccolgono tutti i misteriosi post-it lasciati in giro per gli studi Abstergo e cracckandone i computer. Senza spoilerarvi nulla vi assicuro che molte domande che sono rimaste insolute fino ad ora troveranno risposta anche se molte altre faranno capolino definendo ancora una volta la trama di AC come una delle più intricate dell'ambiente videoludico e non solo.
Il finale lascia comunque l'amaro in bocca anche se poco prima dei titoli di coda(35 minuti, quest'anno Ubi si è superata) c'è una scena da lacrimucce.
Oltretutto quest'anno mi è propria venuta voglia di comprare il DLC grido di libertà data la presenza di un personaggio non indifferente e non banale come Adewale(quartiermastro di Kenway) che tratterà indubbiamente del tema della schiavitù. Ubisoft ha avuto la brillante idea di abbassare il prezzo di 10 euro e di fare un dlc con un senso rispetto a quello dello scorso anno. Anche se questa frase lascia un po' il tempo che trova dato che anche il pacchetto dell'anno scorso, come i fan sfegatati come me sapranno benissimo, chariva alcuni lati ancora oscuri della divinazione dei CVP ma vi rimando al blog "la verità dell'animus" se volete approfondire.
Attendendo l'anno prossimo per un nuovo capitolo tra lame celate e cappucci
Alla prossima!

In sintesi rispetto al capitolo precedente:
-personaggio più approfondito
-meno bug
-missioni più varie
-colonna sonora più inserita nel contesto
-sistema economico semplificato
-comandi nave e selezione armi migliorati
-ambientazione migliore e più dettagliata
-aree da esplorare molto ampie
-collezionabili quasi infiniti


VOTO 9 su 10
perché non 10? Perché è una serie ben lungi dal finire e non so se sia un pregio o un difetto.

mercoledì 13 novembre 2013

NOVEMBRE 2013

Eccoci con l'appuntamento mensile della checklist; per tutti gli appassionati di fumetti, games e cinema!



COMICS/MANGA:
Dc comics, Gohen, Vertigo http://www.rwedizioni.it/uscite-del-mese/

CINEMA:
14 novembre La venere in pelliccia di Roman Polanski
21 novembre Thor the Dark world
28 novembre Hunger Games 2: la ragazza di fuoco, La mafia uccide solo d'estate(PIF), Don Jon(Joseph Gordon Lewitt)

VIDEOGAMES:
5 novembre COD ghosts
8 novembre Professor Layton e l'eredità degli Aslant, Castlevania Lord of Shadow HD Collection, Assassin's Creed Heritage Collection
13 novembre primo episodio del DLC di Bioshock Infinite
21 novembre Assassin's creed 4(pc)



EVENTI: 16/17 festa games a Bologna

LUCCA COMICS 2013

Ho partecipato al Lucca Comics quest'anno. A parte la poca versatilità con cui si potevano visitare gli stand a causa di una folla interminabile la fiera è davvero una figata anche per chi di fumetti e games gliene frega meno di zero. Il clima ricorda un po' quello del carnevale, tutti felicissimi e molti in costume(anche chi sarebbe meglio non lo facesse) ma senza un pizzico di alcol in corpo, solo ramen e gelato, nonostante il clima. Lucca è un po' il paese dei balocchi dove tutti riescono a tornar bambini per un paio di giorni e i tanti ospiti come Pif(<3), che presentava il suo primo film, e il leggendario Alan Moore(V per Vendetta, la Lega degli straordinari gentleman) facevano da cornice a questa grande festa del fumetto(terza al mondo per grandezza) che quest'anno ha raggiunto i 200.000 partecipanti.
Vi allego infine una breve lettera sulle impressioni di un lucchese a proposito dell'evento che riassume un po' le mie per quanto riguarda più che l'evento, le persone che vi hanno partecipato.