venerdì 27 febbraio 2015

MOVIESTORMING - terzo appuntamento

Ciao a tutti cari telespettatori!

Se non sapete come passare la serata perchè la ragazza vi ha tradito con il vostro migliore amico, o se semplicemente non avete nè la ragazza nè un amico, vi propongo due valide alternative.

CAST AWAY

Regista: Robert Zemeckis
Penso conosciate tutti il film. Zemeckis come sempre è formidabile, anche stavolta realizza un'opera di magistrale fattura, film meraviglioso, che senza dubbio è tra i miei preferiti.
C'è davvero tutto. Molta azione (pensiamo anche solo al disastro aereo!), umorismo, sentimenti. Il film sembra quasi un elogio alla vita, a trascorrere ogni giorno vivendo l'attimo, non lasciandosi guidare dalla fretta.


LA FIAMMA DEL PECCATO
Regista: Billy Wilder
Walter Neff è un agente assicurativo, che si trova al centro di un elaborato piano per eliminare il marito dell'affascinante Phyllis Dietrichson. La trama è tutta qui. Accennare altro significherebbe svelare l'intera vicenda. Non manca ovviamente il silenzioso ma geniale detective.
Capolavoro indiscusso del genere noir, che sinceramente ho apprezzato molto di più rispetto a "Viale del tramonto" (altro noir considerato superiore, ma a mio parere a tratti molto noioso). La voce narrante del protagonista ci accompagna per tutto il corso del film, come lo stile suggerisce. Walter esprime idee, deduzioni, preoccupazioni e riflessioni che immergono gli spettatori all'interno della sua psiche e li stimolano a pensare insieme a lui.
Davvero molto piacevole, per chi vuole muovere i primi passi verso il genere.


mercoledì 25 febbraio 2015

Le STORIE PERDUTE di ALAN MOORE




Questo è l'antipasto del mega articolo monografico dedicato all'autore che ha rivoluzionato e che continua a rivoluzionare il mondo fumettistico: Alan Moore. Ne avevo parlato quasi un anno fa quando mi trovavo ancora agli esordi di questo blog. Ora che L&H ha compiuto il suo primo anno di età credo di poter approfondire notevolmente il discorso. Di tutti i progetti futuri come Jerusalem, il nuovo libro di Moore, e Electricomics parlerò più approfonditamente nel prossimo appuntamento, data ancora da definirsi, dati i miei vari impegni di natura sempre più varia di cui spero prima o poi di potervi portare a conoscenza.
Dicevamo, il buon vecchio Alan ormai è in giro da circa quarant'anni, anno più anno meno, e non ha scritto quel paio di fumetti che più o meno tutti conoscono grazie anche alle trasposizioni cinematografiche; l'autore britannico è stato autore di parecchie graphic novel o miniserie che ai più saranno sfuggiti. Per questo ho deciso di buttarvene lì un paio, due consigli veloci veloci!

La Ballata di Halo Jones




Questa miniserie venne pubblicata originariamente sulla rivista 2000 AD come molti lavori di Moore. La storia narra di un futuro possibile, ora come ora fantascientifico, in cui la povertà si è accentuata e al contrario dei rosei pronostici che ci propinano tutti i giorni le differenze culturali e sociali sono aumentate anziché diminuire.
Ciò che ovviamente convince di più in questo fumetto è che il punto di vista è quello di una ragazza in balia degli eventi, e sicuramente non dei più sereni; l'uccisione di una cara amica, la fuga da quello che per lei era una casa sono solo due delle montagne russe emotive che Halo dovrà affrontare. Adolescente all'inizio della minisaga crescerà e maturerà. La ballata è proprio questo: un romanzo grafico formativo. Tutto questo può apparire profondamente noioso, in realtà ci si affeziona al personaggio che da ragazzina si trasformerà prima in donna e poi in soldato. Ovviamente contro la sua volontà, l'unico modo per sopravvivere sarà appunto quello di affrontare una guerra cosmica sanguinaria a livelli inimmaginabili. Non si tratta della storia di un'eroina ma di una persona qualunque, ma soprattutto di una donna qualunque che per sopravvivere ad un universo che a stento la tiene in vita dovrà forgiare il proprio destino mantenendo un'integrità morale che poche persone si potrebbero permettere. Tutto questo affrontando i drammi della vita quotidiana come quelli della vita in guerra, dal rapporto con i commilitoni, tutte rigorosamente femmine, perché sono di più e sono più disperate, al dramma dell'uccisione di un bambino soldato per difendersi. Entrata nell'opinione comune come uno dei manifesti femministi raccontati dalla nona arte. Consigliato vivamente a tutti coloro, non solo ragazze, che cercano fermezza di spirito e determinazione.

Lost Girls



Lost Girls è un fumetto molto particolare, vi darò quindi la definizione di Moore stesso. È pornografia letteraria. Esattamente, avete capito bene. Insieme alla sua compagna Melinda alle illustrazioni, Moore ci porta a conoscere tre donzelle, di diversa età ed estrazione sociale, che si incontrano in un Hotel austriaco nei mesi precedenti la prima guerra mondiale. Come si scoprirà le protagoniste non sono altro che Wendy, di Peter Pan, Alice, quella del paese delle meraviglie, e Dorothy, del mago di Oz. Le storie di queste tre eroine di romanzi infantili sono stravolte e le loro esperienze ricondotte alle loro prime esperienze sessuali. Tutto ciò sembrerebbe assurdo e scandaloso ma se state leggendo Moore per voi non dovrebbe essere un problema… in fondo cosa vi aspettavate?

Questa miniserie si rivela un inno saffico dove le uniche donne sono quelle che infine riescono a trovare e a tendere le loro pulsioni in modo corretto, alcune vanno aiutata certo ma non hanno in realtà bisogno dell’uomo. Quest’ultimo invece si impantana nell’odio, repelle la pulsione sessuale verso la guerra. Non a caso la narrazione è ambientata poco prima della prima enorme catastrofe umana. Alan Moore tenderà a precisare nel documentario “the mindscape of Alan Moore”, che potete trovare gratuitamente su Youtube, che non era sicuramente colpa dei 18enni che venivano mandati al macello in guerra ma di quattro uomini spelacchiati che non scopavano da anni.

venerdì 20 febbraio 2015

LO HOBBIT: perchè ha fallito?



