lunedì 16 giugno 2014

THE WAKE, Scott Snyder alle prese con la fantascienza horror


Settimana scorsa è uscito finalmente in Italia il primo volume dell’acclamata serie Vertigo scritta da Scott Snyder, che ormai sembra l’unico che scriva storie in casa DC/Vertigo, e disegnata da Sean Murphy. L’autore di Batman new52 e American Vampire si cimenta nella scrittura di un’opera fantascientifica/horror che si svolge in un imprecisato prossimo futuro anche se tutti e 5 i primi capitoli fungono da prologo e sono ambientati presumibilmente nel presente. Infatti soltanto alla fine ci verrà introdotta la protagonista vera e propria.

La storia narra le vicende della dottoressa Archer esperta cetologa che viene assoldata dalla sicurezza nazionale per verificare l’identità di un suono simile a quello di un cetaceo. Ma ovviamente le cose non sono così semplici: in realtà in una base sottomarina è stata catturata una creatura umanoide di provenienza sconosciuta e la sicurezza nazionale vuole vederci chiaro; mette insieme una squadra per analizzarla. Ma questo ritrovamento cela qualcosa di molto più oscuro di quel che appare.
La dottoressa Archer, protagonista dei primi cinque capitoli
Snyder scrive tanto ma per ora non ha ancora abbandonato la qualità dei suoi dialoghi e la profondità dei propri personaggi. The Wake ne è un’altra prova magistrale, riesce a infilare flashback dentro flashback, dare piccoli assaggi di una trama molto più ampia e costruita, affascinante e intricata, la tensione sale sfogliando ogni pagina e anche se non è il vostro genere apprezzerete sicuramente l’intensità dei dialoghi e la paura che si nasconde dietro ogni parola: la paura dell’ignoto. La tensione è veramente il punto forte di questa storia, come lo era nella Corte dei Gufi, il primo ciclo scritto da Snyder per la testata del cavaliere oscuro. Oltre ai colpi di scena ci sono delle parentesi in cui l’autore attraverso i personaggi ricollega tutti gli avvenimenti fantascientifici che accadono a miti e leggende veramente presenti nelle culture di tutto il mondo facendo sì che la sua opera non sia solo vago intrattenimento fumettistico ma anche spunto e riflessione per lo studio del folklore mondiale che sicuramente l’autore avrà studiato; questa cosa è molto apprezzabile da un lettore come me, troppi autori ultimamente stanno cercando di scrivere e vendere il più possibile facilitando la lettura ma in primo luogo alleggerendo il loro lavoro in maniera impressionante, svuotandolo di ogni profondità psicologica e culturale.

I disegni sono di taglio graphic novel stile Vertigo e personalmente mi piacciono parecchio, Sean Murphy riesce a disegnare emozioni diverse in maniera magistrale ma soprattutto riesce a disegnare la stessa emozione in diversissimi modi dipendentemente dal personaggio e dalla situazione. I colori sono molto ben gestiti, si passa dal buio accecante degli abissi, ai colori sgargianti delle città.


L’opera si preannuncia un successo assicurato anche qui in Italia, dopo quello in madre patria, attendiamo quindi il secondo volume sperano che Lion non continui a ritardare l’uscita come con il primo.


I CAN’T WAIT!

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