domenica 9 novembre 2014

CIAO HARVEY


Lacrimoni, tanti lacrimoni. Oggi ho letto l'ultimo capitolo, presumo, di Batman and Two-face, testata che ha temporaneamente sostituito la classica Batman and Robin, con la prematura scomparsa di Damian, che a quanto pare rivedremo molto presto. Volevo dedicare qualche riga all'epilogo di questa miniserie per commemorare un amico/nemico caduto. Tomasi ai testi, Hurwitz alle matite ci raccontano questa minisaga in maniera eccellente; poco si poteva dedurre se non che fosse un po' l'alfa di Harvey Dent, con le sue origine e la sua trasformazione in villain anche se buono davvero non lo è stato mai. Ma cosa molto più scioccante è che questo racconto rappresenta anche l'omega dell'ex procuratore. Anche nelle ultime pagine non si coglie appieno ciò che sta succedendo, al solito lancio della moneta tutti si aspettano il banale finale buonista e invece ci si ritrova davanti alla morte(?) di uno dei più temibili villain fumettistici. “Oggi sento che è un giorno fortunato” sono le ultime parole del caro Harvey, ma la moneta si ferma dalla faccia sbagliata. Schizzi di sangue, nero.
Due facce in questa testata ha raggiunto una profondità psicologica non indifferente, il personaggio non è più bianco e nero come è sempre stato ma si scopre la sua vera lotta interiore. Si scopre che anche per DueFacce il mondo non è solo bianco o nero ma con tutte le sfumature grige. Consiglio vivamente la lettura di questa miniserie se non l'avete ancora letta, rivelazioni sconcertanti faranno capolino per tutta la durata della serie fino agli ultimi colpi di scena di cui uno vi ho già messo a conoscenza ma è l'altro che colpisce e determina la profondità psicologica abissale che gli autori hanno voluto scavare per questo personaggio.
Bene, male, etica, morale, vendetta. Sono solo alcune delle tematiche in cui verrete trasportati condotti mano per mano da un genio della matita come Hurwitz che riesce a passare da scene di combattimento impossibili a quelle di pathos e dolore. Tutto ciò per ricordarci che tutti in fondo sono umani, anche i nostri demoni. Perché i demoni li creiamo noi stessi.
Da quando c'è Snyder, il nostro cavaliere oscuro e tutta la sua combriccola, nemici compresi, non è più infallibile, non è più una lotta tra bianco e nero bensì una strada lastricata di dolore. Dalla morte del figlio a questa tragica perdita, perché anche la morte di un nemico può segnare la propria vita, soprattutto se questo nemico ti ha sempre voluto sfidare ma non ti ha mai veramente voluto uccidere. Complimenti alla DC comics per le storie piene di emozioni che ci sta regalando sulle testate dell'uomo pipistrello, sperando vivamente che il maxi evente di Morrison non ribalti la situazione e renda vulnerabile il gran lavoro di ricostruzione che sta toccando a Snyder dopo la confusione(minimizzando) che lo stesso Morrison aveva creato prima con Crisi Finale, poi con Batman RIP. Spero che Multiversity non crei danni ad un universo ormai delineato e di grande qualità.
Non ci scorderemo di te Harvey Dent, onore ai nemici caduti, e magari ti rincontreremo sulle pagine del crociato incappucciato tra qualche anno. 
Ciao Harvey.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.