Con "La battaglia delle cinque armate" termina un'altra avventura cinematografica dello straordinario mondo di Tolkien; chissà cosa ci aspetta in futuro? Magari verranno estrapolate storie dal Silmarillion, oppure sviluppate trame non canoniche. Voi cosa vi aspettate? In ogni caso bisogna aspettare e sperare in una nuova partnership perchè per ora  i diritti li possiede il figlio, che non ne vuole sapere di assecondare new line cinema. o meglio di accordare ad essa i diritti.
Ma bando alle divagazioni, siamo qui per capire perchè Lo Hobbit non ha avuto un tale successo come Il Signore degli Anelli( d'ora in poi ISDA): poniamo come ipotesi questa affermazione e cerchiamo di sviscerare le due trilogie per evidenziarne differenze e/o similitudini.

1)Innanzitutto la scelta narrativa della sceneggiatura è la stessa, ossia caratterizzata da una sempre più velocità di svolgimento man mano che si avanza di film: nella prima pellicola la durata temporale è lunga, mentre nell'ultima è abbastanza breve, quindi si ha un passaggio da lungo  a medio a breve periodo.

2) Vi è una meta predefinita, l'ignoto sta nel viaggio, e c'è una compagnia nel fulcro della vicenda;  prima puntualizzazione- c'è una differenza enorme nella caratterizzazione dei personaggi: se chi ha visto ISDA riesce velocemente ad associare un personaggio, anche secondario,  con il suo nome e le sue particolarità,  non è tanto facile nello Hobbit, anche se ovviamente ci sono personaggi caratterizzati, come Smaug e Thranduil, ma non tutti  sono stati sviluppati allo stesso modo( sfido chiunque a dirmi per esempio i nomi dei tredici nani con una loro peculiare caratteristica- se avete letto il libro potrebbe essere più facile, ma non vale); questa è stata una delle più grandi carenze della sceneggiatura dello Hobbit, non rendere ugualmente prominenti tutti i membri della compagnia. Anche non sviluppare a personaggi secondari  come Gandalf e Legolas,  dando per scontato che " erano già stati più che descritti in ISDA", è stata una corbelleria ,e infatti abbiamo mere comparse, uno stregone inutile e un elfo sotto tono rispetto agli albori della compagnia dell'anello. Avrei accettato anche la presenza di Tauriel, che scenicamente non mi è dispiaciuta, ma anche lei non viene ulteriormente sviluppata nella trama, e infatti alla fine scompare, come se non ci fosse mai stata.

3)  costumi vs CGI( Computer Generated Imagery), ovvero effetti meccanici e ottici vs effetti visivi.
Questa è una differenza sostanzialmente grafica, o meglio a livello di effetti speciali: mentre in ISDA prevalentemente si sono usati doppi set per creare le differenze di altezza ( effetti ottici) e costumi veri per i personaggi ( anche gli orchi erano comparse), in Lo Hobbit  si ricorre solo al CGI (effetto visivo), così a caso; Jackson dopo King Kong si è innamorato di questa tecnologia e l'ha implementata nella sua ultima trilogia, eliminando così sia i costumi, sia le comparse, infatti esempio banale, nell'ultimo film si nota che l'esercito degli elfi è formato dalle stesse due-tre persone ripetute.

vediamo se notate!

4) Confrontando i capitoli  conclusivi di entrambe le trilogie, in entrambi non ci si focalizza più sul tema del viaggio, ma su un tema bellico, battagliero carico di pathos; tuttavia, mentre nel Ritorno del Re c'è anche un conflitto di fede, speranza e amore, nella battaglia delle cinque armate si ha solamente una mera battaglia: non nego la presenza di scene intense e sofferenti, ma rimangono secondarie rispetto allo scontro.

5)I due plot narrativi, anche se tematicamente simili, sono estremamente diversi sia per complessità di sviluppo sia per velocità narrativa: ciò è dovuto alla derivazione da opere letterarie di differente calibro, omonime delle trilogie; mentre nel Signore degli Anelli si traspongono 1300 pagine in tre film ,nello Hobbit il carico è molto minore, circa 400 pagine; quindi in ugual lunghezza è chiaro che Lo Hobbit sia più lento, ma anche più somigliante all'opera iniziale. E le due trasposizioni ricalcano perfettamente il pubblico a cui sono rivolti i due libri: in ISDA il pubblico iniziale è colto, ma man mano si estende agli appassionati di fantasy di tutto il mondo; lo Hobbit , anche se pubblicato 20 anni prima, non ebbe molto successo, sia per il linguaggio, sia per le tematiche rivolte più a un pubblico giovane; dopo il successo di ISDA, anche lo Hobbit comincia a venire apprezzato come proscenio al mondo di Arda.

6)I personaggi: cioè voglio dire, da una parte abbiamo personaggi ognuno impressionante e fico in modo proprio, inoltre c'è Boromir, solo per lui vale la pena di rivedere il film più e più volte; Gandalf il bianco è l'eccellenza della speranza in un mondo perduto, uno stregone che tutti noi vorremmo in aiuto; c'è un male puro, pienamente corrotto e che corrompe gli animi attraverso un oggetto come l'anello, infatti la trilogia di ISDA verte interamente introno al suo potere che distorce gli animi.
 Nello Hobbit abbiamo un Gandalf inutile, e sperduto in sè stesso, dei nani sì divertenti, ma poco efficaci; abbiamo un male non puro, ma dovuto prima all'avarizia( Smaug) e poi all'ira e alla vendetta(Azog il profanatore), quindi nemici più umani, più comprensibili, battibili. Difatti mentre in ISDA i protagonisti prevedono già un non ritorno dalla loro sfida contro un Sauron immortale, un ostacolo quasi insormontabile, dall'altra parte nello Hobbit i nemici hanno le proprie debolezze umane, e ,per quanto forti, sono facilmente raggirati e distrutti.

