venerdì 20 febbraio 2015

LO HOBBIT: perchè ha fallito?



Con "La battaglia delle cinque armate" termina un'altra avventura cinematografica dello straordinario mondo di Tolkien; chissà cosa ci aspetta in futuro? Magari verranno estrapolate storie dal Silmarillion, oppure sviluppate trame non canoniche. Voi cosa vi aspettate? In ogni caso bisogna aspettare e sperare in una nuova partnership perchè per ora  i diritti li possiede il figlio, che non ne vuole sapere di assecondare new line cinema. o meglio di accordare ad essa i diritti.
Ma bando alle divagazioni, siamo qui per capire perchè Lo Hobbit non ha avuto un tale successo come Il Signore degli Anelli( d'ora in poi ISDA): poniamo come ipotesi questa affermazione e cerchiamo di sviscerare le due trilogie per evidenziarne differenze e/o similitudini.

1)Innanzitutto la scelta narrativa della sceneggiatura è la stessa, ossia caratterizzata da una sempre più velocità di svolgimento man mano che si avanza di film: nella prima pellicola la durata temporale è lunga, mentre nell'ultima è abbastanza breve, quindi si ha un passaggio da lungo  a medio a breve periodo.

2) Vi è una meta predefinita, l'ignoto sta nel viaggio, e c'è una compagnia nel fulcro della vicenda;  prima puntualizzazione- c'è una differenza enorme nella caratterizzazione dei personaggi: se chi ha visto ISDA riesce velocemente ad associare un personaggio, anche secondario,  con il suo nome e le sue particolarità,  non è tanto facile nello Hobbit, anche se ovviamente ci sono personaggi caratterizzati, come Smaug e Thranduil, ma non tutti  sono stati sviluppati allo stesso modo( sfido chiunque a dirmi per esempio i nomi dei tredici nani con una loro peculiare caratteristica- se avete letto il libro potrebbe essere più facile, ma non vale); questa è stata una delle più grandi carenze della sceneggiatura dello Hobbit, non rendere ugualmente prominenti tutti i membri della compagnia. Anche non sviluppare a personaggi secondari  come Gandalf e Legolas,  dando per scontato che " erano già stati più che descritti in ISDA", è stata una corbelleria ,e infatti abbiamo mere comparse, uno stregone inutile e un elfo sotto tono rispetto agli albori della compagnia dell'anello. Avrei accettato anche la presenza di Tauriel, che scenicamente non mi è dispiaciuta, ma anche lei non viene ulteriormente sviluppata nella trama, e infatti alla fine scompare, come se non ci fosse mai stata.

3)  costumi vs CGI( Computer Generated Imagery), ovvero effetti meccanici e ottici vs effetti visivi.
Questa è una differenza sostanzialmente grafica, o meglio a livello di effetti speciali: mentre in ISDA prevalentemente si sono usati doppi set per creare le differenze di altezza ( effetti ottici) e costumi veri per i personaggi ( anche gli orchi erano comparse), in Lo Hobbit  si ricorre solo al CGI (effetto visivo), così a caso; Jackson dopo King Kong si è innamorato di questa tecnologia e l'ha implementata nella sua ultima trilogia, eliminando così sia i costumi, sia le comparse, infatti esempio banale, nell'ultimo film si nota che l'esercito degli elfi è formato dalle stesse due-tre persone ripetute.

vediamo se notate!

4) Confrontando i capitoli  conclusivi di entrambe le trilogie, in entrambi non ci si focalizza più sul tema del viaggio, ma su un tema bellico, battagliero carico di pathos; tuttavia, mentre nel Ritorno del Re c'è anche un conflitto di fede, speranza e amore, nella battaglia delle cinque armate si ha solamente una mera battaglia: non nego la presenza di scene intense e sofferenti, ma rimangono secondarie rispetto allo scontro.

5)I due plot narrativi, anche se tematicamente simili, sono estremamente diversi sia per complessità di sviluppo sia per velocità narrativa: ciò è dovuto alla derivazione da opere letterarie di differente calibro, omonime delle trilogie; mentre nel Signore degli Anelli si traspongono 1300 pagine in tre film ,nello Hobbit il carico è molto minore, circa 400 pagine; quindi in ugual lunghezza è chiaro che Lo Hobbit sia più lento, ma anche più somigliante all'opera iniziale. E le due trasposizioni ricalcano perfettamente il pubblico a cui sono rivolti i due libri: in ISDA il pubblico iniziale è colto, ma man mano si estende agli appassionati di fantasy di tutto il mondo; lo Hobbit , anche se pubblicato 20 anni prima, non ebbe molto successo, sia per il linguaggio, sia per le tematiche rivolte più a un pubblico giovane; dopo il successo di ISDA, anche lo Hobbit comincia a venire apprezzato come proscenio al mondo di Arda.

6)I personaggi: cioè voglio dire, da una parte abbiamo personaggi ognuno impressionante e fico in modo proprio, inoltre c'è Boromir, solo per lui vale la pena di rivedere il film più e più volte; Gandalf il bianco è l'eccellenza della speranza in un mondo perduto, uno stregone che tutti noi vorremmo in aiuto; c'è un male puro, pienamente corrotto e che corrompe gli animi attraverso un oggetto come l'anello, infatti la trilogia di ISDA verte interamente introno al suo potere che distorce gli animi.
 Nello Hobbit abbiamo un Gandalf inutile, e sperduto in sè stesso, dei nani sì divertenti, ma poco efficaci; abbiamo un male non puro, ma dovuto prima all'avarizia( Smaug) e poi all'ira e alla vendetta(Azog il profanatore), quindi nemici più umani, più comprensibili, battibili. Difatti mentre in ISDA i protagonisti prevedono già un non ritorno dalla loro sfida contro un Sauron immortale, un ostacolo quasi insormontabile, dall'altra parte nello Hobbit i nemici hanno le proprie debolezze umane, e ,per quanto forti, sono facilmente raggirati e distrutti.

Cioè, volete davvero confrontarmi questi...

... con questi?

In conclusione, anche se praticamente ho elencato solo note a sfavore dello Hobbit, devo ricordare che sono in confronto a ISDA, pertanto è una delusione rispetto all'altra trilogia: in sè i film sono abbastanza discreti (7- 7,5/10), non sono cattivi nè eccellenti, rappresentano qualitativamente i contenuti dell'opera di Tolkien, aggiungendo sprazzi del Silmarillion( quindi si può affermare che sia anche una sorta di cross-over), ma peccando di prestazioni efficienti, al contrario di ISDA che rimane uno dei kolossal-capolavori del cinema odierno.



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