giovedì 14 novembre 2013

ASSASSIN'S CREED 4 BLACK FLAG



FINALMENTE, FINALMENTE, FINALMENTE. Aspettavo un AC del genere dal secondo capitolo della serie, un personaggio coi controcazzi, caratterizzato bene ed oltre a lui anche i personaggi secondari hanno un bel profilo psicologico che non lascia un sapore di vaghezza come era successo nel terzo capitolo(tranne che con Haytham).
Sul fronte del gioco vero e proprio c’è stata innovazione e l’introduzione di una decisamente più ampia gamma di varianti per quello che riguarda le missioni secondarie e i collezionabili: per le prime parliamo dei classici contratti da assassino, caccia ai templari, relitti sommersi, rovine maya da esplorare, missioni navali e caccia. Per i collezionabili sono sicuramente due quelli più interessanti ovvero la raccolta delle chiavi templari e quella delle steli maya.
Il gameplay è stato reso più snello e i comandi semplificati per quanto riguarda la scelta delle armi. Ambientazione top, vi sembrerà davvero di camminare tra le palme e le foreste caraibiche, ma sulla veridicità delle ambientazioni i canadesi di Montreal non ci hanno mai deluso(tranne per aver semplificato forse un po’ troppo la mappa di Costantinopoli). Non sono presenti bug troppo evidenti, quindi scordatevi i cavalli volanti che si erano visti nella frontiera americana.
La difficoltà è leggermente aumentata grazie anche al fatto che non si ha più una vita infinita e pozioni magiche e che le missioni navali(che sono parte integranti del gioco) non ti permettono di proseguire se non si potenzia la Jackdaw(il brigantino a palo di Edward, nave utilizzata dai pirati che si differenziava dal brigantino classico per la presenza di un ulteriore albero) trovandosi a fronteggiare navi enormi con 3 cannoncini e lo scafo di una bagnarola. Dopo il sistema caotico e dispersivo di fabbricazione e commercio si è passati ad un sistema più immediato e ricettivo che permette al giocatore di potenziare le proprie capacità ma che per poterlo fare debba sistematicamente cacciare e abbordare navi per potenziare la propria.
La colonna sonora e il doppiaggio sono sempre di alta qualità anche se la voce di Edward non mi ha mai convinto fino in fondo.
Il multiplayer non l'ho ancora giocato e non so se lo farò data la mia avversione nei confronti del MP.
Per chi parla di non traduzione per quanto riguarda dialoghi tra le persone al di fuori dei protagonisti e del contenuto dei dati dei pc violati parla senza cognizione di causa dato che come sempre gli sviluppatori tendono a lasciare le tracce originali per rendere il più verosimile possibile l’ambientazione e il resto(anche nel 2 se aveste giocato alla versione inglese vi sareste accorti che tutti i passanti parlano italiano, ma anche i turchi a Istanbul si rivolgono ad Ezio con l’appellativo di efendi, ovvero “saggio”).


La trama in questo capitolo comincia un lento processo di chiarificazione finalmente, dopo 5 capitoli che aggrovigliavano sempre più la matassa. Queste delucidazioni avvengono però se il gioco lo si completa sul serio ovvero: si raccolgono tutti i misteriosi post-it lasciati in giro per gli studi Abstergo e cracckandone i computer. Senza spoilerarvi nulla vi assicuro che molte domande che sono rimaste insolute fino ad ora troveranno risposta anche se molte altre faranno capolino definendo ancora una volta la trama di AC come una delle più intricate dell'ambiente videoludico e non solo.
Il finale lascia comunque l'amaro in bocca anche se poco prima dei titoli di coda(35 minuti, quest'anno Ubi si è superata) c'è una scena da lacrimucce.
Oltretutto quest'anno mi è propria venuta voglia di comprare il DLC grido di libertà data la presenza di un personaggio non indifferente e non banale come Adewale(quartiermastro di Kenway) che tratterà indubbiamente del tema della schiavitù. Ubisoft ha avuto la brillante idea di abbassare il prezzo di 10 euro e di fare un dlc con un senso rispetto a quello dello scorso anno. Anche se questa frase lascia un po' il tempo che trova dato che anche il pacchetto dell'anno scorso, come i fan sfegatati come me sapranno benissimo, chariva alcuni lati ancora oscuri della divinazione dei CVP ma vi rimando al blog "la verità dell'animus" se volete approfondire.
Attendendo l'anno prossimo per un nuovo capitolo tra lame celate e cappucci
Alla prossima!

In sintesi rispetto al capitolo precedente:
-personaggio più approfondito
-meno bug
-missioni più varie
-colonna sonora più inserita nel contesto
-sistema economico semplificato
-comandi nave e selezione armi migliorati
-ambientazione migliore e più dettagliata
-aree da esplorare molto ampie
-collezionabili quasi infiniti


VOTO 9 su 10
perché non 10? Perché è una serie ben lungi dal finire e non so se sia un pregio o un difetto.

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