Cioè, volete davvero confrontarmi questi...

... con questi?

In conclusione, anche se praticamente ho elencato solo note a sfavore dello Hobbit, devo ricordare che sono in confronto a ISDA, pertanto è una delusione rispetto all'altra trilogia: in sè i film sono abbastanza discreti (7- 7,5/10), non sono cattivi nè eccellenti, rappresentano qualitativamente i contenuti dell'opera di Tolkien, aggiungendo sprazzi del Silmarillion( quindi si può affermare che sia anche una sorta di cross-over), ma peccando di prestazioni efficienti, al contrario di ISDA che rimane uno dei kolossal-capolavori del cinema odierno.



martedì 17 febbraio 2015

BIRDMAN, o l'imprevedibile virtù dell'ignoranza


Ieri ho visto finalmente l’ultima pellicola di Inarritu. Candidato a 9 premi oscar Birdman si preannunciava già un film anomalo ma il regista ispanico non ha mai girato film di facile lettura né a livello di significato né a livello di tecnica, dal montaggio alla fotografia. Anche in Birdman non si smentisce, il film è girato tutto in piano sequenza, ovvero come se non ci fossero tagli o cambi di telecamere a parte per due scelte registiche. Perché? Perché questo è un film che basa tutta la sua trama sull’ego di Riggan Thompson, interpretato da Keaton, attore al tramonto della sua carriera che dopo l’ennesimo film fumettone viene dimenticato dal pubblico e si rifugia nel teatro investendo tutti i suoi ultimi risparmi nello spettacolo che decreterà la sua definitiva fine o la sua rinascita. La trama non riserva grandi sorprese ma è un film dove l’attenzione ai dettagli, che in questo caso sono i fitti dialoghi, paga. Mi aspettavo molta più follia, esagerazione, in realtà non abbiamo a che fare con un pazzo come si poteva evincere dal trailer, ma con un uomo a pezzi. La differenza è abissale. Le allucinazioni sono frutto della depressione, del nervosismo, nella consapevolezza della propria decadenza.


Il film risulta una perfetta commistione tra Amores Perros e Babel, i due film precedenti di Inarritu. Un perfetto mix tra crudezza di linguaggio e finezza registica. Ma il lessico crudo, che non vuol dire volgare, non cade mai nella scontatezza e le battute sono imprevedibili anche se lo spettatore attento sa già dove il film vuole andare a parare. Ma solo nella trama! Perché la sceneggiatura in realtà non risparmia nessuno. Tutti quelli che credono di aver compreso che la critica del film si muove in  un certo senso si sbagliano; e alla grande! Nella sceneggiatura sono presenti tutti i cliché di Hollywood, del cinema ma anche del teatro. Insomma gli sceneggiatori non risparmiano nessuno. Dallo stesso protagonista che stenta ad abbandonare la sua carriera, nonostante i soldi, perché l’attore ricerca la gloria e la fama eterna. Molti quando parlano di attori suicidi o in preda ad una qualsiasi forma di dipendenza si interrogano sul perché uno con tanti soldi possa rovinarsi la vita in quel modo; in realtà i soldi in una vita del genere sono più che secondari, un attore soprattutto di Hollywood ricerca la fama continua, essere una celebrità eterna, tende a voler diventare più che un uomo: una leggenda. E quale tipologia di attore poteva incarnare meglio quest’aspetto? Un attore che ha interpretato un supereroe, ovvero una leggenda contemporanea. Poi c’è l’attore, interpretato da Norton, che vuole a tutti i costi ottenere la massima realtà dalla sua interpretazione, ubriacandosi in scena, acquisendo le caratteristiche del personaggio che deve interpretare, arrivare ad avere una vera erezione in scena durante un finto atto sessuale ma che non riesce a vivere la sua vita reale. “Posso essere realmente chiunque sul palco, ma non sono capace di interpretare me stesso al di fuori di esso” parafrasando una battuta del film.


Oltre agli attori poi ci sono tutti i personaggi che vivono di spettacolo non facendolo attivamente, la critica teatrale del New York Times ne è un esempio. La tipica stronza che ha già deciso di distruggere uno spettacolo ancora prima di vederlo perché convinta che una star di Hollywood non sia in grado di recitare a teatro perché è solo una celebrità che non è la stessa cosa di essere attore. In parte ha ragione, in parte no, come sempre generalizzare è frutto di bieca ignoranza. Ma non vi voglio anticipare nulla della scena in questione perché è dannatamente bella.
Ultimo c’è Galifianakis che fa l’avvocato/agente/produttore del protagonista. Il tipico agente di Hollywood che vuole sfruttare fino al midollo il proprio prodotto umano, si definisce migliore amico ma lo è solo nei momenti in cui viene messo a repentaglio un possibile guadagno. In questo film non fa la tipica parte dell’idiota squilibrato che il cinema gli ha assegnato dopo Hangover e vi dico una cosa: è cazzo bravo.

Emma Stone è la figlia tossica del protagonista
Ma oltre ai soggetti hollywoodiani il film prende di mira il cinema americano in generale, affossato in un continuum di film spazzatura basati interamente sull’azione e le sparatorie. Cinema in grado di intercettare il disinteresse e l’abbassamento culturale generale ma incapace di assurgere a ruolo educativo e didattico. Un cinema totalmente basato sull’intrattenimento nudo e crudo che basa la sua esistenza sul nulla assoluto. Dimostrazione la programmazione cinematografica Marvel e Dc comics  dei prossimi anni basata sull’intrattenimento di tipo basic. L’unico tentativo di incarnare un fumetto contemporaneo è stato quello di Nolan ma è morto con la fine della trilogia. Si è tornati a pensare il cinefumetto come un prodotto capace di inglobare la maggior parte di pubblico possibile. Botte a non finire e stop.

