venerdì 12 settembre 2014

GIAPPONE 2014, il dramma e la tradizione (pt.2)

Eccoci qui pronti per il secondo appuntamento con il viaggio in Giappone di Law&Heroes, godetevelo!

Seconda tappa: Hiroshima, il dramma
Si potrebbero spendere tante parole ma sarebbe inutile, si è già detto molto e quindi salto i convenevoli e le parole superflue. Ciò che si va a vedere in questa città sono principalmente due cose strettamente collegate tra di loro: l’atomic dome e il museo della pace. Situati molto vicini tra di loro e facilmente raggiungibili grazie alla fitta rete di tram sono, a parer mio, una tappa obbligata per chi va in Giappone. Il primo è, per chi non lo sapesse, una delle poche costruzioni rimaste in piedi dopo lo scoppio della bomba sulla città marittima giapponese. Ciò che resta sono macerie, è uno spettacolo terribile ma nello stesso momento sublime. Questo edificio è anche il simbolo della città che ha saputo rimanere in piedi e ripartire da zero, ricostruendo, migliorando e credendo in un mondo migliore. Il museo della pace fa un po’ lo stesso effetto, userei proprio le stesse parole: terribile e sublime. Dalle parti del corpo umano, alle foto delle persone agli orologi bloccati su quel fatidico orario, le 8.15, ai video per bambini che tutto hanno tranne il fattore infantile. Una visione che scava nella profondità nell’animo e che dovrebbe essere tappa obbligata non per solo coloro che vogliono andare in Giappone ma per chiunque.
Nel parco che circonda il museo c’è una fiamma, sempre accesa, tutto il giorno, tutti i giorni di tutto l’anno, festivi compresi e rimarrà accesa fino a quando tutte le armi atomiche non saranno disarmate e smaltite. La fiamma è ANCORA accesa.

Terza tappa: Miyajima, la perla a pochi passi dalla distruzione
Il tori galleggiante 
A 26 km da Hiroshima, prendendo un traghetto di una decina di minuti potete raggiungere un’isoletta patrimonio dell’UNESCO: Miyajima appunto. Vi accoglierà un tori(portale tipico) rosso fuoco immerso nell’acqua(o anche no, dipende dalla marea). Questo piccolo villaggio è una vera e propria perla a pochi passi dal dramma della bomba atomica. Oltre agli edifici shintoisti, un vasto complesso di templi e sentieri montani vi faranno immergere in un esperienza senza prec

edenti: il sentiero costeggiato da mille statue raffiguranti Buddha e Kodama(gli spiriti della foresta) vi farà perdere la testa, facendovi dimenticare per un momento la vostra collocazione storico-temporale. I cervi vi faranno da guida, o per dirla tutta da ladri di cibo; voraci di qualsiasi cosa, persino di sacchetti di plastica! Cercheranno in qualsiasi modo di infilarvi nelle vostre borse per cercare qualcosa con cui cibarsi, visto dal fuori però è davvero esilarante.
Consiglio: all’ingresso del complesso scintoista, quando dovrete pagare, prendetevi il biglietto cumulativo anche per la camera del tesoro: ne vale davvero la pena.

Quarta tappa: Nara, in mezzo ai cervi
Studentesse in gita a Nara
Nara è un paesello tra molte virgolette a pochi km da Kyoto, la parte interessante, quella vecchia, è formata da un complesso di templi più o meno importanti. Su tutti spicca la più grande struttura lignea al mondo: il Todai-ji. All’interno di questa enorme struttura si erge il grande Buddha, una statua enorme che al primo impatto vi colpirà in maniera indelebile. Da cornice a questo imponente edificio ci sono altri templi più o meno belli, che purtroppo dopo un tot vi scasseranno anche un po’ i gabbasisi. Adesso non voglio fare il grossolano ma originale è stato quello che ha avuto l’idea per primo perché poi a parte qualche decorazione esterna, i templi sono veramente tutti uguali. La cosa veramente affascinante è la presenza anche qui di una serie sconfinata di cervi che aggrediscono quasi i passanti in cerca di cibo, quindi occhio perché la loro fame è veramente incontrollabile. Come al solito in questi piccoli centri consiglio di deviare dal cammino usuale turistico e di infilarsi tra tempietti e sentieri boschivi, la vera magia accade proprio negli antri silenziosi e poco frequentati, restituendo un po’ di atmosfera e di sacralità ai complessi monastici.
Il grande Buddha di Nara

Nota molto positiva: ci sono dei distributori di palline che distribuiscono le statuette dei demoni che ci sono all’entrata di ogni tempio. Lo so è una cagata, ma sono davvero fighe!

Nota un po’ meno positiva: i gadget del tempio sono pure adattati a qualsiasi tipo di manga in voga soprattutto One Piece: grande Buddha con la faccia di Chopper per esempio; abbastanza una tamarrata.

Nota molto negativa: quelli che dicono che in Giappone non fanno castronerie stratosferiche nei luoghi di interesse culturale si sbagliano, da Nara a Kyoto a Koya, ogni tanto in mezzo ci piazzano delle baracche terribili con annessi super condizionatori giganti in bella vista proprio come a Pompei, esatto la nostra italianità un po’ li ha colpiti.

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