giovedì 5 dicembre 2013

BATMAN ARKHAM ORIGINS



Arkham origins è un gioco di pregevole fattura, ma le dinamiche e le novità introdotte non sono nuove, il problema è che non si può neanche parlare di dinamiche care ai giocatori e riproposte perché in un corso di tempo pari a due anni una spolverata di aggiornamento ce la potevano anche dare. Il gameplay e il gioco rimangono comunque piacevoli, la storia principale è ben scritta anche se un po’ cortina e frettolosa verso la fine. Quello che ci propone WB è una riproposizione del capitolo precedente, le somiglianze con Arkham city sono evidenti, a tratti fin troppo e non contribuiscono certo a definire il capitolo l’eccellenza della serie.

La sceneggiatura è ciò che notiamo di più nel videogioco, un reboot non male, con un cavaliere oscuro ancora alle prime armi ma più cattivo che mai. La prima apparizione del Joker è ben riproposta anche se ciò che manca è l’inizio vero della storia del crociato incappucciato ovvero la sua formazione(che sarà proposta in un dlc), dalla morte dei genitori alla trasformazione nel supereroe che tutti conosciamo. Batman è messo sotto una luce oscura, scurissima se mi passate il termine, incapace di fidarsi di qualsiasi persona gli stia attorno(ad un certo punto non ascolterà nemmeno Alfred) e sembra un po’ quello che il Joker nella serie a fumetti gli rimprovera di non essere più(vedi saga Morte della Famiglia, DCcomics) dopo essersi creato una famigliola allegra insieme ai vari Robin, Red Robin, Nightwing e così via. 


Lo scenario, Gotham sotto un’incessante nevicata, è molto simile a quello del secondo capitolo della serie ed oltre alla possibilità di spostarsi velocemente tramite il batwing non offre differenze eclatanti: ancora gli enigmi con i pacchetti dati al posto dei trofei dell’enigmista, crimini da sventare per guadagnare punti XP, casi da risolvere. I combattimenti coi boss sono comunque abbastanza vari ma non in modo così convincenti come lo erano quelli del secondo capitolo.
Ma questi sono anche i punti chiave della serie e almeno sono riproposti in maniera solida e convincente. Ciò che manca è la varietà di personaggi e villains che erano presenti in City e ciò fa perdere al gioco quel qualcosa che lo renderebbe definitivamente degno di entrare nella serie, ma come già gli stessi produttori avevano detto “questo gioco non fa parte della vera trilogia Arkham, è uno spin-off in grado di offrire divertimento intanto che prepariamo il pezzo forte”. Quindi attendiamo l’ipotetico Arkham World e il ritorno di Rocksteady al comando.


Voto complessivo 7/10

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