MICHEAL KEATON: un paragrafetto a parte se lo merita il vecchio Micheal. Distrutto nel ruolo di Bruce Wayne dal sottoscritto in questo film credo invece sia perfetto. Interpreta quasi se stesso, con qualche piccolo accorgimento certo, ma in fondo tutti hanno visto Batman dietro Birdman. Keaton, che oltre a qualche filmetto leggero poco ha fatto,  dimostra in questo film tutta la sua bravura con la nomination agli oscar meritatissima. Come prima ho detto il ruolo dell’uomo a pezzi gli riesce benissimo. E punto.


VOTO 9,5/10


giovedì 12 febbraio 2015

ARROW e gli altri telefilm DCcomics


Arrow corre, gli altri rimangono indietro. Parecchio indietro, indietrissimo cazzo. Seguo le serie tv Dc comics, quando ho visto un panorama così stretto estendersi all’infinito ed oltre avevo già fatto i conti col fatto che qualcosa sarebbe potuto andare storto. Il problema è che qui si è fatto un grande, enorme pasticcio.

Arrow tiene botta ed anzi migliora continuamente, fornendo una trama principale ben sviluppata, corposa, con la capacità di introdurre e approfondire la personalità dei personaggi fumettistici più scansati negli ultimi decenni(vedi Nyssa, Atom o lo stesso Green Arrow). La colonna sonora di Neely è sempre sul pezzo. Anche se qualche volta ovviamente si cade nel cliché da teen movie con le varie peripezie amorose del tenebroso Oliver ci sono anche momenti di grande vivacità e analisi interiore. La morte è un tema molto ricorrente e a ben vedere per ora sono morti solo personaggi buoni, gli antagonisti sono bene o male tutti vivi. La terza stagione è sicuramente la più ambiziosa, vedremo se l’introduzione di un big come Ras al Ghul porterà confusione e disgrazie o consacrerà definitivamente questo telefilm all’olimpo. A fine terza stagione riusciremo sicuramente a dire di più.


Dalle altre parti invece cosa abbiamo? Flash per primo; la prima puntata è stata strepitosa con un fottutissimo colpo di scena mega giga enorme sul finale d’episodio ma che poi si sgonfia nei soli tre episodi successivi. Si trasforma in un Smallville 2 la vendetta degli adolescenti brufolosi. Pieno di facce da cazzo e tutto cazzo basato su chi ama chi e chi ama chi morto. Colonna sonora composta da un theme solo e una trama principale che diventa sotto trama e viene sviluppata a passo di lumaca. Avendo visto pochi episodi per ora mi fermo qui. Anche se temo fortemente gli sviluppi.


Ed ora il colpo che mi fa più male di tutti: Gotham. Porca *******. Presentato come innovativo, rivoluzionario e fighissimo si è rivelato in realtà una mezza porcheria. Personaggi per lo più inutili ma in particolar modo insulsi. Tranne un paio di citazioni interessanti che fungono da fan service nudo e crudo la trama è sviluppata a minchia di cane. Tutto quello che ci sta sotto è l’omicidio degli Wayne che però non trova mai una soluzione e se segue il fumetto la troverà a Batman compiuto quindi di acqua sotto i ponti ne deve passare. Gli unici personaggi lontanamente studiati sono Gordon, Bullock, il Pinguino e Alfred. Gli altri sono un ammasso di cliché da fumetto anni ’50 o italiano anni 2000. Da Fish Mooney a Falcone, Maroni e tutti i mafiosi che ci stanno attaccati. Colonna sonora inesistente. Più di metà stagione da buttare nel cesso.


Ultimo ma non ultimo è Constantine, cazzo Hellblazer. Già che non fuma la cosa mi irrita abbastanza molto. Ma poi è un cazzone qualsiasi, non è sicuramente il bastardo che butta in mezzo gli amici e li sacrifica al dio oscuro per salvarsi il culo. Anzi fa tutto per salvarli, salvare tutti. Il personaggio ne risulta totalmente stravolto e incomprensibilmente tra l’altro. Come puoi pensare di fare una serie tv sull’antieroe per eccellenza e farlo diventare un bonaccione del cazzo? Bruciato pure Constantine. 
L’unica cosa accettabile sono gli effetti speciali. Che è tutto dire.


E voi cosa pensate delle nuove serie Dc comics? Vi piacciono o vi fanno accapponare la pelle come al sottoscritto? Commentate, non siate timidi!

MOVIESTORMING - secondo appuntamento

Oggi tocca a due film troppo poco considerati. Generi completamente diversi ma molto interssanti sotto diversi punti di vista.

NOI SIAMO INFINITO
Regista: Stephen Chbosky


Non pensate alla solita commedia cuoricini e tristezza, vi sbagliate di grosso. Noi siamo infinito (The perks of being a wallflower, titolo originale decisamente più appropriato ma meno accattivante) è tratto dal romanzo omonimo scritto dallo stesso regista. Il protagonista principale, Charlie, si trasferisce con i genitori in una nuova città, conosce molte persone e in particolare stringerà un forte rapporto di amicizia con due di loro: i fratelli Sam e Patrick. Devo fermarmi qui con la trama perchè a partire da quell'incontro si svilupperà tutta la vicenda. Ogni personaggio ha una storia alle spalle, segreti, ansie, timori e inquietudini tipiche degli adolescenti. L'analisi psicologica viene però affrontata in ottica decisamente adulta, ogni pezzo del puzzle sarà messo al suo posto e lo spettatore si potrà godere a pieno ogni più piccolo risvolto e piega degli eventi. Assolutamente da vedere!
Ah, e c'è Emma Watson.

IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
Regista: Hayao Miyazaki


Il giovane (forse non così giovane come vorrebbe) mago Howl vaga per il mondo scortato dal suo grottesco castello, che è in grado di muoversi liberamente sulle sue "zampe" grazie alla magia del demone Calcifer. La storia non è per nulla semplice, bisogna stare attenti. So che sembra una frase banale, ma lo stile grafico e l'accompagnamento sonoro sono da pelle d'oca, e più di una volta ho dovuto mandare indietro delle parti perchè mi ero perso a osservare paesaggi, colori ed espressioni dei personaggi. Stiamo parlando di un film realizzato dallo studio Ghibli, garanzia assoluta.
Sophie, la protagonista, riuscirà a curare l'animo martoriato di Howl?  

lunedì 9 febbraio 2015

BIRDMAN, STAR WARS, ZALONE e CAPATONDA




Scandaloso. È l’unica parola che mi viene in mente. Non riesco a pensare ad un’altra più azzeccata. Oggi avevo intenzione di andare a visionare l’ultima fatica di Inarritu: Birdman. Candidato a 9 premi oscar tra cui miglior film e miglior attore(Micheal Keaton) narra la vicenda di un attore hollywoodiano decaduto dopo aver girato un film supereroistico. Niente o poco a che fare con un comic movie, dato che non è ispirato a nessun uomo uccello del passato. Fondamentalmente Keaton interpreta se stesso che dopo aver girato Batman di Burton si è ritrovato a fare film fuffa e ricoprire ruoli minori. Film osannato dalla critica e vincitore già ora di numerosi premi. Le premesse sono tutte ottime a parte il fatto che in Italia le sale che lo proiettano sono pochissime. E non stiamo parlano di un film d’autore scrauso ma di un vero e proprio kolossal con un cast abnorme. Alla fine in Italia i criceti nel cervello hanno preso definitivamente il potere. Dopo lo slittamento dell’uscita del nuovo capitolo di Star Wars a causa della presenza nelle sale del film di Zalone – e il capitolo sette di Guerre Stellari uscirà sostanzialmente in tutto il mondo lo stesso giorno a parte che qui in Italia e nelle Filippine credo – adesso ci dobbiamo pure beccare l’assenza quasi totale di questo film per colpa probabilmente di “Italiano Medio” di Maccio Capatonda che inoltre sta ricevendo recensioni pessime dai critici e dagli stessi spettatori. Quindi oltre al danno anche la beffa.
Ci lamentiamo della crescita economica che non arriva, del governo e di compagnia bella. Ma vedendo soltanto quello che succede al cinema e cosa decidono le case di produzione non è certo una questione politica, qui si tratta di scelte di mercato. Il livello culturale degli italiani è proprio quello dell’italiano medio di Capatonda, visionato per la maggior parte da tutti quelli che in realtà non capiscono che sono il ritratto dipinto, sicuramente non magistralmente, dal creatore dei falsi trailer che anni fa facevano impazzire i ragazzini.
Siamo arrivati quindi al punto che non solo la nostra classe dirigente ci prende per il culo ma siamo diventati lo zimbello della Fox, Paramount ecc. che non pensano sia nemmeno fruttuoso far entrare nelle sale italiane determinati film. Ma cosa ci volete fare, da un paese che non è riuscito nemmeno a supportare Sorrentino agli Academy Awards.
Chiudo con la parola con cui ho iniziato.

Scandaloso.

PROJECT N. - aggiornamento 2


A causa di ritardi di produzione, si ritarda l'uscita del secondo teaser trailer a data di destinarsi. Mi scuso personalmente con tutti quelli che lo aspettavano questa settimana. Ma mi raccomando. STAY TUNED!
Francesco Aetos

lunedì 2 febbraio 2015

The Multiversity: Tutte le 52 Terre dell'Universo DC

Proprio in questi mesi, in America, ruggisce in edicole e fumetterie il maxi-evento del momento: The Multiversity, una miniserie di Grant Morrison sviluppata su più one-shot e avente per ognuno dei numeri un cast di protagonisti diverso, ma comunque essenziale per la corposa ed enorme trama che lo scrittore di All-Star Superman, The Invisibles e altre acclamate opere fumettistiche sta realizzando, armato di un vasto team di disegnatori. La storia è incentrata sul multiverso della DC Comics in cui figurano i 52 universi alternativi dell'universo narrativo di Batman e soci, dove a sua volta, all'interno di essi, esiste una versione del pianeta Terra di quell'universo con una propria versione dei classici personaggi DC che tutti noi conosciamo; questo macroscopico complesso di universi è minacciato, in The Multiversity, da una misteriosa razza demoniaca conosciuta come Gentry, che mira a distruggerne il creato. Puntando tutto sulla meta-narrazione, Morrison chiama a raccolta tutti i più grandi eroi delle 52 Terre DC, mettendoli sulla schiacchiera patinata da lui costruita in difesa del multiverso e in quella che verrà ricordata come "The Battle For All Creation".

In occasione del recente approdo in Italia del primo numero di The Multiversity, uscito in USA nell'Agosto del 2014 ma arrivato in patria tricolore il 24 Gennaio 2015, noi di Law & Heroes abbiamo deciso di portarci avanti e di fare una favore ai nostri lettori, rilasciando per tutti loro una lista descrittiva di tutte le Terre protagonista dell'evento, con annessa una breve descrizione. Le immagini che vederete in questo post le potrete trovare poi in The Multiversity: Giudebook (sesto capitolo dell'evento), ma alla sua versione tradotta e adattata in Italiano servirà tempo per uscire, quindi, perché non portarsi un po' avanti? Detto questo, ecco a voi, tutte le 52 Terre del Multiverso DC in rigoroso ordine numerico.



Il Multiverso

Se potessimo attraversare le sottili e impercettibili barriere dello spazio e viaggiare attraverso la teoria delle stringhe, è così che il multiverso DC apparirebbe ai nostri occhi. Come potete osservare dalla mappa concettuale, il nucleo rosso all'interno dell'universo (rappresentato in forma circolare) è dove sono concentrate tutte le Terre protagoniste di The Multiversity, che sono:



Terra 0, la Terra che conosciamo tutti, quella che potremmo definire "standard" e da cui tutti gli altri universi alternativi hanno poi preso forma grazie alla digressione di eventi. E' conosciuta anche come New Earth a causa dell'evento rebootante dei New52: diretta conseguenza di Flashpoint.



Terra 1, una versione più giovane e appena formata di Terra 0, pianeta Terra della linea editoriale Earth One, dove gli eroi DC hanno appena iniziato la loro carriera dopo un'origine leggermente differente da quella classica. E' una sorta di "Universo Ultimate della DC", insomma? Precisamente.



Terra 2, la Terra in cui risiedono tutti gli eroi della Golden Age della DC, come Alan Scott/Lanterna Verde e Jay Garrick/Flash. Alcuni personaggi di questa Terra sono personaggi dei fumetti in altre Terre, mentre qui no; altri ancora, in altre Terre non possiedono poteri o doppie identità, mentre qui si. Un esempio è quello di Lois Lane, che qui è Red Tornado. Questi personaggi sono attualmente protagonisti del mensile Earth 2.



Terra 3, la Terra in cui si è subita un inversione di ruoli: qui i supereroi sono criminali, e i supercriminali, sono eroi. Superman qui è Ultraman, Lanterna Verde è Power Ring, Batman è Owlman e loro e tutti gli altri fanno parte del Sindacato del Crimine: versione criminosa della Justice League. Questo gruppo di supercriminali è stato di recente protagonista del crossover DC Forever Evil.



Terra 4, Terra occupata dagli eroi della Charlton Comics: casa editrice di fumetti i cui diritti di utilizzo dei personaggi vennero acquistati dalla DC nel 1983, due anni prima della bancarotta dell'azienda. I suoi personaggi, come The Question, Capitan Atom e Blue Beetle, vennero accorpati all'Universo DC; ma con The Multiversity, Grant Morrison dedicherà a loro una Terra apposita molto simile a quella di Watchmen. Saranno protagonisti del quarto capitolo The Multiversity: Pax Americana - In Which We Burm.



Terra 5, Terra in cui gli unici superumani sono la Famiglia Marvel di Capitan Marvel, conosciuto su Terra 0 come Shazam. E' la versione del personaggio della Fawcett Comics quando la casa editrice lo pubblicava intorno agli anni '40/ì50, prima che la DC ne acquistò i diritti e introdusse ufficialmente il personaggio nel suo universo narrativo nel 1972. Terra 5 è detta che Thunderworld e Capitan Marvel e i suoi soci saranno protagonisti del quinto capitolo The Multiversity: Thunderworld Adventures - Captain Marvel And The Day That Never Was!



Terra 6, Terra in cui sono stati inseriti i classici personaggi DC reinventati da Stan Lee, quando Il Sorridente lavorò brevemente per la Distinta Concorrenza. Batman e soci vennero ricreati secondo lo stile di Lee in una serie di one-shot conosciuti come Just Imagine Stan Lee.



Terra 7. Questa è la prima delle due versioni presenti in The Multiversity dei Campioni Di Angor, noto supergruppo di eroi DC che fungono da parodia dei Vendicatori della Marvel. In particolare, quelli di Terra 7, sono la parodia degli Ultimates dell'Universo Ultimate Marvel. Compaiono brevemente nel primo capitolo The Multiversity: House Of Heroes.



Terra 8. Questa è la seconda delle due versioni presenti in The Multiversity dei Campioni Di Angor, noto supergruppo di eroi DC che fungono da parodia dei Vendicatori della Marvel. Questa di Terra 8 è la parodia dei Vendicatori classici, quelli che secondo la classificazione del multiverso Marvel è identificato con il numero 616. Compaiono brevemente nel primo capitolo The Multiversity: House Of Heroes.



Terra 9, Terra in cui sono stati inseriti i classici personaggi DC reinventati da Dan Jurgens per la linea editoriale Tangent Comics. Batman e soci vennero ricreati secondo lo stile di Jurgens in una serie di one-shot e testate di breve durata in cui il concetto di questo universo girava attorno a digressioni più fantasy dei classici personaggi DC, i quali nomi di battaglia coincidevano con quelli che tutti conosciamo, ma non la loro identità e origine. Per esempio: Batman è una sorta di cavaliere medioevale imprigionato nella sua armatura e che, secoli fa, ha combattuto contro Re Artù.




Terra 10, Terra conosciuta anche con il nome di Terra X, dove la "X" è da leggere come il numero romano dieci. Questa Terra è occupata dagli eroi della Quality Comics: casa editrice di fumetti i cui diritti di utilizzo dei personaggi vennero acquistati dalla DC dopo la bancarotta dell'azienda nel 1956. I suoi personaggi, come Plastic Man, Uncle Sam e Blackhawk, vennero accorpati all'Universo DC; ma con The Multiversity, Grant Morrison dedicherà a loro, sopratutto ai Freedom Fighters, una Terra apposita molto simile a quella del libro La Svastica Sul Sole, dove la Germania Nazista vincerà la Seconda Guerra Mondiale a causa della caduta del razzo di Superman sul suolo tedesco. Questo darà vita ad una versione Nazi dell'Azzurrone e ad altre versioni fedeli alla svastica dei suoi soci. Saranno protagonisti del settimo capitolo The Multiversity: Mastermen.



Terra 11, la Terra in cui si è subita un inversione di sessi: qui i supereroi maschili sono delle donne, e i supereroi femminili sono degli uomini. Superman qui è Superwoman, Batman è Batwoman e Wonder Woman è Wonderus Man e fanno tutti parte della Justice Gild.



Terra 12, la Terra occupata dai personaggi comparsi nel DC Animated Universe, composto dalle serie animate Batman: The Animated Series (1992-1995 ), Superman: The Animated Series (1996-2000), The New Batman Adventures (1997-1999), Batman Beyond (1999-2001), Static Shock (2000-2004), The Zeta Project (2001-2002), Justice League (2001-2004) Justice League Unlimited (2004-2006). Essendo Batman Beyond la serie conclusiva dell'universo (narrativamente parlando), questa Terra si trova in questa fase futuristica e ipetecnologica, dove molti eroi classici DC hanno ceduto la propria identità ad un loro successore, come successo per Terry McGinnis: il successore di Bruce Wayne nel ruolo di Batman.



Terra 13, Terra occupata da alcuni personaggi della linea editoriale Vertigo. O meglio, della loro versione rivisitata per la Vertigo.


Terra 14, la prima delle sette Terre di cui l'autore Grant Morrison non ha rivelato identità ed abitanti. Appena sarà rivelata, aggiorneremo il post.



Terra 15, Terra conosciuta anche con il nome di Perfction Earth, dove si è raggiunta una pace utopistica, dove il crimine non esiste, tutti lavorano per il bene e i suoi abitanti si sono evoluti in esseri prefetti. Questa Terra, attualmente, non esiste più, poiché venne distrutta da Superboy-Prime nell'evento Countdown To Final Crisis.



Terra 16, Terra conosciuta anche come Earth Me. Su questa Terra, Superman ha creato il più efficiente e sofisticato sistema di difesa, cosa che ha aiutato lui e tutti i suoi colleghi supereroi a sconfiggere il crimine definitivamente, lasciando però la seconda generazione di eroi (nonché eredi delle loro identità) senza sfide da affrontare, trasformandoli in supereroi annoiati e snob. Sono protagonisti del terzo capitolo The Multivesity: The Just - #earthme.



Terra 17, una Terra molto simile a quella del videogioco Fallout, dove le radiazioni causate dai bombardamenti atomici della Terza Guerra Mondiale hanno trasformato il pianeta in un posto dilaniato e ostile, dove scienza e magia coesistono. Compariranno nel sesto capitolo The Multiversity: Giudebook.



Terra 18, Terra in cui sono stati inseriti i classici personaggi DC reinventati per la graphic novel Justice Riders, in cui i supereroi sono stati rivisitati in chiave western.



Terra 19, Terra in cui sono stati inseriti i classici personaggi DC reinventati per le graphic novels Gotham By Gasligh Wonder Woman: Amazonia e per la miniserie di one-shots Countdown Presents: The Search For Ray Palmer - Gotham By Gaslight in cui i supereroi sono stati rivisitati in chiave steampunk. Terra 19 è una fusione di queste tre storie, che coesistono in questa Terra.



Terra 20, Terra conosciuta anche con il nome di Earth Pulp, in cui sono stati inseriti i personaggi DC protagonisti del secondo capitolo The Multiversity: The Society Of Super-Heroes - Conquerors From The Counter-World, dove alcuni personaggi della Golden Age sono stati rivisitati in chiave pulp.



Terra 21, Terra in cui sono stati inseriti i personaggi DC protagonisti della graphic novel DC: The New Frontier, ambientata tra le fine della Golden Age e l'inizio della Silver Age, in cui la vecchia generazione di eroi deve fare i conti con gli strascichi della Seconda Guerra Mondiale, la paranoia della Guerra Fredda e l'arrivo di una nuova generazione di eroi. In universo, insomma, molto simile a quello di Terra 0, con un unica sostanziale differenza: in questa Terra, John F. Kennedy non è mai stato ucciso.



Terra 22, Terra in cui sono stati inseriti i personaggi DC protagonisti della graphic novel Kingdom Come, ambientata negli anni '90: dieci anni dopo che Clark Kent ha abbandonato il ruolo di Superman, deluso e amareggiato dall'assoluzione del supereroe Magog, dopo che questi uccise a sangue freddo il Joker. Nella storia, Clark è costretto a rivestire i panni di Superman per guidare una generazione di eroi violenta e senza nessun rispetto per la gente che protegge, più impegnata a prevalere sui colleghi, che a difendere gli ideali di giustizia.



Terra 23, Terra in cui la maggior parte degli eroi classici DC sono uomini e donne di colore e Superman è il Presidente degli Stati Uniti d'America.


Terra 24, la seconda delle sette Terre di cui l'autore Grant Morrison non ha rivelato identità ed abitanti. Appena sarà rivelata, aggiorneremo il post.


Terra 25, la terza delle sette Terre di cui l'autore Grant Morrison non ha rivelato identità ed abitanti. Appena sarà rivelata, aggiorneremo il post.



Terra 26
, Terra in cui tutti gli abitanti sono degli animali antropomorfi e le leggi della fisica seguono quelle dei cartoni animati, dove il principale eroe di questa Terra è Capitan Carota: un coniglio antropomorfo con dei poteri simili a quelli di Superman. Una volta Terra 26 venne completamente distrutta...ma essendo soggetta alle leggi dei cartoons, si riformò in men che non si dica. E' una sorta di "Cartoonia della DC", insomma? Precisamente.


Terra 27, la quarta delle sette Terre di cui l'autore Grant Morrison non ha rivelato identità ed abitanti. Appena sarà rivelata, aggiorneremo il post.


Terra 28, la quinta delle sette Terre di cui l'autore Grant Morrison non ha rivelato identità ed abitanti. Appena sarà rivelata, aggiorneremo il post.



Terra 29, Terra conosciuta anche con il nome di Bizzarroverse. E' la patria di Bizzarro-Superman e di tutte le altre figure distorte simili dei personaggi DC e con i poteri/abilità invertite e al contrario. Giusto per non farci mancar niente, se la Terra è comunemente rotonda, qui è quadrata, giusto per sottolineare ulteriormente il concetto.



Terra 30, Terra in cui sono stati inseriti i personaggi DC protagonisti della graphic novel Superman: Red Son, altra variazione sul tema riguardante l'atterraggio di Superman. In questa storia, Kal-El atterra nell'Unione Sovietica invece che nel Kansas Statunitense, diventando così il campione della Madre Russia. La diversa location d'atterraggio darà modo di creare altre differenti versioni di altri personaggi a lui vicini, come un Batman anarchico e contrario agli ideali Sovietici e un Hal Jordan membro del corpo dei Marines armato di anelli delle Lanterne Verdi.



Terra 31, Terra in cui sono stati inseriti i classici personaggi DC reinventati per Detective Comics Annual #7, in cui i supereroi sono stati rivisitati in chiave piratesca.



Terra 32, Terra dei mash-up, dove i classici personaggi DC possiedo poteri e/o armi di altri personaggi come valore aggiunto alla loro abilità standard. Come potete vedere anche dall'immagine, Batman in questa Terra possiede l'anello del potere di Lanterna Verde, e Black Canary la maestria con l'arco di Freccia Verde.



Terra 33, conosciuta anche come Earth Prime. E' una Terra praticamente uguale alla nostra, totalmente priva di supereroi e poteri, fatta eccezione per Ultraa: unico meta-umano del pianeta. Sarà protagonista dell'ottavo capitolo The Multiversity: Ultra Comics.



Terra 34, Terra in cui sono stati inseriti dei personaggi che si rifanno ai protagonisti dalla serie Astro City di Kurt Busiek e Bret Anderson, in segno di omaggio e tributo alla serie da parte di Grant Morrison.



Terra 35, Terra in cui sono stati inseriti dei personaggi che si rifanno ai protagonisti dalla serie Supreme: serie prima lanciata da Rob Liefeld e poi totalmente reinventata in seguito da Alan Moore con il suo approdo in Image Comics, in segno di omaggio e tributo alla serie da parte di Grant Morrison.



Terra 36, Terra in cui sono stati inseriti dei personaggi che si rifanno ai protagonisti dalla miniserie Big Bang Comics, la cui prima serie fu pubblicata dalla Caliber Comics e la seconda (e ultima) dalla Image Comics intorno alla metà degli anni '90. La serie era un omaggio ai personaggi della Golden Age e della Silver Age della DC Comics, presentando delle versioni dei loro personaggi quasi plagiate e che palesemente si rifacevano ai maggiori personaggi di successo della DC. Esempio: uno dei primi numeri della miniserie aveva il titolo di "Deductive Comics", palese richiamo alla testata Detective Comics.



Terra 37, Terra in cui sono stati inseriti i classici personaggi DC reinventati per la graphic novel Batman: Thrillkiller, in cui i supereroi sono stati rivisitati in chiave noir anni '60.



Terra 38, Terra in cui sono stati inseriti i personaggi DC protagonisti della miniserie Superman & Batman: Generations. In questa storia, tutti i personaggi coinvolti (Batman, Superman e altri supereroi inclusi) invecchiano in tempo reale, assistendo attivamente agli eventi che hanno cambiato il mondo, come la Guerra del Vietnam o altri eventi storici, mentre i suoi successori portano avanti i retaggi del Cavaliere Oscuro e l'Uomo D'Acciaio.



Terra 39, Terra di provenienza della versione teenager di Daniel Garrett, fuso con il suo scarabeo tecnologico come successe Jaime Reyes di Terra 0.



Terra 40, una Terra governata dalla Società Dei Super-Criminali. Per dirla in parole semplici e cavarcela con poche righe: Terra 3 sta a Terra 0, come Terra 20 sta a Terra 40: questa Terra, di fatti, è la controparte malvagia di Terra 20. Sono anche loro protagonisti del secondo capitolo The Multiversity: The Society Of Super-Heroes - Conquerors From The Counter-World.



Terra 41, Terra in cui sono stati inseriti dei personaggi che si rifanno ai protagonisti di serie di stampo anni '90 tipicamente in stile Image Comics, come Youngblood o Savage Dragon, in segno di omaggio e tributo alle serie da parte di Grant Morrison.



Terra 42, Terra di provenienza della Lil' League: versione mignon dei personaggi DC. Compariranno nel sesto capitolo The Multiversity: Giudebook.



Terra 43, Terra in cui sono stati inseriti i classici personaggi DC reinventati per la graphic novel Batman & Dracula: Red Rain, in cui i supereroi sono stati rivisitati in chiave horror.



Terra 44, una Terra dove il supergruppo Metal Men è formato da versioni robotiche dei membri della Justice League, capitanati dalla versione umana di Red Tornado, qui chiamato Doc Tornado.



Terra 45, una Terra dove Clark Kent, Lois Lane e Jimmy Olsen sono scienziati e hanno collaborato assieme per creare una macchina che trasforma le idee in concretezza. Sfortunatamente per loro, la macchine venne sottratta dalla Overcop, che la usò per creare il programma di polizia "Superman™".


Terra 46, la sesta delle sette Terre di cui l'autore Grant Morrison non ha rivelato identità ed abitanti. Appena sarà rivelata, aggiorneremo il post.



Terra 47, un Terra psichedelica che manco i Beatles ai bei tempi di Lucy In The Sky With Diamonds. E' una Terra dove l'immortale Presidente degli Stati Uniti Prez Rickard finanzia i suoi campioni: Il Love Syndicate Of Dreamworld.



Terra 48, Terra di provenienza di Forerunner, dove la Terra è stata al centro di una guerra interplanetaria sin dalla sua nascita.


Terra 49, la sesta delle sette Terre di cui l'autore Grant Morrison non ha rivelato identità ed abitanti. Appena sarà rivelata, aggiorneremo il post.



Terra 50, la Terra vista nella serie animata della Justice League (precisamente, negli episodi intitolati A Better World della seconda stagione) in cui Lex Luthor uccise Flash. Superman, non tollerando più la presenza di Luthor e dei suoi metodi, lo ucciso e convertì la Justice League nei Justice Lords, imponendo nel mondo un regime dittatoriale da loro governato.



Terra 51, una Terra post-apocalittica in cui (a seguito di un evento conosciuto come "Il Grande Disastro"), gli uomini si comportano come animali irrazionali e gli animali come uomini dotati di intelletto e coscienza. Questa Terra è la location della serie Kamandi: The Last Boy On Earth scritta e disegnata da Jack "Il Re" Kirby, a cui Grant Morrison rende omaggio. Compariranno nel sesto capitolo The Multiversity: Giudebook



E con questo, cari lettori di Law & Heroes, la nostra lista di tutte le 52 Terre dell'Universo DC finisce qui. Ora, la parola a voi. E' stata una lista utile? Conoscevate già qualche Terra in questa lista? Fatecelo sapere attraverso un commento!